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El Salvador, estrae il rosso e viene picchiato: muore l'arbitro José Arnoldo Amaya

Calcio

La vittima si chiama José Arnoldo Amaya, 63 anni, picchiato brutalmente dopo aver estratto un cartellino rosso. Le autorità locali hanno arrestato un 31enne, membro di una banda criminale locale 

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Tragedia a El Salvador. L'arbitro José Arnoldo Amaya, 63 anni, ha perso la vita dopo una brutale aggressione subita durante una partita di calcio amatoriale da lui diretta al campo Toluca, nel quartiere Miramonte di San Salvador. La violenza è scaturita da un cartellino rosso estratto da Amaya: il giocatore espulso ha picchiato brutalmente il direttore di gara, il quale è stato trasportato successivamente all'ospedale Zacamil dove è stato constato il decesso a causa delle gravi ferite rimediate. 

Un arresto

Le autorità locali hanno arrestato Juan Manuel Cruz Lorenzana, 31 anni, membro della banda criminale dei Mao Mao, ritenuto l'assassino di Amaya. Il ministro della Giustizia e della Pubblica Sicurezza di El Salvador, Gustavo Villatoro, ha definito Cruz Lorenzana il "gatillero" (assassino) di quella banda. Le autorità non hanno riferito se ci sono altri sospetti coinvolti.

Chi era Amaya

José Arnoldo Amaya apparteneva all'associazione nazionale degli arbitri di calcio di El Salvador (AAFES) e aveva più di vent'anni di esperienza in tornei coloniali, collegiali e amatoriali. Immediato il comunicato della federcalcio salvadoregna che ha condannato il gesto: "Siamo rammaricati e condanniamo l'aggressione fisica risultata fatale per José Arnoldo Amaya da parte di pseudo tifosi e giocatori - si legge - Come Federazione ripudiamo tutti gli atti di violenza che si generano nei diversi impianti sportivi del paese".