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Inter, Ventola posta foto su Instagram con Ronaldo e Adriano. Vieri risponde

Calcio

Vanni Spinella

Una foto postata su Instagram da Nicola Ventola scatena il dibattito e i ricordi dei suoi ex compagni all'Inter. Raffigurati, come in un'opera ottocentesca, sei grandissimi campioni: tutti in panchina

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C’è Ronaldo, il Fenomeno, quello brasiliano, che allunga una gamba per fare stretching. Ventola lo aiuta tenendogli una scarpa, mentre in secondo piano si riconoscono Seedorf, Adriano, Georgatos e Sergio Conceiçao. Una panchina così, al giorno d’oggi, se la potrebbero permettere in pochi. E a rivederla scattano immediatamente ricordi e domande. Una in particolare: ma se erano tutti in panchina, chi stava giocando in quel momento in attacco?
 

Prendi una foto apparentemente banale scattata durante una partita dell’Inter di quasi 18 anni fa, soffia via la polvere e pubblicala su Instagram, per vedere l’effetto nostalgia che fa. Esperimento riuscito, se lo scopo di Nicola Ventola che l’ha ritirata fuori da chissà dove e regalata ai social, era quello di far scendere una lacrimuccia a qualche tifoso interista. Non aspettandosi, magari, di scatenare una simile pioggia di ricordi, oltre che un vero e proprio dibattito tra ex compagni.

Una panchina di campioni

Partiamo dall’immagine, che nella sua teatralità meriterebbe quasi l’interpretazione di un critico d’arte. Espressioni, pose, sfumature, tutto rievoca un’opera romantica ottocentesca in cui a parlare sono principalmente i corpi. Come in un dipinto di Delacroix, l’intensità emotiva e la gestualità dei protagonisti (nonostante siano evidentemente intirizziti per il freddo) balzano immediatamente all’occhio, così come il contrasto tra i diversi elementi che rubano la loro attenzione. La scena ruota attorno alla figura di Ronaldo, attore principale in una panchina di campioni, che è anche l’unico a guardare altrove: mentre tutti sono concentrati sulla partita, lui punta in alto, probabilmente più interessato al tabellone dello stadio e al suo orologio. Si sta scaldando, ma già si chiede quanti minuti avrà a disposizione. Ad aiutarlo, nel gelo di San Siro, c’è Nicola Ventola, in versione sciuscià, che non stacca lo sguardo dal campo e fa il suo “lavoro” con fare distaccato ma non per questo scocciato, quasi si trattasse di un gesto automatico, consueto. Poi via con la sfilata degli altri campioni, dal Seedorf incappucciato al diciannovenne Adriano, alla sua prima stagione in Italia e che di lì a poche settimane verrà ceduto in prestito alla Fiorentina; e poi, seduto, il greco Georgatos, e accanto a lui Conceiçao. Tutti in panchina, agli ordini di Hector Cuper.

Ci pensa Bobo Vieri

Sì, perché come si scopre spulciando tra commenti e ricordi, siamo nella stagione 2001/2002 e la partita che cattura l’attenzione di tutti tranne che del Fenomeno è Inter-Ipswich, ritorno dei sedicesimi di finale di Coppa Uefa, del 6 dicembre 2001. I marcatori nel 4-1 finale per i nerazzurri sono anche la risposta alla domanda iniziale di Ventola, quel “ma chi stava giocando in attacco?”: tripletta di Vieri e gol di Kallon, tandem d’attacco in un undici che vedeva in campo anche Toldo, Cordoba, Zanetti, Gresko (eh sì, è quell’anno lì), Farinos, Di Biagio, Guly e i turchi Emre e Okan.

Se poi qualcuno avesse avuto dei dubbi, è lo stesso Bobo Vieri a intervenire con il suo commento (“IO”, tutto maiuscolo, “ci pensavo io”), scatenando il dibattito tra ex nerazzurri. Ventola replica stuzzicandolo (“impossibile, avrai avuto qualche stiramento alle orecchie”), Galante sottolinea il valore di una panchina del genere e si concentra sullo stretching di Ronaldo, Seedorf se la ride. E fa sorridere che, tra tanti campioni, sbuchi un giornalista, Luciano Cremona, a rispondere alla domanda delle domande, ricordando a tutti di che partita si trattasse. Interrogativo che, di fronte a tanta arte, passa quasi in secondo piano.