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Nigeria, Nazionale bloccata 14 ore in aeroporto in Libia

COPPA D'AFRICA

Potrebbe non giocarsi il match di ritorno tra Libia e Nigeria valido per la qualificazione alla Coppa d'Africa 2025. Per i media nigeriani, la federazione si starebbe organizzando per tornare in Nigeria e non disputare la partita dopo che la Nazionale è rimasta bloccata all'aeroporto di Al Abraq, in Libia, per 14 ore

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A rischio il match di ritorno tra Libia e Nigeria, previsto martedì 15 ottobre e valido per la qualificazione alla Coppa d'Africa 2025. La Nazionale nigeriana è rimasta bloccata all'aeroporto di Al Abraq, in Libia, per 14 ore dopo che il volo su cui si trovava la squadra era stato precedentemente dirottato. L'atterraggio era infatti previsto all'aeroporto di Bengasi, a circa 20 km dal Benina Martyrs Stadium, mentre l'aereo su cui si trovava la Nazionale è stato deviato all'aeroporto di Al Abraq, a circa 200 km di distanza da Benina. “Più di 12 ore in un aeroporto abbandonato in Libia dopo che il nostro aereo è stato dirottato mentre scendeva. Il governo libanese ha annullato il nostro atterraggio a Bengasi senza ragione. Hanno bloccato i gate dell’aeroporto e ci hanno lasciato senza connessione telefonica, cibo o da bere. Tutto per fare dei giochi mentali”. Queste le parole del capitano William Troost-Ekong, il quale ha fatto sapere che in queste condizioni la Nazionale non ha intenzione di scendere in campo, considerando che per arrivare allo stadio ci vorranno altre tre o quattro ore di viaggio. Per i media nigeriani la federazione si starebbe organizzando per tornare in Nigeria e non disputare la partita.

Osimhen: "Azioni come questa sono contrarie allo spirito dello sport"

Sono tre i giocatori di Serie A convocati dalla Nazionale nigeriana: Lookman (Atalanta), Okoye (Udinese) e Dele-Bashiru (Lazio). A intervenire sulla questione è stato però l'ex del Napoli Victor Osihmen, non convocato perché infortunato, sul suo profilo Instagram: "Sono deluso dal trattamento ingiusto che i miei fratelli e i miei allenatori hanno subito all'aeroporto libico ieri sera. Azioni come questa sono contrarie allo spirito dello sport. Il mio sostegno va alla mia squadra e so che rimarrà forte nonostante questi ostacoli. Chiedo alla CAF e agli altri organismi calcistici di intervenire poiché i miei compagni di squadra e i dirigenti sono ancora bloccati all'aeroporto in Libia. Ciò è inutile e disumano". 

 

La versione dei media libici

Il blocco, secondo i media libici, sarebbe stato imposto a causa di alcuni problemi legati ai passaporti e all'assenza di mezzi di trasporto in grado di portare i giocatori fino a Benina, oltre al fatto che all'aeroporto di Bengasi erano atterrate anche le Nazionali di Ghana e Sud Sudan. Ci sono però dei precedenti legati alla partita di andata giocata in casa della Nazionale nigeriana. Infatti, anche per i giocatori libici la trasferta non era stata lineare: il loro volo era atterrato a 200 km di distanza dalla sede della partita, a cui ha fatto seguito un'attesa di tre ore in aeroporto per l'assenza di autobus dotati di aria condizionata. Il capitano Faisal Al-Badri aveva accusato la federazione nigeriana di "cattivo trattamento", mentre la NFF (Norges Fotballforbund – organo di gestione e controllo del calcio in Norvegia) si era difesa sostenendo che era stata la Libia ad aver segnalato tardi i loro piani di viaggio a poche ore dall'arrivo.