Ancora problemi di salute per Fabian O'Neill, ex giocatore di Cagliari, Juventus e Perugia. L'uruguaiano, ricoverato per una cirrosi epatica, è stato dimesso. Ma la sua situazione, dovuta agli anni di dipendenza dall'alcol, resta grave
Nuovi problemi di salute per Fabian O’Neill. Il 46enne uruguaiano, talentuoso centrocampista dal passato italiano con le maglie di Cagliari, Juventus e Perugia, è stato dimesso dopo il ricovero di venerdì scorso in un clinica di Montevideo per cirrosi epatica. Nonostante O’Neill abbia reagito bene al trattamento, le sue condizioni restano molto complicate. Il “Mago”, che proseguirà il recupero nella sua casa a Paso de los Toros, si trova ad affrontare la partita più lunga e difficile della sua vita, quella dell’alcolismo. I problemi al fegato, seriamente compromesso da anni di dipendenza, avevano già costretto O’Neill nel 2016 ad un ricovero. La situazione, di estrema gravità, rende ormai necessario il trapianto, come ha raccontato la figlia dell’ex giocatore, aggiungendo però che tutto deve partire da lui e dalla sua volontà di cambiare.
Carattere ribelle e orgoglioso, O’Neill ha sempre ammesso i propri vizi, che l’hanno trascinato nel baratro. Fisico ed economico: negli anni ha infatti sperperato tutto il patrimonio guadagnato in carriera, ritrovandosi povero. Povero e malato. Rifiutando sempre l’aiuto di tanti ex compagni, da Zidane all’ex collega di nazionale Richard Morales, disposti a sostenere le spese per cure e riabilitazione.
La carriera di O’Neill
Centrocampista di grande tecnica, O’Neill (19 presenze con l’Uruguay dal 1993 al 2002) arriva in Italia, al Cagliari, nel 1995, dal Nacional Montevideo. Nei cinque anni in Sardegna mette in mostra tutte le sue qualità (120 presenze e 12 gol, 4 campionati in A e uno in B). Ma il grande salto, cioè l’approdo alla Juventus, nel 2000, non produce gli effetti sperati: poche partite (14 in due stagione) e la consapevolezza di un’occasione sprecata.
Nel 2002 il Perugia, senza lasciare il segno, e poi il ritorno a Cagliari, in serie B, senza mai scendere in campo. Una breve parentesi, così come il suo ritorno in patria al Nacional e, nel 2003, la decisione del ritiro. A soli 29 anni. Ma adesso recriminazioni e rimpianti per la carriera non contano. Per Fabian c’è un’altra battaglia: molto più lunga e molto più dura. Ma da vincere.