L’alfabeto del Trap: auguri Mister!
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Dalla A di “acqua santa” alla Z di “zona mista”: un alfabeto fotografico che ripercorre la carriera di Giovanni Trapattoni. Le frasi celebri, i titoli in bacheca, le squadre in cui ha allenato e anche la vita digitale sui social: 23 lettere e altrettante parole chiave per celebrare il compleanno del Trap
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- Purificare il campo con l’acqua benedetta, un rito scaramantico messo in pratica dal Trap in mondovisione nel 2002, durante il mondiale in Corea, e in diverse altre circostanze. Resta uno dei gesti più iconici della sua carriera. “Non chiedevo a Dio la vittoria, ma soltanto che i miei ragazzi non si facessero male”, spiegherà in seguito
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- Contro la Corea del Sud, nel 2002, arriva un’eliminazione dolorosa per la Nazionale allenata da Trapattoni. Un match condizionato da uno dei peggiori arbitraggi di sempre: il fischietto è tale Byron Moreno da Quito. Un personaggio che, a suo modo, entra nella storia del calcio italiano. “È l’unica partita che vorrei rigiocare”, ha ammesso il Trap in una recente intervista a La Repubblica
4/23
- Teatro delle gare casalinghe dell’Irlanda, regala a Trapattoni l’ultima gioia da allenatore. È il 15 novembre 2011: la squadra del ct italiano pareggia 1-1 il ritorno degli spareggi contro l’Estonia e vola all’Europeo 2012, a ventiquattro anni di distanza dalla ultima partecipazione alla fase finale
5/23
- All’Europeo in Portogallo arriva un’altra beffa per l’Italia di Trapattoni. Gli azzurri, trascinati da un Cassano in forma strepitosa, battono la Bulgaria nell’ultima giornata del girone. Ma nell’altra partita, Svezia-Danimarca, si materializza l’annunciato biscotto: il derby scandinavo finisce 2-2, risultato che condanna la Nazionale all’eliminazione
6/23
- Due dita sulle labbra e poi via con quel suono stridulo e acuto. Abbiamo visto tante volte il Trap richiamare i giocatori così. Un gesto diventato presto il suo marchio di fabbrica
7/23
- “Non dire gatto, se non ce l’hai nel sacco”. Il Trap rispolvera il celebre proverbio italiano, traducendolo in inglese, tra le risate generali, prima dello spareggio contro l’Estonia: “No say the cat is in the sack, when you have not the cat in the sack”. E “Non dire gatto” è anche il titolo della sua biografia
10/23
- A Torino dal 1976 al 1986 e poi dal 1991 al 1994, con i bianconeri costruisce i suoi successi più importanti: sei scudetti, 2 coppe Italia, una coppa dei Campioni, due coppe Uefa, una Supercoppa europea, una Intercontinentale e una Coppa delle Coppe
13/23
- “Il 51 per cento delle mie vittorie sono merito di Paola”. Il Trap ha sempre sottolineato l’importanza della moglie dietro i suoi successi nel mondo del calcio
16/23
- Il Trap incrocia per la prima volta il mitico Edson Arantes do Nascimento in un Italia-Brasile 3-0 del maggio 1963: Trapattoni lo marca tutta la gara e lo annulla. La sfida si ripete anche in un Milan-Santos di qualche mese dopo: Pelé segna una doppietta e a fine partita i due si scambiano la maglia
19/23
- Anche lì, sull'ex Twitter o su Instagram, ha messo la sua firma postando per qualche anno istantanee di vita e pillole autoironiche sulla nuova esperienza digitale. Il regista era il nipote Riccardo, ma il protagonista sempre lui...
20/23
- Trapattoni inizia a prendere confidenza con la lingua nel 1994, al primo anno al Bayern. Il suo tedesco sui generis diventa subito virale. A tal proposito, non si può non ricordare il “Was erlaubt sich ein Strunz?” (come si permette Strunz?). In Italia la sua sfuriata contro Thomas Strunz, reo di essere sempre indisponibile, è ancora molto cliccata su Youtube, anche per via del cognome del calciatore in questione…
22/23
- I titoli conquistati nella sua carriera da allenatore. Una bacheca ancor più ricca se si contano anche i trofei alzati da giocatore (sette), per un totale di ventinove
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- Il Trap è considerato il pioniere, insieme con Gigi Radice, dello schema tattico “all’italiana” utilizzato tra gli anni Settanta e gli anni Novanta. Deriva il suo nome dall’applicazione della marcatura a zona da parte di ogni giocatore e frutterà alla Juventus di quel tempo diversi titoli, in Italia e in Europa