Fifa e Figc al lavoro per cambiare il fuorigioco: torna il concetto di 'luce'?
novitàSi riflette sulla possibilità di tornare al passato: per essere fuorigioco non basta che il corpo dell'attaccante sia più avanti del difensore, ma deve esserci una finestra di luce fra i due. L'Italia è disponibile a sperimentare la modifica nel campionato Under 18
E' vero che ormai con il Var il verdetto sul fuorigioco è una delle poche certezze del calcio, ma in molti si domandano se abbia davvero senso punire un attaccante, come disse qualcuno, per un fuorigioco "di naso". A oggi infatti per essere in posizione irregolare è sufficiente avere una parte del proprio corpo - braccia escluse - che "spunta" più avanti del penultimo difensore (sempre braccia escluse). Una infrazione oggettivamente rilevabile, ma alla quale per molti non corrisponde un vantaggio concreto. Tra i molti anche qualcuno alla Fifa e all'Ifab, l'unico organismo che può cambiare le regole del calcio. Per questo da tempo si sta pensando alla opportunità di riproporre il concetto di ‘luce’, sparito molti anni fa. L'Italia si è resa disponibile per sperimentare questa modifica e il campionato individuato sarebbe l'Under 18, con assistenti della serie C designati appositamente per i primi test, a partire verosimilmente dalla prossima stagione.
Come funziona
Per scattare il fuorigioco in sostanza dovrebbe esserci una "finestra" tra il corpo dell'attaccante e quello del difensore. Naturalmente sarà necessario definire come identificare il "corpo". Una volta si parlava di "tronchi corporei", cioè dalla cintola alle spalle: una sovrapposizione tra le gambe o tra i piedi in pratica non bastava per escludere l'offside, che scattava non appena c'era appunto "luce" tra i busti. Quella è una opzione. Altrimenti potrebbe essere considerata la luce tra i piedi. In pratica si prende il punto più arretrato del piede più arretrato dell'attaccante e si confronta con quello corrispondente più avanzato del difensore. Se c'è luce è fuorigioco, altrimenti tutto ok. Una rilevazione più "2 D" che potrebbe risultare più semplice per gli assistenti, che dovrebbero concentrarsi soltanto su punti più vicini al terreno di gioco, senza dover considerare ad esempio una sovrapposizione piede attaccante-spalla difensore. E un lavoro un po' più rapido anche per gli uomini in cabina Var nel posizionare le linee del guardalinee elettronico, il cosiddetto "crossair". Alla fine il verdetto sarà comunque oggettivo, o almeno molto vicino all'oggettivo (le linee sono pure sempre posizionate dall'uomo, in attesa di un fuorigioco semiautomatico che è però ancora di là da venire), così come ovviamente rimarranno i fuorigioco puniti (o no) per questioni di pochi centimetri, con relative perplessità e obiezioni.