Il Foggia e Zemanlandia, il miracolo di Pasquale Casillo. L'ex presidente morto a 71 anni
Un tridente delle meraviglie, una mediana con giocatori di quantità e qualità. E anche quando pescava all'estero, il Foggia di Casillo, morto all'età di 71 anni, non sbagliava un colpo. Ecco i campioni lanciati nei primi Anni Novanta da quella squadra "dei miracoli".
Lo chiamavano “il Foggia dei miracoli”: era quello che, nei primi Anni Novanta, conquistò la promozione in Serie A con una fantastica risalita dalla C, incantando anche nella massima serie grazie al suo gioco offensivo e divertente. Allenatore di quella squadra era Zdenek Zeman, mentre lo storico presidente era Pasquale Casillo, morto nella notte tra lunedì e martedì all’ospedale di Lucera
E' morto Pasquale Casillo, fu il presidente del Foggia di ZemanUn undici che poteva contare su individualità eccellenti, giocatori che, lanciati proprio dal Foggia, faranno strada diventando campioni di primissimo piano
Ma “Zemanlandia” era tale soprattutto per la quantità di gol che quel Foggia era in grado di segnare, anche a costo di concedere qualcosa in fase difensiva: la Serie B 1990/91 venne vinta con il miglior attacco del campionato (67 reti in 38 partite; secondo miglior attacco l’Udinese a 53) grazie al trio delle meraviglie Baiano-Signori-Rambaudi e al primo anno di A saranno 58 (in 34 partite): nono posto e secondo miglior attacco dopo il Milan campione. 58 anche i gol subiti, seconda peggior difesa dopo l’Ascoli ultimo, ma questo era Zeman, prendere o lasciare
FRANCESCO BAIANO
Partiamo proprio dal tridente di quel 4-3-3, per il quale oggi si troverebbe di sicuro un acronimo. Ciccio Baiano gioca a Foggia per due stagioni, quella della promozione in A (in cui è capocannoniere della Serie B con 22 gol) e quella successiva in cui ne segna 16, passando poi alla Fiorentina, dove farà coppia in attacco con Batistita. Per lui anche due presenze in Nazionale, nel 1991, chiamato da Sacchi per due gare di qualificazione all’Europeo: la seconda, contro Cipro, giocata proprio a Foggia
GIUSEPPE SIGNORI
Lanciato da Zeman, che ritroverà alla Lazio, diventerà uno degli attaccanti italiani più forti di sempre, considerando che in bacheca vanta ben tre titoli di capocannoniere della Serie A (nono marcatore all-time del campionato). Al Foggia, in tre stagioni, gioca da esterno e segna un po' meno, che significa comunque 37 reti in 100 gare di campionato. Poi la Lazio (secondo miglior marcatore di sempre del club dopo Piola), la parentesi alla Samp, la rinascita al Bologna. E la Nazionale, ovviamente
ROBERTO RAMBAUDI
Completava il tridente, sull'esterno destro, "Rambo", importantissimo per gli equilibri del 4-3-3 di Zeman. Tre stagioni a Foggia, 31 reti in tutto. Poi Atalanta e Lazio, ancora con Zeman
LUIGI DI BIAGIO
Altro campione lanciato da quel Foggia, dove gioca tre stagioni in A, dal 1992 al 1995. Lì Zeman lo plasma fino a renderlo uno dei centrocampisti centrali migliori del campionato e della sua generazione. Passerà alla Roma e poi all'Inter, diventando anche un perno della Nazionale. Da allenatore, Under20 e Under21 oltre a una piccola parentesi ad interim (prima di Mancini) sulla panchina della Nazionale maggiore. Nell'ultimo campionato ha allenato la Spal
GIOVANNI STROPPA
Resterà rossonero, invece, Stroppa, che nel Milan era cresciuto e aveva giocato dal 1989 al 1991. Ci tornerà dopo la bella annata (1993-94) a Foggia: 8 gol in campionato, suo record personale e convocazione in Nazionale. Un biennio a Foggia anche da allenatore, prima del Crotone con cui è appena approdato in A
IGOR SHALIMOV
Stesso nome, stessa nazionalità di Kolyvanov. Nel 1991 il Foggia pesca anche lui in Russia e Zeman ne fa un trequartista dopo che aveva giocato quasi in ogni ruolo, da terzino sinistro a interno di centrocampo, fino a esterno sinistro. Dopo una sola stagione (9 gol) piomba su di lui l'Inter, con cui vincerà la Coppa Uefa nel 1994
DAN PETRESCU
Prima di Chamot, dal 1991 al 1993, era stato un perno della difesa del Foggia. Prelevato dalla Steaua Bucarest (dove aveva vinto 3 campionati), in Italia giocherà anche con il Genoa. Poi il Chelsea per 5 stagioni vincendo Coppa delle Coppe, Coppa d'Inghilterra, Supercoppa Europea. Al Mondiale 1994 c'è anche lui, con la Romania (giocherà anche quello del 1998)
Ed ecco, proprio a Usa 94, un insolito duello tra i due difensori ex-Foggia nel corso di Argentina-Romania, ottavo di finale vinto 3-2 dai rumeni. Tanta Italia anche in quella partita: segnano Hagi, Balbo e Batistuta, arbitra Pairetto