De Sica e Boldi "Amici come prima": riecco Don Buro e il "romanaro"

Calcio

Alfredo Corallo

Christian De Sica nei panni del sacerdote laziale Don Buro e Massimo Boldi romanista "per forza"
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Dopo oltre un decennio da "separati" Christian De Sica e Massimo Boldi tornano a recitare insieme per il cinepattone "Amici come prima" che uscirà a Natale. L'occasione per rivedere alcune tra le scene più divertenti dei film che la coppia ha girato sul calcio: dal laziale Don Buro al "romanaro" 

"Saremo puro burini, ma beata l'agnoranza! Se stai bene de mente, de core e de panza!". I fedelissimi del prete laziale Don Buro recitano ancora oggi le sue battute come un mantra. Come dire: "Bestia che emozione, che emozione! Franco-Baresi-nato-a-Travagliato-Brescia-l'8-maggio-1960, segno zodiacale: biscione!". Christian De Sica e Massimo Boldi tornano in campo e "Amici come prima", il film (diretto dallo stesso De Sica) che a Natale segnerà la reunion di una delle coppie comiche italiane più amate. Di sicuro la preferita di Eusebio Di Francesco, che qualche mese fa non ha fatto mistero di aver visto tutti i loro film. La bellezza di 23, da "Yuppies" (1986) a "Natale a Miami" del 2005, l'ultimo dei cinepattoni (incasso 22 milioni di euro) che hanno girato prima di un intervallo lungo 12 anni. Una vera tragedia per i loro "tifosi", che alla notizia della loro riappacificazione hanno invaso i social di citazioni, video, meme e delle loro battute più folgoranti e super trash. 

Tando so' daa Lazio

Eppure, De Sica - che tifoso non era - un po' laziale ci è diventato veramente, benché abbia sempre tenuto a precisare di esserne, casomai, "un simpatizzante". Anzi, proprio negli studi di Sky Sport chiarì la genesi di questa presunta fede biancoceleste: "In realtà non seguo molto il calcio, diciamo che mi piacciono le belle giocate, vedo le partite più importanti. Ma dopo Vacanze in America hanno giocato sulla contrapposizione con mio cognato Carlo (Verdone ndr) e ormai non posso più tirarmi indietro, diciamo che sono laziale per ridere...". 

Il giuramento di Ippocrate-Nesta

Nel 1999 De Sica interpretò di nuovo la parte di un laziale, anti-interista (gemellati sì, ma di una certa attualità...) nel film "Tifosi", di Neri Parenti. Che da prete lo convertì in un chirurgo, andante sul macellaio. "Dottor Proietti, si ricordi che lei ha fatto il giuramento di Ippocrate". "No, io ho fatto il giuramento di Nesta: se è per me, questo ce resta". 

I romanari

Nello stesso film (con protagonista anche "Zebrone" Abatantuono in una inedita versione juventina e perfino Maradona, in persona) ecco Boldi nei panni di un tassista milanista (Silvio Galliani, un misto di Berlusconi e del "socio" Adriano) in "trasferta" a San Siro, battezzato dalla stessa coppia di ultras romanisti che lo aveva "sequestrato" un decennio prima in "Fratelli d'Italia". E vai di "spremute de sangue"; "So' milanese, però so' lupacchiotto: cor core grosso, mezzo giallo e mezzo rosso"; il taxi "Zaccheroni 4"; il coro "ta-tuaggio, ta-tuaggio" e i "mortacci" a non finire della coppia di "romanari" Mattioli-Bernabucci.

Il Rinascimento di Batistuta

Per vederli "calcisticamente" insieme - Boldi e De Sica - dovremo però fare un passo indietro nel Rinascimento, quando il proprietario di un cinema meneghino e l'aristocratico romano Ascanio Orsini Varaldo (citazione dal "Conte Max" di papà Vittorio e Alberto Sordi) vengono catalputati nell'epoca di Lorenzo il Magnifico. Così, in una parodia del "Non ci resta che piangere" di Benigni e Troisi, la coppia "consiglia" al Signore di Firenze la fondazione della Fiorentina, ma anche la costruzione dello stadio Artemio Franchi e l'acquisto di Gabriel Omar Batistuta. 

I nuovi Yuppies

La coppia si era sciolta per una serie di incomprensioni, sfociate in qualche provocazione poco simpatica, ma l'affetto - a quanto pare - è rimasto inalterato negli anni. Tanto che lo scorso Natale Boldi aveva scritto una lettera per l'amico Christian, pubblicata dal settimanale Chi. "In giro, giovani e non, mi chiedono: quando tornate insieme? Una domanda che fanno anche a te, lo so. E so che noi potremmo essere ancora un successo travolgente e non, come dici tu, due vecchi che hanno già dato". Chissà, magari un remake degli Yuppies ("vecchi di successo") che sbavavano alla sola idea di poter diventare, un giorno, come l'Avvocato Agnelli. Ma in fondo, i cafoni di sempre. "Gianni! Ciao cipollino!".