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Totti: "A De Rossi è mancata esperienza, ma come faceva a dire no alla Roma?"

DALLA RUSSIA

Francesco Totti è volato in Russia, a Mosca, per partecipare all'International RB Award, di cui sarà l'ospite speciale. Nell'occasione ha rilasciato anche un'intervista a Match TV: "Per anni non ho avuto una vita privata, ora vivo per il mio piacere". Tante domande, a partire dall'amico De Rossi: "Sarà un grande allenatore, gli è mancata solo l'esperienza ma non poteva dire di no alla Roma". Elogi anche per Capello: "C'è poco da dire, è un vincente"

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Francesco Totti alla fine è andato in Russia, dove era invitato come ospite all'International RB Award. L'ex capitano e dirigente della Roma ha approfittato della trasferta per concedere anche un'intervista sulla televisione locale Match TV (aveva già conosciuto in passato il conduttore Georgy Cherdantsev): "Sono molto contento di essere tornato a trovarti. È per me un grande onore e un piacere tornare qui", ha detto Totti. La prima volta che si sono incontrati vestiva ancora la maglia giallorossa numero 10: "Negli ultimi anni nella mia vita è cambiato tutto. La mia partita d'addio nel 2017 è stata incredibile. Ero felice che l'intera giornata fosse dedicata a me, ma allo stesso tempo ero preoccupato per la fine di un intero ciclo di vita". Totti ha parlato anche della sua vita negli ultimi anni: "Dopo aver concluso la mia carriera, sono stato dirigente della Roma per due anni. Poi ho fatto altre cose, ma ora vivo per il mio piacere. Quando giocavo a calcio, la mia vita personale era praticamente inesistente. Ho sempre pensato che una volta terminata la mia carriera tutto sarebbe stato più tranquillo. Ma in realtà, per certi versi, la situazione è addirittura peggiorata".

"Capello è un vincente, De Rossi conosce il calcio"

Oltre a domande specifiche sulla sua vita e sul suo passato, Totti non si è tirato indietro dal commentare altre situazioni come l'esonero passato di Daniele De Rossi dalla panchina della Roma: "Penso che diventerà un grandissimo allenatore. Gli è mancata forse solo un po' di esperienza, ma come faceva a dire di no alla Roma? Ci ha giocato per vent'anni... Ha doti straordinarie, conosce il calcio e può diventare un allenatore eccezionale". Allenatori presenti e anche passati: "Capello è un vincente ed è quello che conta", ha detto sul tecnico che lo ha guidato a vincere il campionato del 2001 e che è stato anche commissario tecnico russo dal 2012 al 2015. Ad accompagnare Totti in Russia c'è il figlio Cristian: "Ha il peso del mio cognome, ma la vive con calma. In Italia tanti giovani vogliono giocare a calcio, bisogna dare loro un'opportunità. Se poi non diventano famosi non è un problema, succede". 

"Il tennis è il mio secondo sport preferito"

Non solo calcio. L'ex Roma ha parlato della sua grande passione, il tennis: "Si tratta del mio secondo sport. Ho tifato a lungo Federer, ora seguo Sinner. Medvedev e Andreeva? Sono due grandissimi anche loro".

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