L'ex campione brasiliano festeggia i suoi 40 anni. Un compleanno particolare, perché festeggiato in carcere, dove il Gaucho è attualmente recluso in attesa di sentenza. Ripercorriamo la sua carriera: dagli esordi al Gremio al passaggio in Europa con Psg, Barcellona e Milan, prima del ritorno in patria. Un percorso costellato da una serie di trofei individuali e di squadra
COMPLEANNO PARTICOLARE | Un'esperienza che difficilmente dimenticherà. Ronaldinho festeggia i suoi 40 anni in un carcere del Paraguay. Il 6 marzo, infatti, è stato arrestato ad Asuncion con l'accusa di essere entrato nel Paese con un passaporto falso
Ministro Paraguay: "Ronaldinho in stato di arresto"
STATO D'ACCUSA | L'ex stella brasiliana, arrestato insieme al fratello e agente Roberto De Assis, rischia una condanna a 6 sei mesi di prigione. La sua richiesta di scontare la condanna ai domiciliari è stata già respinta
Ronaldinho scolpito... su una matita
SHOW IN CARCERE | In galera il "Gaucho" ha perso la sua libertà, ma non il suo talento. Durante la reclusione, infatti, ha partecipato a un torneo di calcetto in cui ha dato spettacolo e lasciato il segno con 5 gol e 6 assist nell'11-2 finale. Alla fine ha anche festeggiato con il trofeo
Ronaldinho show nel torneo del carcere
L'ESORDIO AL GREMIO | Cresciuto nel barrio Vila Nova di Porto Alegre, Ronaldinho impressiona per le sue qualità fin da piccolo e a 15 anni si aggrega alle giovanili del Gremio. Con l'Imortal Tricolor il brasiliano firma il primo contratto da professionista nel 1997 e l'anno successivo trova il debutto in prima squadra. Nonostante la giovane età, si rivela subito un trascinatore e mette in bacheca il suo primo trofeo: il campionato Gaucho
COPA AMERICA | Con i primi lampi di classe conquista subito anche la maglia della Nazionale e con la Seleçao lascia subito il segno. Proprio ad Asuncion, il 18 luglio 1999, il Brasile travolge 3-0 l'Uruguay e vince la sua 6^ Copa America. Ronaldinho mette un altro prestigioso trofeo in bacheca, prima del grande salto dall'altra parte del mondo
SBARCO IN EUROPA | Nell'estate del 2001 infatti, dopo una controversia con il Gremio, il Psg acquista il cartellino del giocatore per circa 5 milioni di euro. Nel suo biennio parigino il "Gaucho" mette a segno 25 gol e 17 assist, completando un altro passo in avanti nella sua carriera
GLI OCCHI DEL MONDO | Ronaldinho mostra tutte le sue potenzialità con il Psg, ma è con la maglia della Seleçao che finisce per attrarre le attenzioni di tutti gli appassionati. Nei quarti di finale del Mondiale 2002 contro l'Inghilterra, infatti, il "Gaucho" inventa una parabola straordinaria su punizione che scavalca Sieman e regala la qualificazione ai suoi. In quella stessa partita riceve anche un cartellino rosso che lo costringe a saltare la semifinale...
CAMPIONE | Il brasiliano, scontata la squalifica, torna protagonista dal primo minuto nella finale contro la Germania. Il 2-0 finale è deciso dalla doppietta di Ronaldo e la Seleçao di Scolari conquista, a Yokohama, la sua quinta Coppa del Mondo
IL PASSAGGIO AL BARCELLONA | Deluso dallo scarso rendimento del Psg, il trequartista decide di provare il grande salto: nel 2003 lo acquista il Barcellona, dove si consacra come uno dei giocatori più forti della sua generazione. Già fin dalla sua stagione di debutto, infatti, Ronaldinho incanta al Camp Nou chiudendo la prima annata con 22 reti e 11 assist
ELASTICO | In Catalogna il verdeoro affina le sue straordinarie qualità tecniche. Dribbling, no look, il bacio della foca e quell'elastico (o flip flap) che mette in crisi i suoi avversari tra Spagna ed Europa e lo rendono uno dei giocatori più idolatrati e amati degli anni 2000
FIFA WORLD PLAYER | Ronaldinho continua a crescere e il suo talento è ammirato all'unanimità. Le sue magie col Barcellona, nonostante l'assenza di grandi trofei a livello internazionale, gli valgono il premio di miglior giocatore dell'anno nel 2004 davanti a Henry e Shevchenko. Il "Gaucho" conquista il trofeo anche nell'edizione successiva
GIOIELLO LONDINESE | Nella Champions League 2004-05 il Barcellona esce di scena agli ottavi di finale contro il Chelsea, ma Ronaldinho strappa comunque applausi nella doppia sfida con i Blues. È in particolare a Stamford Bridge che il giocatore verdeoro diventa protagonista, mettendo a segno uno dei gol più belli della storia: stop al limite dell'area, doppia finta e tiro di punta da fermo che lascia di sasso Cech e termina in rete
STANDING OVATION | Il 19 novembre 2005 è un altro giorno che segna in modo speciale la carriera di Ronaldinho. Con una prestazione gigantesca, il brasiliano firma una doppietta in casa del Real Madrid nel 3-0 finale a favore dei blaugrana. Una prova da 10 e lode che gli vale la standing ovation di tutto il Santiago Bernabeu, evento successo in precedenza solo a Maradona con la maglia del Barça
PALLONE D'ORO | Gli applausi del Bernabeu si estendono a quelli di tutto il mondo alla fine del 2005. Le sue magie col pallone tra i piedi lo consacrono come il miglior giocatore del pianeta e i voti dei giornalisti lo eleggono come vincitore del Pallone d'Oro
LUCI A SAN SIRO | Ronaldinho mira a consacrarsi nell'Olimpo con la vittoria della Champions e un passaggio fondamentale arriva in quello che sarebbe diventato il suo stadio. Nella stagione 2005-06, nella semifinale contro il Milan, il brasiliano inventa dal nulla un meraviglioso assist per il gol-partita di Giuly. Sarà la giocata che farà definitivamente innamorare il presidente Berlusconi
SUL TETTO D'EUROPA | Superato l'ostacolo rossanero, il Barcellona si presenta alla finale di Champions a Saint-Denis contro l'Arsenal. Dopo lo svantaggio di Campbell, i blaugrana rimontano con i gol di Eto'o e Belletti e conquistano il trofeo. Ronaldinho realizza finalmente il suo sogno e diventa campione d'Europa
GENERAZIONE DI 10 | Nella sua avventura blaugrana, Ronaldinho fa da chioccia a un giovane fenomeno: Lionel Messi. "Gioca con allegria, gioca libero. Semplicemente, gioca con il pallone" è l'insegnamento principale che gli conferisce e l'argentino diventa così il suo erede al Camp Nou. L'addio del "Gaucho" al Barça arriva dopo 5 anni, caratterizzati da 94 gol e 71 assist
DIAVOLO ROSSO | Nell'estate del 2008, dopo un lungo corteggiamento, Berlusconi e Galliani realizzano finalmente il loro desiderio: con un assegno da 20 milioni comprano il cartellino dal Barcellona e il giocatore approda in Italia, accolto dall'amore dei tifosi rossoneri
SAMBA AL DERBY | Nella gara di debutto contro il Bologna il "Gaucho" firma subito un assist, ma non basta a evitare la sconfitta. Per arrivare alla prima gioia personale, invece, bisogna attendere la 5^ giornata. È in programma il derby contro l'Inter e Ronaldinho realizza il gol-partita con un colpo di testa, certamente non il suo pezzo forte
GOLDEN FOOT | A 29 anni, Ronaldinho ha già lasciato un'impronta indelebile nella storia del calcio. Le sue prodezze hanno segnato una generazione e serve qualcosa di speciale per lasciare il suo ricordo calcistico impresso per sempre: nell'autunno del 2009 riceve, dunque, il Golden Foot
RITORNO IN PATRIA | L'esperienza con il Milan regala qualche magia iniziale, ma va in calando con il passare delle stagioni e il gennaio del 2011, dopo 26 gol e 28 assist, segna il passo d'addio: Ronaldinho ritrova il suo Brasile e firma un quadriennale con il Flamengo, dove trionfa nel campionato carioca
GAUCHO IN BIANCO E NERO | Rescisso il contratto con il Flamengo, nel giugno del 2012 Ronaldinho si accasa con l'Atletico Mineiro. Il "Gaucho" trova il 10 occupato e sceglie così di indossare per la prima volta la maglia numero 49 in onore di sua madre Dona Miguelina, nata nel 1949 e operata pochi giorni prima per un tumore
PLURI-CAMPIONE | L'esperienza con la squadra bianconera si rivela ancora ricca di successi. Trionfa nel campionato Mineiro, con un gol decisivo su rigore nella doppia finale contro il Cruzeiro, e poi si porta a casa nel 2013 la Copa Libertadores. Il trequartista verdeoro, autore di 4 reti e 8 assist nella competizione, non segna nella doppia finale contro l'Olimpia ma trascina comunque i suoi a una straordinaria rimonta e regala il primo titolo continentale all'Atletico Mineiro. Nella stagione successiva vince anche la Recopa Sudamericana
OLTRE IL CONFINE | Terminata l'esperienza con il club di Belo Horizonte, Ronaldinho si trasferisce al Queretaro, squadra della massima divisione messicana. La forma fisica, però, non è quella di un tempo: dopo aver fallito un rigore nel match di debutto, il brasiliano fatica a far brillare il suo talento e meno di un anno dopo rescinde il suo contratto
EPILOGO | L'11 luglio 2015 firma l'ultimo contratto della sua carriera. Il "Gaucho" disputa 7 partite con la maglia della Fluminense, ma il peso dell'età comincia a farsi sentire e anche in questo caso arriva in anticipo la rescissione consensuale. Il 16 gennaio 2018 Ronaldinho annuncia il definitivo ritiro dal calcio