L’inventore toscano- che moriva 500 anni fa- inventò centinaia di cose, dalle macchine volanti al carro armato. Ma in pochi forse sanno che ideò anche l’Ycocedron abscisus vacuus, un poliedro delimitato da esagoni e pentagoni: se immaginassimo di colorarli di bianco e nero, ecco che otterremmo un pallone moderno, oggi costituito da 20 esagoni e 12 pentagoni
Leonardo ha inventato il pallone da calcio. Fatevene subito una ragione: ha inventato anche quello. Non lo ha realizzato, non palleggiava nella sua vigna di Milano, quella che gli ha donato il suo presidente, ops Signore, il duca Ludovico il Moro, con un Tango in versione rinascimentale attaccato al piede. Per inciso, se fosse successo, sarebbe stato il sinistro, come Messi.
Ma anche questo é noto: lui le invenzioni le disegnava, al massimo le progettava, mica se le costruiva. Le regalava ai posteri, anche quelle più azzardate tipo il paracadute. Oggi lo costringerebbero a scrivere “don’t try this at home”.
Ma qui parliamo di un oggetto innocuo, almeno apparentemente. Un po’ meno innocuo era il calcio già in voga all’epoca, quello fiorentino, la città del suo apprendistato. Ma quel pallone, a spicchi, così irregolare, così volgare, evidentemente non lo soddisfaceva. Facile che lo disturbassero anche tutte le legnate che sconciatori (i mediani, quelli cattivi) e corridori (gli attaccanti, cattivi pure loro) si scambiavano in piazza Santa Croce.
Ma siamo a Milano, lui é già Leonardo, il grande genio. Un giorno gli fa visita un frate francescano, Luca Pacioli, che oltre a essere uomo di fede é anche un matematico con l’ossessione per la sezione aurea, qualcosa che probabilmente abbiamo studiato tutti a un certo punto nella vita, ma adesso ci basti ricordare che evoca l’idea della perfezione e della proporzione. E infatti il frate scrive un trattato e lo chiama “De divina proportione”. Gli servono però dei disegni di livello e chiede al Maestro di creare su carta 60 solidi perfetti. Leonardo accetta e tra questi ne immagina uno, questo: l’Ycocedron abscisus vacuus.
Cosa notate? É un poliedro delimitato da esagoni e pentagoni, se immaginassimo di colorarli di bianco e nero, ecco che otterremmo un pallone moderno, oggi costituito da 20 esagoni e 12 pentagoni. A proposito, quanti esagoni e pentagoni ha l’Ycocedron abscisus vacuus (che per comodità d’ora in avanti chiameremo semplicemente Ycocedron)? 20 e 12, il pallone perfetto, la sezione aurea, qualunque cosa sia, applicata alla geometria.
Non lo ha mai costruito, non ci ha mai giocato, ma ha fatto comunque gol. Cinquecento anni dopo. Palla al centro. Scusate, Ycocedron al centro.