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Tevez e quella lite con Mancini ai tempi del City: "Avevo ragione io"

Calcio
©Getty

In un'intervista a Fox Sports Radio L'Apache è tornato a parlare dello scontro avuto con l'attuale ct della Nazionale in una partita di Champions del 2011 contro il Bayern: "Disse che mi ero rifiutato di giocare. Decisi solo di non scaldarmi più dato che lo avevo già fatto e avevo ragione io"

Vecchi rancori, ferite che il tempo aggiusta ma non cancella. Carlitos Tévez e Roberto Mancini non si sono lasciati benissimo ai tempi del Manchester City. Settembre 2011, gli inglesi giocano in Champions contro il Bayern Monaco. I due sono al secondo anno a Manchester e a fine stagione vinceranno la Premier. Quella sera però va tutto male. La doppietta di Mario Gomez fa esultare i bavaresi e a fine partita Mancini sbotta in conferenza stampa: "Tévez si è rifiutato di giocare". 

"Avevo ragione io" 

Sono passati nove anni ormai, Tévez gioca in Argentina e Mancini ha portato l'Italia a Euro 2020 con un percorso record, ma la distanza e il tempo non hanno cancellato quella notte: "Dispiace per quanto è successo, ma in realtà avevo ragione io - ha commentato l'attaccante classe 1984 a Fox Sports Radio - Mancini aveva scelto Aguero come unica punta ma stavamo perdendo 2 a 0. Cominciò a farmi scaldare subito e allora credevo che sarei entrato già nel primo tempo. Invece no, corsi per 35 minuti e mi dissi: 'Entrerò nella ripresa'. Arriviamo al 60' e sono ancora a correre. Dopo più di un'ora di riscaldamento mi sono rimesso a sedere. L'allenatore, che mi aveva fatto scaldare anche nell'intervallo, mi disse di tornare a scaldarmi ma io mi rifiutai. Poi lui in conferenza disse che non volevo giocare ma non era vero". Passò dunque un messaggio sbagliato e a confermare questa versione è stato anche Lee Chapman, ex attaccante inglese presente quel giorno a Monaco: "Non è mai stata colpa di Tévez, non è che non voleva giocare, si era rifiutato di scaldarsi perché lo aveva già fatto. Dicono che hanno litigato nello spogliatoio, ma fosse stato così Tévez lo avrebbe ucciso".