L'ex attaccante del Chelsea ha acconsentito che il proprio ospedale ad Attecoubè, in Costa D'Avorio, diventasse un centro per gli screening contro il Covid-19
Il mondo del calcio, costretto a non scendere in campo fisicamente in queste settimane per il blocco dei campionati, si schiera al fianco delle strutture ospedaliere e di tutti coloro che stanno lottando per sconfiggere il Coronavirus. Diverse le iniziative di solidarietà giunte dal mondo del pallone, anche da parte di chi ha appeso gli scarpini al chiodo ormai da qualche stagione. E' il caso anche di Didier Drogba, storico ex attaccante del Chelsea, che ha messo a disposizione l'ospedale di sua proprietà in Costa D'Avorio per farlo diventare un centro per gli screening contro il Covid-19. La struttura si trova ad Attecoubè, un sobborgo e uno dei 10 comuni urbani di Abidjan, la principale città del paese, e nonostante non sia ancora funzionante, potrebbe assumere una funzione diversa durante questa emergenza. Adesso la decisione finale spetta al governo della Costa D'Avorio, dove il virus non ha ancora colpito con grandissima intensità come in Europa ma comincia comunque ad affacciarsi in modo preoccupante.