Tutti i padri e figli in campo insieme nella storia
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Ermanno e Jacopo Fumagalli insieme nel Messina. Il papà fa il portiere, mentre Jacopo (centrocampista) non ha esordito ma a Caserta è stata comunque una giornata speciale. Padre e figlio nella stessa squadra non sono una novità: da Felipe Melo e Davi ad altri big come Rivaldo (col figlio Rivaldinho) e ai due Larsson. E ancora padri allenatori dei figli, padri allenatori contro figli giocatori, padri e figli che hanno indossato la stessa maglia (in epoche diverse): tutti i più clamorosi incroci nel calcio
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Foto: @ACR Messina
- Ermanno e Jacopo Fumagalli, rispettivamente padre e figlio, giocano entrambi nel Messina e per la trasferta vittoriosa a Caserta si sono ritrovati per la prima volta in squadra assieme: Ermanno, classe '82 è il portiere dei siciliani, Jacopo (2005) è un centrocampista della Primavera aggregato alla prima squadra. Il più piccolo non ha esordito ma è stata comunque una giornata storica per la famiglia Fumagalli
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- "Ci tengo a precisare che mio figlio non è un raccomandato". Così Ermanno Fumagalli in occasione del match tra Messina e Casertana vinto dai siciliani in trasferta per 2-0. "Sta facendo grossi sacrifici e nessuno gli sta regalando niente. Jacopo sta capendo che senza sacrifici non si va da nessuna parte. Mi auguro che per lui sia l'inizio di qualcosa di fantastico"
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Foto Instagram Felipe Melo
- In campo col figlio, 39 anni uno, 17 l'altro. Il momento (quasi) irripetibile, alla Fluminense. Nel gruppo degli U20 aggregati in prima squadra c'era anche Davi Melo, figlio di Felipe, classe 2006 (e anche lui centrocampista difensivo come papà). "Chi non ha mai sognato che un figlio segua le proprie orme? Oggi io e Davi abbiamo vissuto un'esperienza unica: di padre in figlio sullo stesso campo. Indimenticabile!" - ha scritto Melo senior su Instagram.
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- Qui non parliamo più di allenamenti ma di una vera e propria partita. Anche se, tecnicamente, i due non giocarono insieme nemmeno un minuto. E' il 24 aprile 1996, si gioca l'amichevole Estonia contro Islanda, al sessantaduesimo minuto il cambio che fa la storia: fuori papà Arnor Gudjohnsen, dentro il figlio Eidur.
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- Oltre duecento minuti insieme, giocando fianco a fianco, o meglio, uno dietro l'altro. Col papà Rivaldo a vegliare alle spalle (da trequartista) del figlio Rivaldinho, attaccante. Classe 1972 l'ex Pallone d'Oro brasiliano, classe 1995 il figlio. Insieme per tre match col Mogi Mirim, nel 2015, nella serie B brasiliana. Hanno anche segnato nella stessa partita.
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©IPA/Fotogramma
- Quasi 40 anni e 15 appena, ma compagni di squadra. Accadde nel 2013, calcio dilettantistico, Hogaborgs, club di Helsingborg. Lì giocava il giovane Larsson, Jordan, classe 1997 oggi allo Schalke 04. Per dare una mano al club tornò in campo anche Larsson senior, Henrik, già leggenda nazionale e da quattro anni ritiratosi dal professionismo. Il gol? Strano ma vero, lo realizzò il figlio (poi anche allenato da papà Henrik all'Helsingborg)
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In foto i due fratelli, Aleksey e Roman, con le maglie di Lecce e Udinese
- È la storia della dinastia fondata da Aleksey senior. Tra il 2002 e il 2004 giocò ventuno partite col figlio Aleksey junior - ex anche del Lecce e vent'anni più giovane - nell'HSK Helsinki. Non soddisfatto, poco dopo condivise altre diciannove partite anche con Roman - ex di Udinese e Siena - l'altro figlio ancora più giovane (24 anni di differenza) nello Jaro.
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©Getty
- El Rifle vive ancora negli incubi dei tifosi del Milan: era lui la punta del Deportivo La Coruña che sorprese lo squadrone di Ancelotti in un quarto di Champions League. Anno 2013, Miramar Misiones, Uruguay. Non solo giocarono insieme (il figlio Nicolas è un classe 2004), ma insieme vennero anche acquistati e presentati alla stampa. Qui uno scatto nella palestra del club.
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©Getty
- Anche se, in questo caso, soltanto per la partita di addio di Daniele al Cagliari. Bruno, leggenda della Roma e campione mondiale azzurro nel 1982, aveva dato l'addio al calco cinque anni prima che il figlio Daniele entrasse nel mondo dei pro. Il figlio di Andrea, Bruno Conti Jr., ha invece firmato con le giovanili Cagliari pochi anni dopo l'addio al club del papà.
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- I casi di stesso club (ma diverso ruolo) sono tantissimi. Da Zidane che ha allenato ben due figli (Enzo e Lucas) al Real, a Cruijff figlio allenato dal grande Johan al Barcellona. Giuliano Simeone - fratello di Giò - ha giocato una partita per papà Diego, mentre Sergio Conceição ha lanciato (a Porto) il figlio Francisco nel grande calcio. C'è, ovviamente, anche Paolo Maldini, che ha avuto Cesare come allenatore (al Milan) e Ct (in Nazionale). Altri casi: i Blind nell'Olanda, i Bradley negli Usa, i Weiss nella Slovacchia.
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©LaPresse
- Tra i più noti la sfida in famiglia tra i Di Francesco: quattro volte, con Eusebio in panchina e il figlio Federico in campo, nessun gol a firma Federico e bilancio a favore del papà con due successi a uno. Altro caso quello dei Bisoli: papà Pierpaolo è finalmente riuscito a battere il figlio Dimitri nell'ultimo Südtirol-Brescia del gennaio 2023, dopo due ko e due pari "in famiglia" quando allenava Padova e Vicenza (sempre contro il Brescia).
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- Alf-Inge Haaland, classe 1972, è cresciuto calcisticamente a Bryne (come poi farà il figlio). Poi Nottingham Forest, Leeds e Manchester City: in bacheca soltanto una "serie B" inglese vinta proprio coi Citizens, quando al tempo non erano ancora il dream team dei milioni sul mercato. Poi l'entrata killer di Roy Keane, la carriera spezzata e un cognome lasciato in eredità… a Erling, che lo riproporrà stampato proprio sulla maglia del City.
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- Figlio di Gianluca. Papà era portiere, mentre il figlio si muove sul campo. Più precisamente da attaccante o trequartista: ha passato gli ultimi sei mesi in prestito all'Imolese in Serie C ma è di proprietà del Bologna.
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- Non poteva passare sotto traccia il suo cognome: è il capitano del Sassuolo che ha trionfato nell'edizione 2021/22 della Viareggio Cup. Difensore centrale come papà Paolo e zio Fabio, fratelli dalla lunghissima carriera in Serie A. È un classe 2004.
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In alto Luca, in basso Enzo
- Enzo è il più grande: classe 1995, trequartista, oggi gioca nella terza serie francese. Poi c'è Luca, nato nel 1998 e opposto al papà, nel senso che gioca in porta (nell'Eibar). È un classe 2002 Theo, centrocampista centrale in forza alle giovanili del Real e già nel giro della nazione francese di categoria. L'ultimo è il 2005 Elyaz, 17enne anche lui a scuola dai blancos, di ruolo terzino sinistro. Come detto, sia Enzo che Luca hanno giocato nel Real allenati dal padre.
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- Portiere il papà Santiago, portiere il figlio. Lucas gioca - anche lui - nelle giovanili del Real insieme a Theo Zidane.
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- Enrico dal 1999 al 2000, e con una Coppa Italia in bacheca. Proprio dalla Fiorentina aveva spiccato il volo il figlio Federico, oggi, come noto, alla Juve. Parlando di casi italiani possiamo citare anche i Sottil, papà Andrea e figlio Riccardo entrambi in carriera con la maglia della Fiorentina. E i due si sono anche sfidati nell'ultimo Udinese-Fiorentina (col papà nelle vesti di mister dei friulani)
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- Leggenda il papà Johan, profeta del gol e del calcio tout court. Cambiò il gioco del pallone anche vestendo la maglia blaugrana. Un po' meno leggenda il figlio Jordi, che ha totalizzato una cinquantina di presenze coi catalani in carriera a metà anni Novanta
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- Cognomi diversi ma un'unica famiglia. I due hanno vestito la maglia del Celta. Mentre l'altro figlio Thiago Alcantara non ha giocato per una squadra del papà.
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- Anche qui nomi diversi ma tutti, almeno una volta in carriera, nella stessa squadra. Cioè l'OM
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©LaPresse
- Altra storia da tre generazioni come i Maldini. Il Marcos Alonso contemporaneo, in passato, ha giocato anche nel Real (una sola presenza) come fece il nonno Marcos Alonso Imaz, più noto come Marquitos, che vinse le prime cinque Coppe dei Campioni di sempre col Real negli anni Cinquanta. Suo figlio, Marcos Alonso Peña, papà di Marcos Alonso, ha invece principalmente legato la propria storia alle rivali Barcellona e Atletico Madrid