Draghi: "I problemi che abbiamo dipendono dai non vaccinati, la scuola va protetta"
misure covid
Il presidente del Consiglio Mario Draghi spiega le misure prese per contrastare il Covid-19: "Gran parte dei problemi che abbiamo oggi dipendono dal fatto che ci sono ancora dei non vaccinati. La scuola va protetta, la Dad crea diseguaglianze". Con lui il Ministro della Salute Speranza, dell'Istruzione Bianchi e il coordinatore del Cts Locatelli, che spiega: "Da dose booster efficacia vaccinale dell'88%". L'appello è quello di vaccinarsi e di "affrontare il 2022 con unità e fiducia"
Lotta al Covid, la conferenza stampa di Draghi
- L'appello di Draghi agli italiani: "Vaccinatevi"
- Draghi: "Decisioni governo prese in base ai dati"
- "Terapie intensive occupate per 2/3 da non vaccinati"
- "Prudenza, vaccinazione e fiducia. Essenziale essere uniti"
- Draghi: "Priorità scuola in presenza, da Dad diseguaglianze"
- Draghi: "Perso triplo giorni scuola rispetto a paesi simili"
- Bianchi: "Ad oggi 4,5% studenti positivi o in quarantena"
- Speranza: "Ridurre l'area dei non vaccinati per ridurre la pressione sui nostri ospedali"
- Draghi: "2022 anno da affrontare con unità e fiducia"
- Draghi: "Scuola fondamentale per la democrazia"
- Draghi: "Da non vaccinati gran parte dei problemi di oggi"
- Locatelli: "Da dose booster efficacia vaccinale dell'88%, prima al 65%"
CONCLUSA LA CONFERENZA STAMPA DI MARIO DRAGHI
Draghi: "Questa conferenza stampa avviene come risposta alle critiche che il governo, ed io in particolare, abbiamo ricevuto per non aver fatto la conferenza stampa il giorno in cui il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto. Secondo me c'è stata anche da parte mia e di altri una sottovalutazione delle attese che tutti avevano per quella conferenza stampa, per cui mi scuso e vi prego di considerare questo come un atto riparatorio".
Draghi: "Stiamo facendo una riflessione, non escludo che si trovino altre risorse. Non abbiamo ancora riflettuto se sia necessario un altro scostamento di bilancio".
Locatelli (Cts): "E' un messaggio non corretto quello secondo cui la variante Omicron sarebbe incapace di provocare una malattia grave: è meno pericolosa ma può provocare patologie grave e anche fatali. Secondo uno studio riguardante il Sudafrica, i morti per la variante Omicron nel Paese sono stati 256, in larga maggioranza di over 60, a conferma di come il fattore età abbia un sua evidente incidenza".
Locatelli (Cts): "Con la variante Omicron il booster copre per l'88% e per il 65% nel caso di ciclo primario, in base ai dati che ci arrivano dal Regno Unito"
Draghi: "Le decisioni del governo sono prese in base ai dati. Nel 2021 il numero dei morti era ancora alto ma inferiore al 2020 nonostante le riaperture, l'economia ha visto una crescita di oltre il 6% a fronte del calo dell'anno precedente del 9%. Le politiche di questo governo, come quello sullo smart working, sono coerenti con questa strategia. Siamo stati i primi ad introdurre l'obbligo vaccinale per alcune categorie professionali"
Draghi: "In media ci sono stati 65 giorni di scuola regolare persa rispetto a una media dei Paesi più ricchi del mondo dove la didattica non in presenza è stata di 27 giorni, quindi il triplo. In alcune città i giorni di scuola in presenza sono stati solo 42 in un anno. Non vogliamo fare più così, vogliamo fare che l'Italia resti aperta con tutte le cautele necessarie. Abbiamo ripristinato la riduzione delle capienze degli stadi e l'attività economica deve andare avanti ma con sicurezza e prudenza, rispetto delle regole, vaccinazione e anche fiducia, molta fiducia, che si possa uscire da questa situazione".
Bianchi (ministro Istruzione): "'La situazione non è dilagata, le scuole hanno riaperto, come hanno riaperto ad aprile e a settembre. Se le cose funzionano è perché ci siamo affidati alle scelte che abbiamo fatto e che oggi stanno pagando. Laddove vi sia ulteriore riscorso alla didattica a distanza sarà all'interno delle regole che abbiamo dato. Noi abbiamo molto a cuore i nostri ragazzi, siamo molto responsabili''
Speranza (ministro Salute): "Su 100mila persone ci sono 23,2 persone che vanno in intensiva e sono i non vaccinati. Riguardo i vaccinati con due dosi da più di 4 mesi, il dato passa da 23 a 1,5, quindi crolla clamorosamente e scende a 1 quando la vaccinazione avviene in ciclo primario entro 4 mesi e col booster si va a 0,9, secondo un grafico Iss. Se vogliamo ridurre la pressione sugli ospedali e salvare vite umane e se vogliamo favorire la ripartenza economica e sociale del paese la strada prioritaria è ridurre l'area dei non vaccinati. E questa è una scelta che ha piena evidenza scientifica".
Draghi: "Dicono che non decido più. Qui dimostriamo che la scuola resta aperta, è una priorità, non era il modo in cui questo tema è stato affrontato in passato".
Bianchi (ministro Istruzione): "Non ci stiamo affidando al caso ma le scelte prese stanno pagando. Stiamo agendo in maniera responsabile regolando anche la dad che è uno strumento utile e deve essere integrato nei piani educativi della scuola".
Draghi: "Vogliamo che l'Italia resti aperta con tutte le cautele. L'attività economica deve andare avanti. Prudenza, rispetto delle regole e molta fiducia. E' essenziale essere uniti"
Locatelli (Cts): "All'interno del Comitato tecnico scientifico non c'è stata alcuna voce dissonante rispetto alle misure adottate dal governo. Vi è stata una riunione il 7 e di fatto si è analizzata la situazione epidemiologica del Paese senza che si levasse una sola voce dissonante rispetto alle misure".
Draghi: "I decreti si sono succeduti per la complessità della materia ma anche perché il quadro è diverso. Occorre colpire la pandemia con lo strumento più importante, ovvero la vaccinazione. Nello stesso tempo cerchiamo di non tenere chiuso tutto".
Bianchi (ministro Istruzione): "Il 3,07% dei Comuni hanno disposto ordinanze di chiusura: una situazione che non è, quindi, dilagata".
Speranza (ministro Salute): "L'ultimo decreto fa fare un passo avanti molto importante. Abbiamo ormai raggiunto una percentuale assolutamente rilevante di vaccinati, l'89,41% degli over 12 hanno avuto almeno una dose. Restano non vaccinati poco più del 10% degli over 12, eppure questa piccola minoranza occupa due terzi dei posti in terapia intensiva e il 50% dei posti letto in area medica. L'obiettivo essenziale del governo è provare a ridurre ancora l'area dei non vaccinati per ridurre la pressione sugli ospedali".
Draghi: "Quando si introducono provvedimenti di questa portata, come l'obbligatorietà del vaccino anche sui luoghi di lavoro, occorre cercare di arrivare all'unanimità. Sono provvedimenti di una portata sociale ed economica molto importante. Abbiamo concentrato le misure sulle classi d'età che occupano le terapie intensive, per proteggere la loro salute e di noi tutti. Naturalmente occorre che le decisioni abbiano una base scientifica"
Bianchi (ministro Istruzione): "Ad oggi i docenti assenti perché positivi o in quarantena sono il 6%, gli studenti il 4,5%. Stiamo controllando la situazione perché abbiamo operato con attenzione, non siamo stati fermi"
Draghi: "Probabilmente ci sarà un aumento delle classi in Dad ma quello che va respinto è il ricorso generalizzato alla didattica a distanza. Ci sono anche motivazioni di ordine pratico: ai ragazzi si chiede di stare a casa, poi fanno sport tutto il pomeriggio e vanno in pizzeria? Non ha senso chiudere la scuola prima di tutto il resto, ma se chiudiamo tutto torniamo all'anno scorso e non ci sono i motivi per farlo".