Disavventura particolare per l’ex attaccante del Milan, attuale presidente della Liberia: nel suo ufficio presso il Ministero degli Esteri sono stati trovati due grossi serpenti. In attesa della disinfestazione dell’edificio, il Pallone d’Oro 1995 dovrà svolgere le sue funzioni da casa
Una strana disavventura per George Weah. L’ex attaccante del Milan, presidente della Liberia dal 22 gennaio 2018, è stato infatti costretto a traslocare dall’ufficio nel quale solitamente svolge le sue funzioni. Il motivo? La presenza di due serpenti neri. Proprio così, come riferisce la BBC, nell’ufficio del presidente Weah, situato all’interno dell’edificio che ospita il Ministero degli Esteri, sono stati trovati due grossi rettili che hanno reso necessaria la disinfestazione di tutta la struttura. Per questo il Pallone d’Oro 1995 ha dovuto cambiare sede di lavoro: Weah lavorerà dalla propria abitazione di Monrovia, almeno fino al prossimo 22 aprile, data in cui potrebbe far rientro nel suo ufficio.
Misura precauzionale
A fare chiarezza sulla situazione è stato il Segretario di Stato Smith Toby, che ha spiegato le motivazioni che hanno portato alla decisione. "Abbiamo messo in atto una semplice misura precauzionale – ha spiegato alla BBC – per fare in modo che i due serpenti possano essere allontanati dagli uffici. Il Ministero degli Affari Esteri ospita anche l’ufficio del presidente e si è deciso di chiedere al resto dello staff di restare a casa per permettere il regolare processo di allontanamento dei serpenti. Il problema non è ancora stato risolto e questi serpenti non sono mai stati uccisi. Probabilmente deve esserci un piccolo foro da qualche parte, dal quale sono entrati nell’edificio. La struttura esiste da anni e, a causa del sistema di drenaggio, c’è la possibilità di trovare dei serpenti all’interno".
Lo staff trasferito a 'Casa Weah'
Non soltanto Weah, ma anche tutto il suo staff si è momentaneamente trasferito presso l’abitazione dell’ex attaccante. Tantissimi veicoli, inclusi quelli dedicati al servizio di scorta, sono ormai da giorni fisse all’esterno della casa di Monrovia, dove il presidente della Liberia sta continuando a servire il suo Paese. Almeno fino al prossimo 22 aprile, quando il problema dei serpenti dovrebbe essere risolto.