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I gol più belli visti su Sky Sport nel weekend

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Daniele Manusia

La connessione tra Son e Kane nel Tottenham, il vintage sempre di moda con Menez. I migliori gol visti nel weekend su Sky Sport. Con tante prodezze realizzate da fuori area

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La connessione tra Son e Kane

Iniziamo celebrando l’intesa tra Kane e Son, due esseri umani che si troverebbero a vicenda anche se calati in due punti diversi di Londra con una benda sugli occhi. Con questo gol sono diventati ufficialmente la coppia che più si è assistita in Premier - 37 gol, battuti Drogba e Lampard due leggende. Un gol bellissimo dove a risaltare è il lancio dell’inglese, che vede e serve il compagno con un passaggio che pare finto tanto è perfetto nel assecondare il movimento di Son. È una strana coppia la loro ma funziona benissimo: Kane, il centravanti, in teoria il terminale che invece si abbassa e fa valere la sua visione di gioco e la sua tecnica; Son, l’esterno che attacca la profondità, abilissimo nel muoversi alle spalle della difesa e glaciale quando si tratta di finalizzare. Insomma, la coppia più bella della Premier per uno dei gol più belli del weekend. 

 

Baumgartner con un gol inventato da zero

Hoffenheim-Stoccarda è stata una partita pazza di gol sbagliati a pochi capelli dalla porta. Lo Stoccarda non vince in campionato dall’11 dicembre, ma era passato in vantaggio; poi Baumgartner ha equilibrato il punteggio con un gol inventato da zero. Di quelli che le squadre che lottano per non retrocedere sembrano subire come per una punizione divina. Baumgartner converge verso il centro, ma partendo dalla riga di fondo, sterzando dopo aver fintato il cross. Quando calcia col sinistro, il suo piede debole, lo fa correndo sostanzialmente all’indietro. La palla prende una traiettoria troppo distante dalla disponibilità del portiere, un giro troppo lungo per essere parata.

 

Un gol alla Hazard di Thorgan Hazard

Nel 2022 c’è ancora bisogno di specificare che Thorgan Hazard è il fratello di Eden? Per la svolta dark che ha preso la carriera dell’esterno del Real forse potremmo parlare di Hazard riferendoci direttamente a Thorgan, che tra l’altro ha anche preso a fare gol che ricordano il periodo migliore del fratello al Chelsea. Certo, questo è un dribbling quasi del tutto orizzontale, molto più statico rispetto a quelli torrenziali che permettevano a Eden di inclinare il campo avversario come una cascata, eppure il modo di frammentare la frequenza di passi, quello strano modo di balbettare con i piedi, come se stesse per perdere l’equilibrio sul ghiaccio, sembra proprio lo stesso. Hazard fa prima carambolare un avversario a terra fintando un cross, poi ne fa letteralmente tuffare un altro rientrando sul sinistro e accennando un tiro - solo alla fine torna finalmente sul destro per incrociare il tiro e mettere la firma finale sul gol. Un gol alla Hazard, insomma, senza bisogno di dover specificare quale.

 

Ieri era la giornata di Clauss

Jonathan Clauss compirà 30 anni il prossimo settembre e ieri, domenica 27 febbraio 2022, è stato il suo giorno fortunato. Questa è la sua seconda stagione in Ligue 1, dopo una carriera passata tra seconda divisione francese e tedesca. La passata stagione, a febbraio 2021, è stato eletto giocatore del mese del Lens e poi è stato inserito nella squadra tipo della Ligue 1 agli “Oscar” del calcio francese. I suoi ex-compagni di squadra ed ex-allenatori lo descrivono come un giocatore superdotato dal punto di vista fisico, un maratoneta, abile tecnicamente sia col destro che col sinistro. Insomma, Clauss non è uno di quei giocatori del tutto mediocri che però un giorno della loro vita sembrano dei fenomeni. Ieri, però, nella partita tra Lens e Angers, ha avuto a disposizione novanta minuti in cui, probabilmente, se avesse dato un calcio al palloncino di un bambino fuori dallo stadio quello, il palloncino, sarebbe volato nella porta dell’Angers.

 

Clauss ha segnato i due gol con cui il Lens ha rimontato l’Angers, anche se uno indirettamente. Anche se, per forza di cose, la Ligue 1 lo considera un autogol, il momento magico di Clauss ha influito sulla dinamica tragicomica del 1-1: un suo cross alto e lento, sul portiere, è entrato perfettamente nella traiettoria del sole molto basso, accencando Danijl Petkovic, appunto il portiere, che si è visto la palla sbattere sul proprio piede; come se non bastasse un difensore dell’Angers, nel tentativo di mandare la palla in tribuna, ne ha colpito un altro, Batista Mendy, il cui rimpallo ha mandato la palla sotto l’incrocio. Il secondo gol, poi, è chiaramente un cross finito sul secondo palo scavalcando il portiere. Clauss ha ammesso che il suo era solo un tentativo di mettere la palla “forte davanti alla porta”, sapendo che il sole avrebbe di nuovo reso difficili le cose a Petkovic. Evidentemente qualcosa oltre il sole era dalla parte di Jonathan Clauss ieri.



Elye Wahi da gif

A 19 anni Elye Sepe Wahi è una delle rivelazioni di questa Ligue 1, in una delle squadre rivelazione di questa Ligue 1, il Montpellier, nonostante la recente flessione. Anche contro il Rennes il Montpellier ha perso, ma Wahi ha trovato in modo speciale il suo settimo gol stagionale. Fateci una gif da inserire nel nuovo manuale del calcio illustrato per gif, da inserire nella sezione lavoro del centravanti. Un mestiere che significa spesso inventarsi qualcosa dal poco che si ha a disposizione. In questo caso un cross sparacchiato in area di rigore verso di lui con sciatteria; lui lavora col corpo per prendere posizione sul difensore: una posizione difficile, in cui è voltato di 120 gradi dalla porta, ma gli basta per organizzare una rovesciata.

 

Baez all'incrocio

La Cremonese è improbabile capofila della Serie B, una squadra giovane e fresca con più di un talento in bella mostra. Baez non è forse il più in vista, il più futuribile o il più forte. È però uno di quei giocatori molto tecnici, con un gioco forse discontinuo ma capace di picchi meravigliosi, come questo gol che apre le marcature contro la Ternana, un’altra vittoria fondamentale per tenere in piedi il sogno della promozione. La Cremonese costruisce una bella uscita sulla sinistra, ma quando riceve Baez la Ternana sembra rientrata bene e non c’è molto da fare. Non la pensa però così l’esterno grigiorosso che fa quello che sognano di fare tutti gli esterni a piede invertito ogni volta che hanno il pallone in quella zona di campo: con due tocchi se la sposta e nello spazio di un fazzoletto calcia quasi di collo destro mandando il pallone proprio sotto all’incrocio. Guardate la reazione di Ciofani, uno che di gol ne ha visti tanti, dopo che il pallone entra in rete: le mani nei capelli. 

 

Vintage Menez

La Reggina sta diventando imbattibile in casa al Granillo, mentre il Pisa non riesce più a vincere, continuando a vivere il proprio piccolo tracollo in classifica. Certo, meno scontato era che a decidere una partita del genere, nel 2022, fosse Jeremy Menez, o la sua versione senile, con la barbetta e l’aria stanca, ma la stessa capacità di produrre momenti di magia all’improvviso. Come questa croqueta dentro l’area di rigore con cui ruba palla e dribbla il difensore in un unico movimento. Poi va a concludere col destro con quella corsa con la falcata ampia, un po’ solenne, che è classica di Menez.

 

Da Cruz con assoluta grazia

 

Alessio Da Cruz ha avuto una carriera, come dire, movimentata. Con le valigie sempre pronte. Tre settori giovanili in Olanda e, a venticinque anni, già dieci squadre da professionista, soprattutto Italia (Novara, che lo ha messo sotto contratto da svincolato nel 2017, Parma che lo ha acquistato nel 2018 e che ne detiene ancora il cartellino, Spezia e Ascoli) ma anche con due brevi passaggi in Inghilterra (Sheffield Wedsneday) e addirittura Messico (Santos Laguna). Le cose sono due: o Alessio Da Cruz aveva come obiettivo quello di visitare più posti possibile sfruttando il suo lavoro di calciatore, oppure le cose non stanno andando come previsto. Dopo questa piccola odissea, Da Cruz è arrivato al Vicenza lo scorso gennaio e da allora è stato sempre messo in campo dall’inizio (tranne una volta). Ha segnato all’esordio su rigore e poi, contro il Pordenone, ha trovato questo piccolo momento di grazia assoluta. Un tiro a giro sul secondo palo così lento e con una parabola così arcuata che sembra quasi un tiro da 3 punti, anticipato da una piccola pausa, un rallentamento con cui sembra prendere la mira prima di calciare in un punto della porta che, con due difensori davanti, un altro mucchio di giocatori davanti all’area piccola e il portiere ben piantato tra i pali, poteva solo immaginare fosse raggiungibile.