Il Ct della Nazionale chiude la polemica con quello che sarà il nuovo allenatore della Juventus: “Gli screzi sono acqua passata. Chi va all’estero torna arricchito e con più esperienza”. Sulla Nazionale: “Abbiamo molto da lavorare, vogliamo arrivare pronti all’Europeo”. Con lui Milena Bertolini: "Stimo Mancini, ha grande sensibilità. Mondiali? Soddisfazione e orgoglio"
“Gli screzi con Sarri sono acqua passata, chi va all’estero torna con ancora più esperienza”. Roberto Mancini chiude la polemica (era il 2016, dopo un Inter-Napoli di Coppa Italia) con il futuro allenatore della Juventus e, durante “Calciomercato - L’originale” su Sky Sport, parla dei temi più caldi del momento: “Credo che gli allenatori italiani che vanno all'estero fanno un'esperienza straordinaria e ritornino arricchiti e la stessa cosa accadrà per Sarri". Sono certo che la Juve opererà ancora sul mercato, questo è sicuro”. Su Zaniolo, convocato in Nazionale ancora prima dell’esordio con la Roma: “Come mai l'ho convocato così presto? Sono vent'anni che faccio l’allenatore - scherza - qualcosa ne capirò. Credo in ogni caso che abbiamo molto da lavorare e da migliorare, ogni partita facciamo uno step in più, i giocatori sono tutti bravi, si trovano bene tra di loro, abbiamo riportato entusiasmo e ora dipende da noi: dobbiamo migliorare da oggi fino al prossimo maggio per essere pronti per l’Europeo”. Una battuta anche su Rocco Commisso, nuovo presidente della Fiorentina: “Lo conosco perché Andrea (suo figlio, ndr) ha giocato ai Cosmos. È un grande appassionato di calcio, della Nazionale, il calcio per lui è una grande passione”. Applausi, infine, per il lavoro che sta svolgendo Milena Bertolini alla guida della Nazionale femminile: “Ho grande rispetto per il lavoro che ha svolto. Ha una grande passione, ci tiene tantissimo, credo che questa sia una cosa straordinaria. Partecipare al Mondiale dopo tanti anni è una cosa bellissima e averlo iniziato così è anche meglio”.
Bertolini: "Mancini un grande. Mondiali? Soddisfazione e fierezza"
Ad ascoltare l’intervista di Mancini anche la stessa Bertolini, che ha ricambiato le belle parole del Ct: “Per me Roberto è stato un grande giocatore. È molto attento al calcio femminile, ha dimostrato una grande sensibilità, è una persona di spessore che sentiamo molto vicini a noi”. Ha poi proseguito parlando del Mondiale femminile in corso: “C'è molta soddisfazione e un po' di orgoglio, perché in Italia c'è grande attenzione verso di noi. Non la viviamo completamente perché siamo distanti. C'è soddisfazione e fierezza per quello che stiamo facendo, siamo molto concentrate sull’obiettivo e abbiamo bene i piedi saldi in terra”. Sul gruppo, guidato dal capitano Gama: “Credo che la forza di questa squadra sia l'unione e il piacere di fare le cose insieme, c’è grande legame e la voglia di riuscire a raggiungere un obiettivo importante e far vedere il nostro valore. Poi attraverso il loro modo di fare calcio arrivano certe forme di riscatto, ma l'obiettivo è solo quello di riuscire a fare qualcosa di importante”. Una battuta finale anche sul suo libro (“Giocare con le tette”, ndr): “Volevo dare un contributo, perché il calcio femminile aveva raggiunto il suo punto più basso nel 2015. Il titolo era una frase provocatoria. Quando giocavo mi chiedevano ‘come fai se hai le tette?’. Questo non succedeva a chi giocava a pallavolo o a basket, credo che l'ironia il tal senso sia la giusta strada per muovere qualcosa”.