Vincent Ibrahimovic al raduno con la Svezia U15: aumentate misure di sicurezza

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Dopo la convocazione con l'Under 15 svedese del secondogenito di Zlatan, la federazione ha dovuto rafforzare le misure di sicurezza attorno al ritiro: vietate foto e filmati, tutti a caccia di una sua battuta. E se il piccolo Ibra non parla, ci pensa il papà a far sognare i tifosi: "In campo è tosto e cattivo come me"

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A giudicare dalla ressa e dal numero di giornalisti accorsi, non si direbbe che si tratta del ritiro di una squadra Under 15. Eppure erano tutti lì ad attenderlo, a caccia di una foto, un’immagine, una battuta rubata, neanche fosse arrivato Ibrahimovic. La notizia è che in realtà aspettavano proprio Ibrahimovic, ma non il grande Zlatan, bensì Vincent, il secondogenito quindicenne della leggenda svedese.

"Capisce il gioco, bravo davanti alla porta"

Un interesse così morboso, quello che si è creato attorno al centro sportivo di Boson, vicino Stoccolma, dove si è radunata la nazionale svedese Under 15, da costringere i vertici federali a intensificare le misure di sicurezza. Convocato per un raduno assieme ad altri 65 pari età (tutti ragazzi nati nel 2008), Vincent Ibrahimovic è ovviamente quello che più di tutti ha stuzzicato la fantasia di stampa e addetti ai lavori. Nonostante di lui si sappia ancora relativamente poco. “Mi sembra un giocatore interessante. È molto bravo nei passaggi, sa orientarsi bene in campo, capisce il gioco ed è bravo davanti alla porta”, il profilo che ha tracciato di lui il Ct Axel Kjäll al giornale svedese Sportbladet, confessando però di averlo visto solo in video.

Già un gol contro la Juve

Magari in quello in cui, con la maglia del Milan (Vincent, così come il fratello maggiore Maximilian, gioca nelle giovanili rossonere), segna alla Juventus, in una sfida dello scorso settembre tra le Under 16. Palla raccolta dopo una respinta del portiere e sinistro in rete: tanto bastò a far sognare l’inizio di una nuova “era Ibra”. Nonostante il ruolo non sia lo stesso (Vincent è un centrocampista), Zlatan ha fatto capire più volte di rivedersi in lui nell’atteggiamento in campo: “È tosto e cattivo come me”, ha detto, ma adesso l’interesse della Federazione è quello di preservarlo, motivo per cui ai media non è stato consentito filmare o scattare foto al raduno né tanto meno parlare con il ragazzo. È una decisione frutto di una valutazione collettiva”, ha comunicato l’addetta stampa Petra Thoren. “Vincent deve entrare in questo ambiente nel modo più naturale possibile". Un'impresa, quando di cognome fai Ibrahimovic.

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