Conte-Tuchel e le altre liti fra allenatori più famose della storia
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La lite tra Thomas Tuchel e Antonio Conte in Chelsea-Tottenham è solo l'ultima di una lunga serie che ha visto protagonisti loro malgrado tanti big: da Mourinho a Ferguson, da Mancini a Guardiola, da Klopp e a Simeone. Fino alla celebre pedata di Baldini al collega Di Carlo in Parma-Catania. Ecco una rassegna con tutto il meglio del loro peggio. E non mancano alcuni "insospettabili"...
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- Il Tottenham segna il gol dell'1-1 al 68' ed esplode la gioia di Conte: l'esultanza senza freni dell'allenatore italiano fa scattare la lite con Tuchel durante il derby tra Chelsea e Tottenham
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- Il secondo episodio arriva al triplice fischio, quando è la consueta stretta di mano a fine partita a esacerbare gli animi. Nel video si sente Conte che dice prima “molla” e poi “what do you want?” . Dopo un duro faccia a faccia, si arriva così a un nuovo potenziale scontro fisico che costringe i presenti sul campo a mettersi in mezzo per dividerli
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- "Pensavo che quando ci si dà la mano a fine partita - queste le parole di Tuchel nel post- ci si guarda anche negli occhi. Ma evidentemente Antonio non la pensa così... Comunque per me nessun problema, questo è il calcio. Si vive di emozioni e noi siamo due manager che vivono con passione, siamo due 'competitor'. Sono cose di calcio". Conte, invece, ha commentato sui social, usando l'ironia: "Per fortuna che non ti ho visto: uno sgambetto te lo saresti proprio meritato".
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- Nel 2017, durante un Chelsea-United nei quarti di finale di FA Cup, Mourinho non gradisce l'arbitraggio, Conte l'atteggiamento aggressivo dello United. Si scatena un parapiglia verbale, sedato solo dal quarto uomo
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- Sempre Mourinho, sempre a Stamford Bridge. Nell'ottobre 2014, lo Special One e Arsene Wenger vengono quasi alle mani. Il portoghese chiede al quarto uomo di far rispettare al collega la zona di competenza
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- Il manager dell'Arsenal, a causa anche di vecchie ruggini, perde il controllo e va testa a testa con Mourinho. L'ennesimo episodio di una rivalità lunga anni
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- Nell'ottobre del 2018, José torna a Stamford Bridge, dove in panchina in quell'anno siede Maurizio Sarri. Lo scontro non è tra loro due: protagonista della rissa sfiorata nel finale di Chelsea-Manchester United è l'assistente di Sarri, Marco Ianni, reo di aver esultato in faccia al portoghese provocandone la reazione sedata da steward e panchine
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- La questione venne poi chiusa negli spogliatoi:"Sono stato insultato da Ianni e non mi ha fatto piacere -spiegò Mourinho- Sarri è stato il primo a venire da me e dirmi che avrebbe risolto il problema: Maurizio mi ha portato nel suo ufficio per scusarsi e ha portato pure il suo assistente affinché si scusasse pure lui. Le ho accettate e non c’è altro da dire".
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- Sempre Mourinho protagonista, questa volta in Spagna. Al termine di Barcellona-Real Madrid dell'agosto 2011, valido per la Supercoppa, l'allenatore dei blancos infila un dito in un occhio al compianto Tito Vilanova, vice di Pep Guardiola, scomparso nel 2014. Mou, interrogato sull'episodio, rispose: ''Se l'immagine del Real è il mio dito nell'occhio di Vilanova? Non conosco questo signore, non so chi sia e come si chiama"
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- In qualche modo collegabile all'episodio del dito nell'occhio al povero Vilanova, anche la lite tra German "El Mono" Burgos, il vice di Simeone e Mourinho, durante un derby di Madrid del 2012. "Yo te arranco la cabeza" cioè "io ti stacco la testa", la minaccia di Burgos, che aggiunse anche "Yo no soy Tito" a precisare il suo approccio decisamente meno pacifico dell'ex allenatore del Barcellona
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- Insulti ma non solo. Durante Parma-Catania, prima giornata di campionato del 2007-08, Silvio Baldini colpisce con un calcio nel sedere il rivale Di Carlo. Pagherà il gesto con 5 giornate di squalifica
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- "Non abbiamo dato di certo il buon esempio, c'è da vergognarsi: mi scuso con tutti, ma il primo a doversi scusare è il signor Baldini". Così a fine gara Domenico Di Carlo, allora allenatore del Parma sotto gli occhi di un giovane Rizzoli, che aveva avuto il suo bel da fare per contenere le ire di Baldini...
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- Resta -suo malgrado- nella storia anche quanto successo al San Paolo nel gennaio del 2016: nel finale di Napoli-Inter (quarti di finale di Coppa Italia), fu clamoroso il litigio a bordocampo fra Maurizio Sarri e Roberto Mancini
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- "Sarri è un razzista, mi ha insultato pesantemente", l'accusa a fine gara di Mancini. Dopo settimane di tensione, i due si sono riappacificati prima della gara di ritorno in campionato
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- E' dell'ultima finale di Coppa Italia invece l'episodio che ha visto protagonisti Max Allegri e un collaboratore di Inzaghi. "Uno dell'Inter è passato e mi ha dato una pedata, ho reagito e l'arbitro giustamente mi ha espulso". Così Allergi spiegava il parapiglia scoppiato dopo il gol del 4-2 di Perisic. Un video amatoriale invece ha mostrato altro: Mario Cecchi (assistente di Inzaghi) incrociarsi con Allegri e involontariamente urtargli il piede rientrando in panchina dopo aver festeggiato la rete.
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- Nella grande carriera da allenatore di Mancini non sono mancati momenti di tensione con i colleghi. Non aver guardato il rivale negli occhi (la stessa identica accusa rivolta ora a Conte da Tuchel) provocò nel 2011 la rabbia di Mark Hughes alla fine di una sfida tra Fulham e City. Vecchie ruggini, forse, visto che sulla panchina dei Citizens, nel 2009, il Mancio subentrò proprio all'esonerato Hughes.
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- Nel febbraio 2017, altra scena simile: l'adrenalina ha giocato un brutto scherzo a Gary Monk, tecnico del Leeds, che dopo aver assistito al gol dell'Huddesfield Town, si è scagliato contro il collega David Wagner. E' stato quello l'inizio di una rissa spaventosa (Foto web)
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- Non solo scintille in Premier League. Qui siamo durante la Champions 2011-2012. Anche un uomo dalla grande esperienza come Pep Guardiola ha dovuto fare i conti con un collega piuttosto esuberante.: il Barcellona va a Copenhagen e il tecnico dei danesi, Stale Solbakken, non le manda a dire al catalano dopo uno screzio avuto nella gara d'andata
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- Nel novembre di un anno fa, Atletico Madrid e Liverpool si sfidano in Champions. Ma Simeone nega la stretta di mano finale a Klopp: "Non saluto dopo le partite -si giustificò il Cholo- in Inghilterra questo gesto è inteso come cavalleria ma non lo condivido, non amo la falsità e seguo i miei sentimenti. Non conosco Klopp personalmente, apprezzo l'ottimo lavoro che fa ma non commento le squadre degli altri, credo che gli allenatori debbano rispettarsi a vicenda"
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- Scintille nel finale di Atletico-Manchester City dello scorso aprile al Wanda Metropolitano. Passano il turno gli inglesi, con rissa finale, sputi, bottigliette che volano. E con i nervi tesissimi anche tra i due allenatori, con Simeone che probabilmente non aveva gradito il giudizio di Guardiola sul suo calcio "preistorico"
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- Nel novembre scorso, dopo la sconfitta in Europa League del Napoli a Mosca contro lo Spartak, screzio tra Spalletti e il collega Rui Vitoria, che lo cerca per stringergli la mano. L'allenatore del Napoli rifiuta il gesto: "Lui non è venuto a salutarmi all'inizio - spiegherà poi Spalletti in conferenza- troppo facile salutare alla fine perché hai vinto la partita, si saluta all'inizio dando il benvenuto"
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- Già a settembre, ma in campionato, Spalletti si era reso protagonista di un altro episodio, stavolta con il conterraneo Allegri. Nel post-partita di Napoli-Juve si è acceso un diverbio tra i due allenatori toscani, un faccia a faccia a cui hanno assistito i giornalisti. Poi Spalletti ha spiegato cosa è successo: "Nessuna frizione con Allegri, ma con lui ho sempre perso e per una volta che vinco mi fa la morale"
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- Altro allenatore del Napoli, altro giro. Stavolta la sfida è Napoli-Lazio dell'agosto 2020. Il faccia a faccia è tra Gattuso e Simone Inzaghi, nel corso della ripresa, dopo che un'espressione proveniente dalla panchina della Lazio aveva fatto infuriare Gattuso. Tensioni anche al fischio finale tra l'allenatore del Napoli (poi calmato da Tare) e il membro dello staff biancoceleste
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- Nel settembre del 2018, al termine della gara vinta dalla Fiorentina di Pioli sull'Atalanta di Gasperini, l'allenatore bergamasco si scaglia su quello viola, per contestare il calcio di rigore dubbio per un presunto fallo di Toloi su Chiesa che aveva sbloccato il match: "Mi ha detto che il penalty non c’era –spiegò Pioli nel postpartita- Io ho risposto che non ho deciso io"
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- Ancora Gasperini protagonista nel 2019, al termine di un Cagliari-Atalanta, Rolando Maran non gradì il mancato saluto del collega atalantino. La sua espressione è abbastanza eloquente
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- Nel 2020, tensione alle stelle a dieci minuti dalla fine del primo tempo di Atalanta-Bologna: un fallo di Gosens su Skov Olsen accende gli animi, Mihajlovic s'infuria con Gasperini che ribatte. L'arbitro La Penna inizialmente ammonisce entrambi gli allenatori, ma poi estrae il cartellino rosso espellendo Gasp
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- I due rischiano di mettersi le mani addosso. Interviene la sicurezza per dividerli, anche se lo scontro prosegue nel tunnel degli spogliatoi. L'ennesima puntata della rivalità acerrima tra Benfica e Porto (Foto web)
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- Un anno fa non si rivelò tale l'amichevole estiva tra Villareal e Marsiglia: i due allenatore, Emery e Sampaoli, arrivano quasi allo scontro fisico
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- A Talcahuano, nel 2016, si gioca la sfida di Copa Libertadores tra Deportivo Huachipato e Gremio. A fine gara, il tecnico ospite Vanderlei Luxemburgo esce dal campo provocando gli avversari. L’allenatore dei cileni, Jorge Pellicer, si fa giustizia da solo, facendo scivolare a terra Luxemburgo nel corso di una lite furibonda (Foto web)