Bolivia, calciatore squalificato 2 anni: utilizzava identità del fratello morto
boliviaIl giocatore dell'Aurora de Cochabamba non solo ha mentito sull'età, ma per anni si è presentato con l'identità di Gabriel Montaño Moizán, fratello morto in precedenza e più giovane di cinque anni
Uno scandalo sta scuotendo in questo momento il calcio boliviano perché l'Aurora - società calcistica boliviana, con sede a Cochabamba, militante nella Primera División - è stata sanzionata e inizierà il campionato con 33 punti in meno per via del furto di identità del giocatore Gabriel Montaño (in realtà il vero nome è Diego Hernan Montaño Moizán). Ha mentito sul nome e sull'età perché ha 25 anni e non 20 come aveva affermato. Il calciatore è stato squalificato per due anni, mentre i dirigenti Jaime Cornejo e Ivón Sandra Valencia sono stati sospesi per tre anni. Questa sanzione senza precedenti - come riportano diversi giornali come 'Diez' e 'Record' - deriva dall'uso da parte di Montano di un documento d'identità falsificato, in cui affermava di essere suo fratello defunto. L'inganno non solo gli ha permesso di giocare nella Primera División boliviana, ma è stato addirittura convocato nella nazionale maggiore nel 2024 per le partite di qualificazione contro Venezuela e Cile, senza però mai esordire.