Ciao 2022: i personaggi dello sport italiano che hanno segnato l'ultimo anno
Dopo la vittoria degli Europei di calcio e l'exploit alle Olimpiadi di Tokyo, lo sport italiano sembrava aver alzato l'asticella troppo in alto nel 2021. Anche gli ultimi dodici mesi sono stati però ricchi di successi, singoli e di squadra. Trionfi esagerati e imprese inaspettate, le prime affermazioni di nuovi protagonisti, atleti che si sono confermati e migliorati, discipline in cui l'Italia si è affermata come potenza indiscussa. Abbiamo elencato in ordine alfabetico i protagonisti del 2022
- Ha vinto con il Real Madrid la quarta Champions della sua storia da allenatore, l'unico a riuscirci finora. Sono passati 19 anni dal primo successo con il Milan nel 2003, mai nessuno ha avuto la sua longevità, la sua capacità di restare aggiornato in uno sport in continua evoluzione
- Alla Champions ha aggiunto anche la sua prima Liga, diventando anche il primotecnico a vincere tutti i cinque campionati europei più importanti. Un'altra consacrazione, nonostante non ne avesse più bisogno
- Cosa ne sarà del motociclismo italiano dopo Valentino Rossi? La risposta l'ha dato Francesco Bagnaia, in arte Pecco, in sella alla sua Ducati. Ha vinto il Mondiale di MotoGp all'ultimo Gran Premio dopo una rimonta spettacolare di 91 punti sull'ex campione del mondo Fabio Quartararo
- Il primo successo italiano nella massima categoria del Motomondiale dopo 13 anni. Da Rossi a Bagnaia, c'è ancora l'Italia nel presente e nel futuro delle due ruote
- Soltanto due europei sono stati scelti con la pick numero uno al draft Nba. Entrambi condividono il passaporto italiano. 16 anni dopo Andrea Bargnani, Paolo Banchero è stato selezionato prima di tutti dagli Orlando Magic
- Nato e cresciuto in America in una famiglia di origini italiane, ha la cittadinanza dal 2020 e Gianmarco Pozzecco, ct azzurro, ha già attraversato l'oceano per convincerlo a vestire la canotta dell'Italia invece di quella a stelle e strisce. Non si sa cosa farà, ma intanto ha già iniziato a prendere confidenza con il tricolore
- La speranza è che Banchero prenda la stessa decisione di Ange Capuozzo, rugbista nato in Francia. Lì emigrarono i nonni della provincia di Napoli. Lui l'azzurro l'ha già scelto e onorato. Protagonista delle vittorie contro il Galles nel Sei Nazioni e con l'Australia in un test match, è stato nominato "Rivelazione dell'Anno" dal World Rugby. Chiaramente il primo italiano di sempre
- Classe 1999, tre anni in più di Banchero, è stata una delle note più liete e inaspettate del 2022
- Tra le note inaspettate del 2022, anche la prima medaglia olimpica del curling italiano, per giunta d'oro. L'hanno conquistata a Pechino Stefania Constantini e Amos Mosaner nel doppio misto, vincendo tutti gli incontri del torneo. C'è sempre un talento da coltivare, per quanto poco abituale possa apparire
- Nell'atletica italiana di Jacobs e Tamberi, c'è spazio anche per altre storie, per novità e conferme. Crippa è diventato campione europeo a Monaco nei 10mila metri piani, rilanciando una carriera importante a cui mancava ancora un acuto internazionale
- Massimo Stano dopo l'oro olimpico nella 20 km di marcia nel 2021, è diventato anche campione del mondo nella nuova distanza dei 35 km a Eugene, in America
- C'è una coppia di successo nel volley italiano tra campo e panchina, ma anche nella vita. Lei è il libero di Conegliano e della Nazionale Italiana, la migliore al mondo nel suo ruolo e vincitrice della VNL
- Lui di Conegliano è allenatore, oltre che commissario tecnico della Serbia campione del mondo. Con la squadra veneta hanno vinto quasi tutto insieme, scudetto, Coppa Italia e Mondiale per Club
- A Conegliano Santarelli e De Gennaro hanno condiviso alcuni mesi con Paola Egonu, una delle giocatrici più forti del mondo, forse la migliore. Al di là delle preferenze, l'azzurra è stata protagonista anche nel 2022 dopo l'Europeo del 2021. Trascinatrice dell'Italia nel primo, storico successo nella Volleyball Nations League, oggi gioca in Turchia, al VakiBank
- Ha vissuto un intero anno preparando l'obiettivo raggiunto l'8 ottobre nel velodromo di Grenchen, in Svizzera: record dell'ora con 56,792 km percorsi, superando il primato di Daniel Bigham e anche la "miglior prestazione umana sull'ora", detenuta dal 1996 da Chris Boardman
- Quest'ultimo non era considerato il record ufficiale, ma aveva una denominazione diversa, per l'utilizzo di una "bicicletta speciale". Ganna ha messo d'accordo tutti stracciando i record ufficiali e ufficiosi
- In uno sport di squadra il gruppo conta sempre più del singolo. Avere un giocatore come Simone Giannelli è però un lusso che ci si concede volentieri e di cui bisogna approfittare
- Il palleggiatore azzurro ha vinto il Mondiale da Mvp con l'Italia. Non sazio, ha aggiunto anche il Mondiale per Club con Perugia e con tanto di nuovo premio individuale
- A Pechino ha vinto la seconda medaglia olimpica della sua carriera, sempre nella discesa libera: un argento arrivato a 23 giorni da un una lesione parziale del legamento crociato già operato nel 2013, una micro-frattura del perone e una sofferenza muscolo-tendinea
- In questo mese ha bissato l'impresa, vincendo una prova di Coppa del Mondo a Saint Moritz il giorno dopo essersi fratturata la mano sinistra e sottoposta a operazione chirurgica. La capacità di rendere ordinario ciò che è straordinario
- Il loro abbraccio sotto la bandiera italiana, dopo le due medaglie d'oro a Tokyo in rapida sequenza, era stato l'immagine sportiva del 2021 azzurro
- In un anno più travagliato per entrambi, hanno comunque dimostrato come i loro successi non fossero stati estemporanei: entrambi sono stati campioni d'Europa a Monaco nei 100 metri e nel salto in alto. Vincere non è mai facile, ma ancor più difficile è confermarsi
- Nella straordinaria esperienza dell'Europeo di nuoto a Roma, la coppia del nuoto artistico italiano ha incantato i neofiti della disciplina conquistando due ori nel doppio misto, programma tecnico e programma libero, dopo quelli arrivati ai Mondiali di Budapest a giugno
- Minisini ha aggiunto anche due ori individuali agli Europei, sia nel programma tecnico che in quello libero. La bella notizia è arrivata però lo scorso 22 dicembre, con l'ammissione degli uomini nelle gare a squadre dalle prossime Olimpiadi di Parigi
- Obbligatorio inserirla nel suo insieme. Sarebbero stati troppi da citare, da Martinenghi a Ceccon, passando per Paltrinieri, Miressi, Acerenza, Quadarella, Pilato e Panziera. La Nazionale italiana di nuoto è diventata una potenza mondiale acclarata: 25 ori, 72 podi e prima posizione nel medagliere degli Europei di Roma
- Oltre alla performance casalinga, sono arrivate le conferme nei Mondiali in vasca lunga e corta, con il terzo posto sia a Budapest che a Melbourne. La staffetta 4x100 mista maschile è l'emblema del successo
- In un anno di importanti vittorie, anche un emozionante congedo. Vincenzo Nibali, il miglior ciclista italiano degli anni Duemila, si è ritirato al termine di una carriera coronata da due Giri d'Italia, un Tour de France, una Vuelta, una Milano-Sanremo e un'Olimpiade soltanto sfiorata
- Ha annunciato il ritiro nella sua Messina durante il Giro d'Italia e l'ultima corsa è stata il Giro di Lombardia vinto nel 2015 e nel 2017. Un corridore completo con un'unica pecca: non aver lasciato un erede
- Vincere è bello, figurarsi quando ci si riesce togliendosi di dosso un'etichetta. Stefano Pioli non è più il tecnico adatto solo a risollevare squadre in difficoltà, ma destinato a durare poco. Il Milan in effetti lo ha risollevato, ma lo ha anche condotto a vincere uno scudetto dopo 11 anni, il primo della propria carriera. Un successo che il tecnico rossonero vuole trasformare nel suo punto di partenza dopo tanta gavetta e numerosi esoneri
- E poi, solo ai migliori capita di diventare protagonisti di un tormentone musicale
- Accanto ai tecnici che vincono per la prima volta, ci sono quelli abituati a farlo da sempre. Come Sergio Scariolo, che ha riportato Bologna in Eurolega vincendo l'Eurocup
- Oltre al successo in patria, ha collezionato l'ennesimo trionfo come commissario tecnico della Spagna vincendo l'ultimo Europeo contro ogni pronostico. Anche senza la Generazione Dorata dei Gasol, Navarro, Rodriguez, Rubio e Calderon, o i naturalizzati Mirotic e Ibaka, Don Sergio trova sempre la formula giusta per mantenere la tradizione vincente della baloncesto spagnola