De Laurentiis blocca Spalletti: "Nessuna deroga alla clausola". Il comunicato

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Il presidente del Napoli in un lungo comunicato: "Offrendo a Spalletti il ruolo di Ct con uno stipendio di 3 milioni netti per tre anni, non ci si può fermare di fronte all’accollo di un milione lordo per anno per liberarlo dal suo vincolo contrattuale. È incoerente. La questione non è di 'vil denaro', bensì di principio. Sorprendente che la Federazione subisca le dimissioni di Mancini"

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Nessuna deroga alla clausola Spalletti. A dirlo è Aurelio De Laurentiis, il presidente del Napoli, dopo le dimissioni del Ct Mancini, la pista Spalletti e la questione della clausola da 3,25 milioni, parla attraverso un lungo comunicato pubblicato sul sito ufficiale del club. "E se la scelta (di affidare la panchina azzurra, ndr) cade giustamente su Spalletti - questo il punto saliente del messaggio di ADL nel finale della sua lettera - offrendogli uno stipendio di 3 milioni netti per tre anni, non ci si può fermare di fronte all’accollo (pagare per conto dell’allenatore) di un milione lordo per anno per liberarlo dal suo vincolo contrattuale (impegno non solo verso il Napoli ma nei confronti di tutti i suoi milioni di tifosi). Tutto ciò è incoerente".

"Questione di principio e non di denaro"

De Laurentiis spiega: "Per il Calcio Napoli tre milioni non sono certo molti, e per Aurelio De Laurentiis sono ancora meno. Ma la questione nel caso di specie non è di “vil denaro”, bensì una questione di principio, che non riguarda solo il Calcio Napoli, ma l’intero sistema del calcio italiano, che deve spogliarsi del suo atteggiamento dilettantistico per affrontare le sfide guardando al rispetto delle regole delle imprese, delle società per azioni, del mercato". In conclusione: "Ma fino a quando si consentirà che la “regola” sia la “deroga” il sistema calcio non si potrà evolvere e continueranno a esserci i casi “Spalletti”. 

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Il messaggio del presidente del Napoli si era aperto con parole di stima all'istituzione della nazionale di calcio: "Ho sempre avuto grande rispetto per la Nazionale e quando ero giovane, oltre al Napoli era l’unica squadra che mi appassionava" e verso Luciano Spalletti: "Pur avendo un ultimo anno di contratto con il Napoli, dopo aver vinto lo scudetto ha manifestato la volontà di prendersi un periodo di distacco dall’attività di allenatore poiché “molto stanco”. Per riconoscenza per il lavoro fatto, non ho battuto ciglio anche se avrei potuto chiedergli il rispetto del contratto. Gli ho quindi dato la possibilità di prendersi questo lungo periodo di riposo. Conseguentemente sono andato alla ricerca di un allenatore che potesse sostituire Spalletti, che fosse una persona di grande esperienza e prestigio. Sono molto contento di aver individuato Rudi Garcia che farà certamente un ottimo lavoro". Sempre sull'ormai ex allenatore del Napoli: "Tornando a Spalletti, ascoltando la voce ed il sentimento dei milioni di tifosi del Napoli che sentono un profondo legame con l’allenatore della squadra Campione d’Italia, nel concedergli la possibilità di non adempiere al suo contratto, ho chiesto garanzie sul rispetto di questo periodo sabbatico, inserendo una penale nel caso in cui il suo impegno fosse venuto meno".

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"Sorprende che la Federazione subisca le dimissioni di Mancini"

Quindi la stoccata alla FIGC: "Per quanto riguarda la Federazione, osservando la vicenda in discussione, ciò che mi appare più sorprendente è che si arrivi a poche settimane da due gare molto importanti della Nazionale, subendo le dimissioni dell’allenatore Roberto Mancini. A questo proposito sono due le principali considerazioni da fare: non si sanno tenere i rapporti con i propri collaboratori inducendoli alle dimissioni; mancano strumenti giuridici idonei a trattenere gli stessi determinando il rispetto dei contratti sottoscritti anche attraverso la previsione di specifiche penali".