C'è anche un "Worst player": i "premi" ai peggiori giocatori della stagione

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Accanto al "Best Player" c'è chi si è inventato un premio per i peggiori giocatori della stagione. Karius non ha rivali tra i portieri, nella flop11 trovano spazio anche gli affaracci di mercato Bonucci e Howedes

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Così come nel cinema esistono gli Oscar, ma anche i "Razzie Award", cioè quei riconoscimenti assegnati ogni anno ai peggiori attori, film e registi della stagione, è giusto che anche il calcio, accanto al Fifa Best Player, preveda un "premio" per chi non si è esattamente distinto per le sue prestazioni nel corso dell'ultimo anno. Ecco dunque il "Worst Player", ideato dal quotidiano spagnolo Marca e assegnato per il secondo anno nelle classiche categorie di "peggior portiere", "peggior difensore", "peggior centrocampista" e "peggior attaccante". E i "vincitori" sono...  

Peggior portiere: LORIS KARIUS

Pochi dubbi, concorrenza sbaragliata, premio meritatissimo. Due papere nel corso della partita più importante della propria carriera non capitano a tutti i numeri 1. La storia di Karius, però, ha sicuramente smosso qualcosa anche nel cuore dei più cinici: con il suo Liverpool era arrivato fino alla finale di Champions, godendo della piena fiducia di Jurgen Klopp. Contro il Real Madrid, al 51', il fattaccio, l'episodio che spezza l'equilibrio, con il famoso rinvio addosso a Benzema per il vantaggio degli spagnoli. I compagni non si abbattono e riescono comunque a trovare il pareggio nel giro di pochi minuti, peccato che poi Bale si inventi la strepitosa rovesciata del 2-1 (e qui Karius poteva farci poco). Nel momento in cui però il Liverpool è alla ricerca del nuovo pareggio, il suo portiere lo affossa di nuovo non trattenendo un tiro di Bale scagliato da quasi 40 metri. Seconda papera, partita chiusa, addio alla Coppa tra le lacrime e le scuse ai tifosi, in un pianto a dirotto. La parabola discendente del povero Karius però non si arresta: in estate Klopp si cautela acquistando Alisson, regala ancora qualche chance all'ex-titolare ma lui dimostra di non aver perso il vizio, con altri errori grossolani prima in allenamento e poi durante la International Champions Cup. A questo punto, per il bene di tutti, il divorzio pare inevitabile: accolto da eroe al Besiktas, anche il suo debutto in Turchia è da dimenticare, con un altro goffo intervento in occasione del gol del pareggio del Bursaspor. Intanto lui continua ad affermare che le papere contro il Real siano frutto di un trauma cranico riportato poco prima in uno scontro con Sergio Ramos, e che tutto abbia avuto origine da lì. La dedica nel momento in cui ritira il premio non può che essere per il difensore spagnolo.

Peggio difensore: VICTOR LINDELOF

Di sicuro paga una stagione non all'altezza delle aspettative con il Manchester United, che in estate l'aveva prelevato dal Benfica dopo il corteggiamento di Mourinho che era durato più di una sessione di mercato. Alla fine a trionfare è il "nemico" Guardiola e a Lindelof non resta che provare a dimenticare tuffandosi nell'avventura Mondiale con la sua Svezia, portata in Russia dopo il doppio scontro con l'Italia, partite in cui lui è in campo e nega il gol ai nostri Azzurri. Titolare anche al Mondiale, dove gli svedesi sorprendono (e fanno pensare a qualcuno: "Ma allora non erano così scarsi..."), giungono agli ottavi ed eliminano la Svizzera. Ai quarti c'è l'Inghilterra, e Lindelof dopo una stagione in Premier dovrebbe conoscere abbastanza bene i suoi avversari: limita Kane, che resta a secco, ma sul gol di Maguire che sblocca il risultato staccando di testa su calcio d'angolo, lui è uno di quelli che osservano immobili.

Peggior cenrocampista: WESLEY SNEIJDER

C'era una volta un campione che faceva il Triplete e un mese dopo trascinava la sua Nazionale fino alla finale del Mondiale, prestazioni incredibili che non valsero un meritato Pallone d'Oro. "Se non lo vinco dopo una stagione così, quando mai mi capiterà?", avrà pensato il povero Wesley Sneijder, che probabilmente avrà deciso in quel momento di concentrarsi sulla vittoria di un altro premio: solo così si possono spiegare le stagioni seguenti, una parabola discendente iniziata con il divorzio polemico dall'Inter, l'avventura non esaltante al Galatasaray (due campionati in patria, ma a livello europeo quasi nulla), per finire con la scelta di ripartire dal Nizza, nell'estate del 2017, ritrovando l'ex compagno interista Balotelli. Delusione unica, con appena 8 presenze prima di scappare in Qatar, all'Al-Gharafa, a gennaio. Al Mondiale non prende neanche parte, eliminato con la sua Olanda, e così l'unica gioia che gli resta è quella della festa per l'addio alla Nazionale che gli organizzano, con tanto di maglia celebrativa. Questa volta, caro Wesley, il tuo premio non te lo toglie nessuno.

Peggior attaccante: ALEXIS SANCHEZ

Ecco un'altra "vittima" di Mourinho, ma anche di se stesso. Alexis Sanchez se la deve prendere innanzitutto con le sue scelte, e immaginare cosa sarebbe stato se, giunto a Manchester e al bivio tra City e United, avesse accettato la corte di Guardiola, che per primo l'aveva inseguito. A gennaio 2018 Sanchez sorprende tutti e sceglie Mourinho, il City di Guardiola vince lo stesso e lui resta con zeru tituli (con appena 2 gol in campionato dopo il cambio di maglia). Aggiungiamoci pure la delusione di un Mondiale guardato in tv, in estate, in seguito alla clamorosa qualificazione sfumata con il suo Cile reduce da un triennio d'oro (vittoria delle ultime due Copa America): forse non il peggior attaccante della stagione, di sicuro il più deluso.

La flop 11

Schierati in campo, i "magnifici 4" diventano i pilastri della Flop11 disegnata da Marca, in cui spiccano anche il rossonero Bonucci e lo juventino Howedes, che concorrono anche al premio di "peggior acquisto" insieme a Bakayoko (acquistato dal Chelsea) e a Llorente (preso dal Tottenham).  

Peggior Allenatore

Non poteva mancare la categoria dedicata al "mister" più disastroso della stagione, con 3 nomi ancora in lizza e sondaggio tra i lettori di Marca aperto. Concorrono per il premio Vincenzo Montella (stagione divisa tra Milan e Siviglia, senza soddisfazioni), Frank de Boer (malissimo alla guida del Crystal Palace) e Jorge Sampaoli (responsabile numero uno del naufragio Mondiale dell'Argentina). In vantaggio, al momento, c'è l'allenatore cileno con il 74% dei voti, margine che sembra assicurargli la vittoria. Montella segue con il 22%, solo il 4% dei voti per de Boer, che si vedrà nuovamente sfuggire il premio dopo averlo già accarezzato nel 2017 (vinse Wenger).