Torino, papà entra in campo e picchia portiere avversario di 13 anni
Collegno
Al termine di un match Under 14 tra Csf Carmagnola e Volpiano Pianese è scoppiata una lite in campo. Alcuni calciatori, tra cui il portiere del Volpiano Pianese, sono venuti alle mani inscenando una rissa. Un genitore di un ragazzo del Carmagnola ha raggiunto il portiere del Volpiano e lo ha aggredito colpendolo al volto. Il tredicenne ha riportato la frattura del malleolo e una sospetta frattura dello zigomo. Il padre aggressore è stato denunciato per lesioni. Il giudice sportivo dovrebbe esprimersi il 4 settembre
Un ragazzino di 13 anni, portiere in una squadra di giovanissimi, è finito in ospedale dopo essere stato colpito dal padre di uno dei suoi avversari. E' accaduto a Collegno, nel Torinese, al termine di una partita del torneo Under 14 "Super Oscar", una sorta di coppa dei campioni del calcio giovanile torinese. E’ solo uno degli ultimi episodi di violenza con al centro i campi da calcio minore: lo scorso giugno il padre di un giovane calciatore della Vis Pesaro è stato colpito da un Daspo di quattro anni per aver aggredito un arbitro diciottenne al termine di una gara under 12 ad Arezzo; ad aprile a prendere botte era stato un arbitro nemmeno ventenne a Catania, in una partita playoff under 17 tra Riposto e Pedara, con la prima esclusa dal campionato '25-26 a seguito dell'aggressione.
La ricostruzione dei fatti
Come si evince anche da un video amatoriale che sta circolando in rete in queste ore, al termine della partita tra Csf Carmagnola e Volpiano Pianese (finita 1-0 per il Carmagnola) è scoppiata una lite in campo. Alcuni dei giovani calciatori, tra cui il portiere del Volpiano Pianese, sono venuti alle mani inscenando una vera e propria rissa con calci e schiaffi. A quel punto un genitore di un ragazzo del Carmagnola, un uomo di 40 anni (probabilmente il padre del ragazzo che stava litigando col portiere avversario), ha scavalcato la recinzione e, raggiunto il portiere del Volpiano, lo ha aggredito colpendolo al volto, prima di essere bloccato da altri adulti. Il tredicenne è stato accompagnato all'ospedale Martini di Torino, dove gli è stata diagnosticata la frattura del malleolo e una sospetta frattura dello zigomo. Il padre aggressore è stato denunciato per lesioni. Sui fatti indagano i carabinieri (anche al fine di verificare se e quali lesioni siano state procurate dall’adulto e quali dalla rissa precedente).
Il padre aggressore: "Chiedo scusa, ma le cose sono andate diversamente"
Nonostante quello che si vede nelle immagini del video che sta circolando in rete, il padre aggressore ha voluto chiarire la propria versione dei fatti, come riporta il Corriere della Sera: "Mi dispiace e chiedo scusa, so di aver dato un pessimo esempio. L’ho fatto per difendere mio figlio, ma le cose non sono andate come vengono raccontate". Una versione ribadita anche dall’avvocato del genitore aggressore, Beatrice Rinaudo: "Siamo ovviamente molto dispiaciuti per quello che è successo a tutti i ragazzi. Ma non c’è stato nessun atterramento e nessun calcio. Gli altri hanno raccontato la loro versione, noi racconteremo la nostra e agiremo in tutte le sedi opportune".
Le posizioni dei due club
"Mio figlio ha paura, non parla volentieri di questa storia, non vuole ricordare - sono le parole del padre del 13enne finito in ospedale, intervistato da SkyTg24 - Non si aspettava che un genitore, un papà, potesse mai entrare in campo e alzargli le mani, così brutalmente.". ll genitore aggressore ha nominato un avvocato, mentre Massimo Gariglio, presidente del Volpiano Pianese, ha annunciato il ritiro della sua società dal torneo per la categoria in questione. "Una scelta sofferta dettata dalla volontà di comprendere fino in fondo quanto è accaduto, oltre che di preservare la serenità del nostro gruppo squadra”. Non risultano al momento provvedimenti analoghi del Carmagnola, che stigmatizza invece il comportamento delle persone che stanno attaccando il club "sovrapponendo l'immagine della società a quella di un individuo che ha agito in piena autonomia e fuori da qualsiasi possibilità di controllo". La dirigenza si è comunque attivata per "adottare provvedimenti nei confronti del genitore responsabile del gesto" e, accanto alle "scuse alla giovane vittima dell'aggressione e alla sua famiglia, all'intera comunità sportiva coinvolta, agli spettatori, ai ragazzi e alle famiglie che hanno assistito con sgomento all'accaduto", si riserva di "costituirsi parte civile nelle competenti sedi giudiziarie a tutela dei valori che rappresenta e dell'intera comunità sportiva".
La condanna del comitato organizzatore del torneo
Per quanto riguarda il comitato organizzatore del Super Oscar, c'è la “condanna con la massima fermezza" per l'episodio. Il comitato fa sapere che sta analizzando a fondo l’accaduto, ma attende le decisioni del giudice sportivo che dovrebbe esprimersi nella giornata di domani, giovedì 4 settembre, una volta ricevuto il referto dell'arbitro della partita.