Diego Armando Maradona è stato dimesso nella notte italiana tra mercoledì e giovedì: ha lasciato a bordo di un'ambulanza la clinica dove è stato operato per un ematoma subdurale alla testa. Poco prima il suo medico personale aveva pubblicato la prima immagine insieme al Pibe dopo l'intervento: "E' stato autorizzato a lasciare la struttura. Dobbiamo continuare a lavorare su di lui e troveremo un posto adatto per la convalescenza"
Sospiro di sollievo per le condizioni di salute di Diego Armando Maradona, a otto giorni dall'intervento chirurgico subito alla testa. L'ex Pibe de Oroha lasciato nella notte la clinica di Olivos nella quale è stato operato nei giorni scorsi. Poco prima, il medico personale del Pibe Leonardo Luque ha pubblicato sul proprio profilo Instagram un'immagine insieme a un Diego sorridente nonostante una vistosa benda sulla testa, ha rassicurato sullo stato di stato di salute dell'ex campione: "Diego Maradona è stato autorizzato a lasciare la struttura, sarà dimesso a breve. Diego è incredibile, ma dobbiamo continuare a lavorare su di lui. Troveremo un posto adatto alla sua convalescenza".
Il manager Morla: "Diego è vivo per miracolo"
A rassicurare sulle condizioni di Maradona in seguito all'intervento di rimozione di un'edema subdurale era già stato nel pomeriggo di mercoledì il suo avvocato-manager Matias Morla: "Quella a cui è stato sottoposto Diego non è stata affatto un'operazione di routine, per me è un miracolo che sia vivo. Credo che Diego abbia vissuto il momento più duro della sua vita. Per fortuna la settimana scorsa questo pericolo è passato perchè l'intervento del dottor Luque è stato tempestivo. Diego è una roccia e ora credo che oggi verrà dimesso, ma non so a che ora. Con lui ho parlato e so che ha tanta voglia di tirarsi fuori dai problemi personali che ha. Intanto bisogna che ci sia una riunione con i suoi familiari e con i medici che si occupano di lui. Con attorno i dottori e la sua famiglia, Diego tornerà felice come dovrebbe essere. Insieme dovremo fargli ritrovare amore e serenità".