Kaladze, nuovo incarico in politica: eletto sindaco di Tbilisi

Calcio
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L’ex difensore del Milan è il nuovo sindaco della capitale della Georgia.  Eletto con il 51% delle preferenze, Kaladze ricoprirà il nuovo ruolo dopo essere già stato in passato Ministro dell’Energia e delle Risorse Naturali.

Una nuova importante sfida per Kakhaber Kaladze. L’ex difensore del Milan, infatti, è stato oggi ufficialmente eletto nuovo sindaco di Tbilisi, la capitale della Georgia. L’apertura delle urne ha dato il responso definitivo, il trentanovenne ex calciatore ha ottenuto il 51% delle preferenze, superando nettamente il rivale del Movimento Unito Nazionale Udumashvili e l'indipendente Elisashvili. Eletto con "Sogno Georgiano", partito fondato dal magnate georgiano Bidzina Ivanishvili al quale ha aderito una volta intrapresa la carriera politica, Kaladze in passato ha ricoperto altri importanti ruoli nel suo Paese. Deputato dopo la vittoria alle elezioni politiche e Ministro dell’Energia e delle Risorse Naturali dal 2012, l’ex rossonero è stato anche secondo vicepremier del governo Ivanishvili, prima di dimettersi dalla carica nello scorso luglio proprio per candidarsi a sindaco di Tbilisi. Adesso la vittoria, per l’inizio di una nuova importante avventura.

La carriera da calciatore

Ritenuto tra i più importanti calciatori della storia della Georgia, la carriera di Kakha Kaladze ha avuto un’importante svolta grazie alla chiamata del Milan. Cresciuto nella Dinamo Tbilisi, club con il quale ha esordito nel calcio professionistico a soli 16 anni, nel 1998 approda alla Dinamo Kiev, dove trova Andriy Shevchenko. E’ proprio l’attaccante ucraino a segnalarlo al Milan, che acquista il difensore nel gennaio 2001. Kaladze rimane in rossonero per dieci stagioni, fino all’annata 2009/10, diventando nel tempo punto di riferimento nello spogliatoio e vincendo tutto: uno scudetto, una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana oltre a due Champions League, due Supercoppe Europee e un Mondiale per Club. Conclude la carriera in Italia, al Genoa, società con la quale disputa due ulteriori stagioni in Serie A prima del ritiro e dell’inizio della nuova vita in politica.