La parabola di Tonali: dalla squalifica al primo gol in Nazionale

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Veronica Baldaccini

Veronica Baldaccini

Una notte da scolpire nella propria mente. La notte di Belgio-Italia e del primo gol con la maglia della Nazionale per Sandro Tonali è la notte delle mille emozioni. In gol 460 giorni dopo l'ultima volta ma la rete con l'Italia ha un sapore speciale: "In questo gruppo c'è grande serenità, ognuno di noi non vede l'ora che arrivi il successivo raduno. Stiamo bene insieme, questa è la cosa bella"

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Il rimpianto stavolta è così grande che si può misurare. In tempo, si misura in tempo.  Il rimpianto di Sandro Tonali, o per Sandro Tonali a seconda dei punti di vista, è lungo 460 giorni: tanti ne sono passati dall’ultima volta che aveva provato quella sana scossa di elettricità che chiamiamo gol. Succedeva in Premier, in quella che doveva essere la sua nuova vita inglese, nell’agosto del 2023 contro l’Aston Villa. Oggi invece sappiamo che quella era ancora la vecchia vita di Tonali. La seconda è iniziata davvero appena due mesi e mezzo fa, o forse soltanto nella notte di Bruxelles, all’abbraccio dei compagni per la sua prima rete in Nazionale. Ma al diavolo il rimpianto, in fondo è giusto e meglio così. Il gol con l’Italia è una roba seria se la maglia azzurra la senti sul serio, e il vecchio Tonali forse non avrebbe né meritato né capito sino in fondo il valore di questo gol. Ora è diverso. Ora a fine partita dice che ad ogni ritiro azzurro non vede l’ora che cominci il prossimo, ma a noi non serve il prossimo per capire quanto sia prezioso lui per questa squadra, quanto gli sia mancato l’Europeo ma anche quanto al nostro Europeo sia mancato Tonali. Il bimbo che chiedeva a Santa Lucia di realizzare il suo sogno di diventare un calciatore oggi è un ragazzo diventato adulto, che ha smesso di chiedere agli altri o altrove di esaudire i propri desideri, e ha iniziato a pretenderlo solo da se stesso: fare, disfare e rifare una grande carriera dipende solo da lui. Come il rimpianto, anche il riscatto in fondo si misura in tempo. Tonali ha giocato 912 minuti da quando è tornato, ma per sentirsi rinato davvero alla fine  glie n’è bastato soltanto uno.

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