Kiev Fc Catanzaro, due giocatori diventano soldati per l'Ucraina

guerra ucraina

Gli ex calciatori del Fc Catanzaro, società dilettantistica di Kiev che per nove anni ha portato il nome e il simbolo della squadra del capoluogo di provincia calabrese, dopo l'invasione russa sono andati in trincea per difendere il loro paese. Dall'Italia l'invito del Catanzaro per un'amichevole a scopo benefico a fine conflitto

GUERRA UCRAINA RUSSIA, LE NEWS

La guerra ha preso il sopravvento e allora il passaggio dai campi da calcio alla trincea è stato obbligato: è "la scelta" di alcuni giocatori ucraini – di Kiev – della squadra Fc Catanzaro, società dilettantistica che per nove anni ha portato il nome e il simbolo del Catanzaro Calcio. In un post su Facebook di qualche giorno fa sono apparse delle foto di calciatori che imbracciano un fucile: si tratta di Oleksandr Aliyev, classe 1985, e Andriy Bohdanov, nato nel 1990. I due hanno spiegato che "la capitale dell'Ucraina è l'obiettivo principale dei russi. A volte veniamo bombardati, ma molto peggio è intorno alla città. Ci sono battaglie continue e molte città vengono gravemente distrutte con razzi e bombardamenti. Kiev si sta preparando per la difesa, i checkpoint sono ovunque, i raid aerei vengono regolarmente annunciati. Passiamo molto tempo nel rifugio antiaereo, passiamo sempre lì la notte"

Appello via Facebook, dall'Italia risponde il Catanzaro

La pagina Facebook del club ucraino, al contrario della squadra, esiste ancora e ha molti followers catanzaresi, aumentati dopo l'invasione russa. Oleksandr Sytsko, presidente del club e capo allenatore, vive molte ore della sua giornata in un rifugio antiaereo. Nei giorni scorsi ha rilanciato l'appello rivolto alla Nato dal presidente Volodymyr Zelensky: "Chiediamo alla Nato di chiudere il cielo sopra l'Ucraina, chiediamo all'Alleanza di aiutarci di fronte all'aggressore. Questo non solo per il bene dei nostri bambini e civili, ma per il bene del mondo intero. Dobbiamo unirci contro l'aggressore, contro l'impero del male. Siamo grati all'Ue e a tutti i paesi che ci aiutano, inviandoci armi e cibo. Questo è molto importante per noi. Ma abbiamo proprio bisogno che sia chiuso lo spazio aereo, questa è la richiesta più importante adesso. Il presidente dell'US Catanzaro, Floriano Noto, commosso dal racconto degli ex giocatori, ha lanciato un'idea: "Una volta finita, speriamo presto, questa brutale guerra, mi piacerebbe invitarli in Calabria per disputare una partita dell'amicizia. Devolveremo l'incasso per scopi benefici nelle zone interessate dal conflitto".

La storia del Fc Catanzaro di Kiev

La storia del club che ha preso il nome di una società di provincia era rimbalzata in Italia negli anni scorsi. Molte testate sportive on line, incuriosite, le avevano dedicato dei servizi, perché il Catanzaro vanta 7 campionati in serie A e una finale di coppa Italia, ma non è la Juventus, il Milan o l'Inter. "La persona che ha dato il nome alla squadra, racconta il calciatore ora soldato, amava il calcio italiano. Tra la fine degli anni ‘70 e l'inizio degli anni ‘80 rimase molto colpita dalle prestazioni della squadra di Catanzaro. Ha voluto darne il nome al nostro club e, quando se n’è andato, abbiamo deciso di lasciare tutto com’era. Ci piaceva difendere i colori di una piccola e orgogliosa squadra calabrese, era il nostro segno distintivo. Sapevamo un po’ della storia della squadra, ne seguivamo le prestazioni"