Le partite più "cattive" di sempre
In Brasile un accesissimo match del campionato Paranaense si è chiuso con otto espulsioni. Olanda-Argentina in Qatar ha stabilito un nuovo record di cartellini nella storia dei Mondiali. In A il primato è di cinque rossi in una partita (parola dei protagonisti) comunque corretta. Il colpo da kung fu di De Jong e quella volta che lo Sheffield rimase con soli sei giocatori
ATHLETICO-CORITIBA, 8 ESPULSI E POLIZIA IN CAMPO
- Il far west è andato in scena nel campionato Paranaense: Athletico contro Coritiba. Tutto piuttosto tranquillo fino alla rissa nel finale di partita (finita 1-1). Uno spintone, due, molti. Anche un tifoso fa invasione. Finisce con la polizia in campo e l'arbitro che - nel referto - scrive i nomi di otto giocatori: cinque dell'Athletico e tre del Coritiba. Tutti espulsi.
OLANDA-ARGENTINA, QUÉ MIRÁS BOBO?
- Ultimi Mondiali, una partita, anzi, un film. Sul referto Fifa ci finiscono 16 ammoniti e un espulso. Messi mette le mani alle orecchie - l'esultanza topo Gigio - come faceva Riquelme: destinatario il vecchio nemico Van Gaal. Le provocazioni olandesi ai rigoristi argentini, l'esultanza degli argentini dritta sul volto degli olandesi. Nel tunnel Messi guarda Weghorst: "Què mirás, Bobo?"
"LA BATTAGLIA DI NORIMBERGA"
- Perché così era passata alla storia la partita che - fino a Olanda-Argentina a Qatar 2022 - vantava il record di cartellini ai Mondiali. Si giocava la Coppa del mondo tedesca del 2006: undici ammonizioni, cinque espulsioni (tutte per doppio giallo), infinito nervosismo. Sedici cartellini in totale (17 quelli in Argentina-Olanda 2022). Vinsero i portoghesi. Sotto la doccia Costinha, Deco, Van Bronckhorst e Boulahrouz.
E QUELLA DI SANTIAGO
- Anno 1962, una partita entrata nella storia. I rossi? Appena due, ma il metro arbitrale era profondamente diverso. In realtà fu più pugilato: in campo Italia contro i padroni di casa del Cile. Nervosismo già prima del match. Interventi durissimi, pugni e nasi fratturati (quello dell'italo-argentino Humberto Maschio). Vennero espulsi solo due azzurri: Ferrini e David.
IL COLPO DA KUNG FU DI DE JONG
- E dire che venne solo ammonito. Più frutto di tempismo e coordinazione completamente sbagliate che di cattiveria. Sta di fatto che l'istantanea di quella finale resterà un calcio in pieno petto su Xabi Alonso. Ma da primato anche le statistiche: dodici gialli e un rosso (per Heitinga). Record nelle finalissime.
IL RECORD IN SERIE A: 5 ROSSI
- In un Sampdoria-Piacenza 3-1 dell'ottobre 1997. Più fiscalità che altro, visto che i diretti protagonisti - qualche ora dopo alla Domenica Sportiva - diranno si sia trattata di una partita sostanzialmente corretta. Falli da ultimo uomo, doppi gialli severi ma, sostanzialmente, giusti. Non arrivarono al novantesimo l'oggi Ct dell'Ungheria Marco Rossi, Balleri, Franceschetti, Piovani e Dieng.
SHEFFIELD IN SEI GIOCATORI: PARTITA SOSPESA
- First Division 2001-02, cioè l'allora serie B inglese, una partita iniziata e mai finita dopo tre rossi e due infortuni a sostituzioni terminate. Parte tutto con l'espulsione al portiere dello Sheffield a inizio match. Momento clou al 63', entrano per i padroni di casa Georges Santos e Patrick Suffo: il primo viene cacciato dall'arbitro per un fallo killer, il secondo dopo un accenno di rissa. Insieme. E circa novanta secondi dopo il loro ingresso in campo. Dunque due infortuni, cambi terminati: in sei non si gioca.
L'INFUOCATO PSG-MARSIGLIA
- Perché Le Classique è infuocato, si sa. Quella volta (era il settembre del 2020) finirono con ampio anticipo la partita in cinque: Kurzawa, Paredes, Amavi, Benedetto e Neymar. Scontro nello scontro soprattutto tra O Ney e Alvaro Gonzalez.
METZ-GUINGAMP, MEZZ'ORA PER TORNARE A GIOCARE
- Ancora peggio qualche mese fa. Sempre Francia, ma nella seconda divisione. Dopo la terza espulsione contro ai padroni di casa del Metz, l'arbitro Gaillouste è costretto a interrompere (per oltre trenta minuti) la partita a causa del comportamento dei tifosi e, molto più semplicemente, per mancanza di sicurezza. Alla fine il Guingamp (che perdeva 3-1) vincerà 6-3 contro otto avversari.
MARADONA, GOIKOETXEA E QUELLA FINALE DI COPA
- Antefatto: è il settembre 1983 quando il marmoreo difensore basco Andoni Goikoetxea - che da quel giorno sarà il Macellaio di Bilbao, nonché proclamato dal Times "calciatore più cattivo della storia" - entra duro su Maradona. Diagnosi: frattura della caviglia in tre punti diversi. Si rivedranno nella finale di Coppa del Re dell'anno dopo. Nessun espulso, ma a fine partita scoppia la rissa. Resterà nell'immaginario - tra i tanti uno contro uno - una ginocchiata del Diez in pieno volto su un avversario.
OTTO ESPULSI IN BRASILE, FINISCE IN OTTO CONTRO OTTO
- Era già successo in un derby di Porto Alegre con tensione alle stelle. Nel finale di gara un (duro) contrasto provoca una rissa che coinvolge tutti i giocatori: l'arbitro Rapollini estrae otto volte il cartellino rosso (in due casi per componenti della panchina). La partita termina 0-0 e in otto contro otto
LE INTERCONTINENTALI
- Partite quasi sempre durissime, toste, cattive. Nel 1969 era Milan contro Estudiantes. Tutto facile nell'andata - così prevdeva la formula - di San Siro. 3-0 rossonero. Storia diversa in Argentina alla Bombonera dove gli interventi cattivi, nei novanta minuti, sono solo la punta di un iceberg tra - raccontano le cronache dell'epoca - lanci di caffè bollente dagli spalti, pallonate durante la foto di rito e un trattamento "speciale" per il milanista Nestor Combin
- Nato argentino ma naturalizzato francese: uscì dal campo con la maglia bianca sporcata di rosso e, poi, fu preso in consegna dalla polizia per presunto rifiuto della leva militare. Riuscirà a ripartire per Milano solo dodici ore più tardi.