La Nuova Zelanda non rientra in campo contro il Qatar: razzismo verso Boxall

Calcio
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La Nuova Zelanda non rientra in campo nel secondo tempo della gara amichevole contro il Qatar che si stava disputando in Austria per un presunto insulto razzista nei confronti del suo giocatore Michael Boxall. A fine gara le parole del Ct del Qatar, Queiroz: "Nessuno ha sentito nulla, due calciatori si sono insultati, che la Fifa indaghi"

 L'amichevole di calcio tra Nuova Zelanda e Qatar in corso in Austria è stata sospesa tra primo e secondo tempo: i neozelandesi, infatti, hanno deciso di non rientrare in campo per protestare contro un presunto insulto razzista da parte degli avversari. "Michael Boxall è stato maltrattato razzialmente durante il primo tempo da un giocatore del Qatar. L'arbitro non è intervenuto, quindi la squadra si è rifiutata di tornare in campo per il secondo tempo", ha scritto sui social la federazione calcistica della Nuova Zelanda.

Queiroz: "Nessuno ha sentito nulla, due giocatori si sono insultati"

L'allenatore del Qatar Carlos Queiroz ha tentato di spiegare l'accaduto: "Con nostra grande sorpresa il capitano della Nuova Zelanda è venuto a metà tempo per informarci che non avrebbero ripreso la partita - ha detto - A quanto pare due giocatori sul campo si sono insultati. Chi ha cominciato? Chi ha risposto? Lo sanno soltanto loro due. Non ci sono testimoni e l'arbitro non ha sentito. E neppure le panchine hanno sentito. E' una discussione tra due giocatori". Queiroz ha poi detto di aspettarsi che la Fifa indaghi sull'incidente. "Permettiamo alle autorità del calcio di prendere una decisione su ciò che è successo - ha concluso - Penso che questo caso sarà difficile per la Fifa, perché nessuno ha sentito nulla". Questo stesso lunedì e ancora in Austria un'altra amichevole, quella tra l'U21 dell'Irlanda e quella del Kuwait è stata sospesa dopo che gli irlandesi hanno denunciato insulti razzisti contro un componente della propria squadra.