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Clericus Cup, presentata la nuova edizione del Mondiale calcistico della Chiesa

Calcio

Sedici squadre di sacerdoti divise in 4 gironi: l'edizione numero 14 del "Mondiale della Chiesa" è stata presentata a Roma, accompagnata dallo slogan "Pray and Play". Oltre 300 giocatori provenienti da tutto il mondo, finale lo stesso giorno in cui viene assegnata la Champions

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“Pray and Play”. Con questo slogan, “Prega e Gioca”, è stata presentata la nuova edizione della Clericus Cup, il “Mondiale calcistico della Chiesa” a cui prendono parte squadre di sacerdoti e seminaristi. Quattro gironi, sedici squadre in tutto, che come ogni anno si affrontano con l’arrivo della Quaresima a Roma.
 

L’edizione numero 14 della Clericus Cup conferma la novità introdotta nel 2019, quella cioè che vedrà nella prima fase delle competizioni seminaristi e sacerdoti impegnati in gironi differenti. Un modo per vivere le gare di qualificazione ‘inter pares’. A illustrare il tema di quest’anno è stato don Albertini, spiegando che “la grandezza dello sport è quella di rischiare. La vita è sempre un rischio. Sta a noi decidere se giocarla fino in fondo confidando in qualcuno che possa accompagnare. Lo slogan ‘Pray and Play’ ci dice quindi: ‘Sappi giocare la tua partita con il meglio di te stesso, mettiti nelle mani di Dio che ti darà la forza per giocare la partita, non ti farà vincere o perdere ma ti darà la forza per giocare’”.

Finale insieme alla Champions

Calcio d’inizio il 7 marzo con la fase a gironi, con le prima due di ogni gruppo che accedono alle fasi successive. Sosta obbligata in aprile per le celebrazioni pasquali, quindi si torna in campo a maggio con i quarti di finale (sabato 9), le semifinali (sabato 23) prima dell’appuntamento clou con le due finali: sabato 30 maggio. Sì, perché la Champions vaticana si assegna nello stesso giorno della "Coppa dalle grandi orecchie" dellaUefa.

I numeri della Clericus Cup

Sono 374 i tesserati iscritti, inclusi i dirigenti delle squadre, con passaporto di ben 70 diverse nazionalità, i protagonisti della nuova Clericus Cup. Dei 330 calciatori pronti a scendere in campo il Messico è lo Stato più rappresentato nel torneo, con 31 giocatori, sparsi in 5 squadre, oltre naturalmente alla Nazionale guadalupana del ColMex. La Nigeria con 20 atleti è il secondo Paese più presente nella Clericus. Quindi il Camerun (19), Argentina (18) e con 17 rappresentanti per ciascuna squadra, gli statunitensi, tutti in forza al NAM, gli ucraini del Collegio Ucraino. Seguono Brasile, Spagna, Tanzania e Colombia. Cinque i continenti rappresentati, con giocatori anche di Australia, Cina, Russia, Ruanda, Canada, Egitto, Venezuela, Papua Nuova Guinea e Sud Sudan.

La benedizione del Papa

Anche quest’anno rettori e capitani della Clericus Cup vivranno un momento particolarmente importante alla vigilia della finale del torneo. Mercoledì 27 maggio, al termine dell’Udienza generale, il Papa, grande appassionato e tifoso di calcio, saluterà una delegazione di rappresentanti delle 16 formazioni, benedicendo la Coppa ed il pallone della finale.