La squadra di Klopp trionfa a Istanbul dopo i calci di rigore. Decisivo l'errore di Abraham. 2-2 il punteggio finale nei 120 minuti, con il Chelsea passato in vantaggio grazie a Giroud. Poi la rimonta del Liverpool, firmata Mané, e l'ultimo pari di Jorginho dagli 11 metri prima della lotteria finale che ha visto trionfare i Reds per la quarta volta nella storia
SUPERCOPPA, IL FILM DELLA PARTITA
LIVERPOOL-CHELSEA 7-6 dcr
36' Giroud (C), 48', 95' Mané (L), 100' rig. Jorginho (C)
Un’altra magica notte nella splendida cornice di Istanbul entra, di diritto, nella storia del Liverpool. I ragazzi di Klopp conquistano la Supercoppa Europea al termine di una partita intensissima e ricca di gol, traverse ed emozioni, dal primo all’ultimo minuto. Alla fine servono i calci di rigore per avere la meglio sul Chelsea, avanti nel punteggio con il mancino di Giroud e poi bravo a non mollare – dopo la rimonta firmata Mané – con il pareggio dagli 11 metri di Jorginho. La sintesi dell’incontro vede il dominio da una parte e dall’altra a fasi alterne, con i londinesi nettamente migliori nel primo tempo e negli ultimi 15 minuti di extratime, e messi sotto invece nella parte centrale del match, con i Reds rinvigoriti dall’ingresso in campo di Firmino. Protagonisti in particolare due portieri, con Adrian – fino a pochi giorni fa riserva al West Ham, oggi ‘gettato nella mischia’ dopo l’infortunio di venerdì accusato da Alisson – autore di una sbavatura in più rispetto al collega, ma decisivo con la parata sul rigore di Abraham a consegnare il trofeo nelle mani del Liverpool. Salah questa volta non si prende la scena, ma il prezioso lavoro dei compagni contribuisce ad arricchire la sua personale bacheca. E il successo della Vodafone Arena rappresenta un altro mattone che, egiziano a parte, spinge i singoli elementi di Klopp verso un altro obiettivo: il Pallone d’Oro. La formazione di Lampard cancella, sotto il punto di vista della prestazione, il pesante ko di Manchester, ma recrimina per l’errore dal dischetto del suo giovane centravanti, a un passo dal gol-vittoria anche nei tempi supplementari. Il Liverpool ribadisce, dunque, la sua attuale supremazia e regala ai suoi tifosi, sulle note di You’ll never walk alone, un’altra serata impossibile da dimenticare.
Giroud apre, Mané rimonta. Adrian eroe-copertina dagli 11 metri
Klopp opta per il solito 4-3-3, ma non mancano le novità. Oxlade-Chamberlain viene preferito a Firmino e Origi e torna dal primo minuto, mentre in mezzo al campo c’è Henderson con Milner e Fabinho. Adrian sostituisce l’infortunato Alisson, Alexander-Arnold si accomoda in panchina. Lampard, invece, cambia modulo e si schiera a specchio, con Giroud nel ruolo di prima punta, supportato ai lati da Pedro e Pulisic. Il primo quarto d’ora è molto equilibrato, con un botta e risposta Mané-Pedro. La prima vera occasione capita a Salah che, innescato da un lancio di Oxlade-Chamberlain, si invola verso l’area e prova a punire Kepa con un tiro di punta mancina, respinto dal portiere. Il Chelsea non sta a guardare e risponde una manciata di secondi dopo, ma il sinistro di Giroud è troppo largo per far male alla difesa di Klopp. Nettamente più pericolosa la conclusione di Pedro dopo un quarto di gara, con il sinistro violento che scheggia la traversa e tiene il punteggio sullo 0-0. I Blues continuano a crescere con un gioco veloce e organizzato, mentre il Liverpool si rende insidioso con i calci da fermo, non sfruttati nel modo migliore. Passata la mezz’ora, i londinesi prendono possesso del campo e al 36’ trovano il meritato vantaggio. Kanté fa il solito lavoro gigante in mezzo al campo, Giroud taglia alle spalle della difesa e Pulisic lo serve perfettamente sul lato mancino: sinistro in diagonale e palla in rete.
In avvio di ripresa Klopp si gioca subito la carta Firmino per Oxlade-Chamberlain e il brasiliano cambia l’inerzia dell’incontro. Tre giri di orologio e, ispirato da un’imbucata alta di Fabinho, appoggia per Mané che, in due tentativi, appoggia in rete e ristabilisce l’equilibrio. Il Liverpool è scatenato e va subito vicino a completare la rimonta, ma il tiro deviato di Henderson trova un attento Kepa a salvare i suoi. Le squadre riprendono fiato fino a un quarto d’ora dal termine, quando i Reds hanno a disposizione una doppia clamorosa occasione sugli sviluppi di un angolo: prima il sinistro in diagonale di Salah, parato da Kepa, poi la ribattuta a botta sicura di van Dijk che trova ancora uno strepitoso riflesso del portiere a spingere la palla sulla traversa. Si va ai tempi supplementari, dove le emozioni tornano a farsi incessanti. Cinque minuti e Mané decide di iscrivere di nuovo il suo nome al tabellino dei marcatori con un destro meraviglioso, al termine di un triangolo con Firmino, che si infila sotto la traversa e completa la rimonta. Il Chelsea, però, non si arrende e si rituffa subito in avanti con Abraham, fermato a un passo dal pari dal piedone di Adrian. Il portiere passa dal paradiso all’inferno nel giro di pochi secondi, quando sbaglia l’uscita sulla punta dei Blues e concede calcio di rigore. Dal dischetto Jorginho si mostra freddo e firma il 2-2. Abraham ha subito la chance per ricambiare le carte in tavola, ma la sua deviazione sotto porta non inquadra lo specchio e rimanda il discorso vittoria ai calci di rigore. E così il destino regala un terzo duello tra lui e Adrian, dove è il portiere a prendersi la copertina e diventare l’eroe di questa Supercoppa. L’ultima pagina di una serata di calcio pazzesca, il primo assaggio di una lunghissima stagione.
TABELLINO
LIVERPOOL (4-3-3): Adrian; Gomez, Matip, van Dijk, Robertson (91' Alexander Arnold); Milner (64' Wijnaldum), Fabinho, Henderson; Salah, Manè (103' Origi), Oxlade-Chamberlain (46' Firmino). All. Klopp
CHELSEA (4-3-3): Kepa; Azpilicueta, Zouma, Christensen (84' Tomori), Emerson; Jorginho, Kanté, Kovacic (101' Barkley); Pulisic (74' Mount), Giroud (74' Abraham), Pedro. All. Lampard
Ammoniti: Azpilicueta (C), Henderson (L), Alexander-Arnold (L)
Note: ai rigori decisivo l'errore di Abraham