Coronavirus, le linee della Fifa per il calcio e il calciomercato

Calcio
Luca Marchetti

Luca Marchetti

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In attesa che il calcio riprenda, è al lavoro tutta la politica del pallone per capire come e quando ripartire. Perché la crisi sanitaria si intreccia anche con la crisi economica. Problemi di contratti e di stipendi. Per risolvere questi problemi ed evitare futuri contenziosi, dalla Fifa stanno arrivando preziose linee guida alle federazioni

CORONAVIRUS, TUTTI GLI AGGIORNAMENTI

La Fifa comincia a dare delle indicazioni. E prova a guidare il calcio nell'era del coronavirus. Definita una situazione senza precedenti nel calcio, dai tempi della seconda guerra mondiale. La task force della Fifa si è espressa sulle grandi tematiche che in questo momento preoccupano di più: i pagamenti dei giocatori in questo periodo di stop forzato, poter andare oltre la data del 30 giugno e nuove norme per il mercato.

La Fifa insomma sta studiando. Ma sta cercando delle soluzioni. Nonostante ci siano ancora dei punti da chiarire. E la task force suggerisce dei comportamenti, da adottare. Anzi da far adottare dalla Fifa stessa.

 

Le tematiche ritenute critiche dalla Task Force sono 3:

  • i contratti (sia in scadenza che quelli che saranno validi dal prossimo anno)
  •  Gli accordi che vengono ostacolati dal corona virus (ovvero come gestire i pagamenti)
  • Le finestre dei trasferimenti di calciomercato

La prima grande indicazione arriva però sulla data dell'eventuale inizio. La Fifa non solo non indicherà mai una data alle singole federazioni, ma indica nella pubblica sicurezza di ogni paese l'unica regola da seguire. Poi fissa un principio: il covid-19 è una causa di forza maggiore, e come tale verrà trattata in ogni contenzioso di fronte alla Fifa. Poi si scende nello specifico.

Contratti:

Le date dei contratti e dei trasferimenti (sia per quanto riguarda la scadenza che il nuovo inizio) possono essere posticipate senza alcun problema, a discrezione della federazione.

 

Peraltro, salvo diversi accordi fra le parti, anche i prestiti avranno una nuova data di scadenza e quindi il calciatore potrà continuare a giocare nella squadra con cui ha iniziato la stagione per garantire la salvaguardia del campionato.

Saranno - se necessario - anche posticipate le date relative ai pagamenti

Accordi viziati da coronavirus 

Si parla molto del salario dei giocatori, visto che il coronavirus è causa di forza maggiore, sia le società in difficoltà che i dipendenti non hanno responsabilità dirette, secondo la FIFA. Che come prima raccomandazione invita a evitare situazioni inique e contenziosi ed eventualmente affidarsi a organi superpartes.

Ma nello specifico la Task Force suggerisce di concordare il rinvio del pagamento e/o la riduzione del salario per una percentuale ragionevole, nel periodo in cui non si gioca. Ed è molto probabile che sia stilata una sorta di guida per le varie Federazioni su come potersi orientare.

 

E in più la Fifa metterà a disposizione il FIFA Found per contrastare le problematiche economiche nate a causa del virus.

Calciomercato

Le date del mercato potranno essere cambiate, in autonomia, da ogni federazione. Non solo: il mercato, sempre a discrezione di ogni associazione, potrà durare anche di più delle canoniche 12 settimane attuali, fino a un massimo di 16. E questi cambiamenti possono essere modificati o tramite TMS o anche manualmente. Ci sarebbero ancora da normare alcuni piccoli aspetti (come la regola del numero massimo di trasferimenti in un anno). O come normare un prestito scaduto, con la società di appartenenza che non vorrebbe il giocatore indietro (nel caso di sovrapposizioni di stagioni, ma in confronto a tutto il resto sono dettagli. Questo tipo di autonomia potrebbe permettere anche di fornire alle società i contratti preliminari per continuare a lavorare con le tempistiche precedenti al coronavirus, per rispettare anche le necessità di bilancio.

Altre tematiche

Il lavoro della Fifa non è però finito. Ci sono alcuni temi ancora da smarcare: come per esempio cosa succede nel caso in cui ci siano problemi relativi a una zona geografica. Ovvero, per semplicare, quanto è successo per Inter-Getafe, oppure per giocatori provenienti da zone rischiose. Oppure per i giocatori che sono tornati nei loro paesi d'origine in questo periodo (come e successo anche a tanti giocatori di SerieA), o cosa ancora può succedere per le opzioni (contrattuali) che non si sono verificate a causa del CoronaVirus. Oppure ancora le tematiche legate all'antidoping.