Ceferin: "Superlega è Terrible League. Alla Russia sanzioni giuste"

Calcio

Il presidente della Uefa conia un nuovo nome per la famigerata nuova competizione che alcuni dei top club europei vorrebbero creare: "Chiamiamola Terrible League. Se i tre club vogliono farsi la loro lega dovranno uscire dalla Uefa. Con la Juve rapporti corretti, di Agnelli non parlo. Necessarie le sanzioni alla Russia, con Putin in passato i rapporti erano corretti", ha detto il presidente della Uefa in un'intervista al 'Corriere'

GUERRA IN UCRAINA, NEWS LIVE

"Superlega? Chiamiamola Terrible League". Così Aleksander Ceferin, presidente della Uefa, in un'intervista al 'Corriere della Sera'. Tanti i temi toccati dal numero 1 del calcio europeo, tra cui le sanzioni alla Russia a causa della guerra in Ucraina. 

"I tre club si facciano pure la loro lega, ma non staranno nella Uefa"

"Non temo la sentenza della Corte Europea sulla posizione dominante della Uefa. Sarà una decisione simbolica. Se stabiliscono che la Uefa è un monopolio, i tre club (Real Madrid, Barcellona e Juventus, ndr) si facciano pure la loro Uefa, giochino le loro competizioni. Perché vogliono stare nelle nostre? Vogliono stare qui e là, ma là non esiste, è un luogo metafisico. Penso credano anche che il mondo sia piatto. E poi finiamola di chiamarla Superlega, chiamiamola per quel che è: la Terrible League".

"Agnelli è il passato, con Juve rapporti corretti"

"Uefa e Juve sono due istituzioni: avranno sempre rapporti corretti. Sulla persona (Andrea Agnelli, ndr) non voglio più dire una parola: è il passato. Anche se con quelle tre squadre abbiamo problemi fuori, in campo tutti avranno sempre gli stessi diritti. Le nostre competizioni sono sane, senza preferenze per nessuno". 

"Sanzioni alla Russia necessarie"

"Le sanzioni ai club e agli atleti russi sono necessarie: non è politica, ma una crisi umanitaria. Mi piange il cuore a punire gli atleti: non è la loro guerra, non l’hanno decisa né voluta. Ma dobbiamo mostrare unità per la pace. Con Putin in passato i rapporti erano corretti, era ben preparato per un meeting. Non credo sia tifoso di calcio, gli piacciono più altri sport. Chiudere il rapporto con Gazprom è stato giusto. Finanziariamente è costato molto.  Per noi è un colpo al portafoglio, ma alla gente viene tolta la vita. Abbiamo imposto sanzioni sportive e dedicato più di un milione per i bambini e rifugiati ucraini".