Pirlo al Karagumruk: allenerà all'Ataturk, lo stadio della finale Milan-Liverpool del 2005
Sedendosi sulla panchina della sua nuova squadra, l'ex allenatore della Juventus dovrà affrontare uno degli spettri peggiori della sua carriera: la finale di Champions League a Istanbul, nel 2005, contro il Liverpool: la partita si giocò all'Ataturk, lo stadio del Karagumruk. Ripercorriamo come andò quell'incontro, perso in maniera incredibile da uno dei Milan migliori di tutti i tempi: il primo tempo perfetto, i sei minuti di follia nella ripresa, la serata magica di Dudek
- La vita in panchina di Andrea Pirlo riparte dopo un anno. L'ex allenatore della Juventus nella prossima stagione allenerà in Turchia il Faith Karagumruk. Pirlo tornerà nello stadio in cui è maturato quello che, probabilmente, è il ricordo peggiore della sua carriera da calciatore
- Il Karagumruk gioca le partite casalinghe all'Ataturk, uno degli impianti della capitale turca, Istanbul
- All'Ataturk si giocò la finale di Champions League del 2005 tra Liverpool e Milan, vinta ai rigori dagli inglesi dopo una rimonta incredibile
- Pirlo sbagliò uno dei rigori che diedero la vittoria ai Reds, ipnotizzato dall'eroe a sorpresa di quel match, il portiere polacco Jerzy Dudek
- Ritenuto uno dei Milan migliori di tutti i tempi, secondo forse solo a quello di Sacchi e del trio olandese, i rossoneri si presentarono a quella finale da grandi favoriti. L'anno prima avevano vinto il campionato davanti alla Roma, mentre due anni prima erano già saliti sul tetto d'Europa nella finale tutta italiana contro la Juve
- Ancelotti, oltre all'ossatura della squadra campione d'Italia, quell'anno poteva disporre di pedine in più come Hernan Crespo in attacco e Jaap Stam in difesa, entrambi arrivati nell'estate 2004
- Dopo aver passato agevolmente il girone, il Milan agli ottavi eliminò il Manchester United dei giovani Ronaldo e Rooney. Vittoria di misura sia all'Old Trafford che in casa, entrambe firmate da Hernan Crespo
- Ai quarti di finale l'avversario fu l'Inter, un altro derby europeo dopo la semifinale del 2003. Stavolta la superiorità del Milan fu netta: vittoria 2-0 all'andata e in vantaggio anche al ritorno. Dopo un gol annullato a Cambiasso, gli ultras nerazzurri iniziarono a lanciare fumogeni in campo
- Uno dei petardi colpì il portiere brasiliano Dida. Il match fu sospeso e la partita assegnata a tavolino ai rossoneri
- La semifinale fu più complicata del previsto: il Psv Eindhoven venne battuto 2-0 a San Siro all'andata, ma gli olandesi nel ritorno pareggiarono il conto. Un colpo di testa di Ambrosini al 90' risolse la qualificazione
- Il match finì 3-1 e il centrocampista in molte interviste successive ha dichiarato: "In molti mi rinfacciano ancora quel gol"
- Il Liverpool era arrivato quasi a sorpresa all'atto conclusivo di quella Champions. Dopo un girone passato da secondo in classifica all'ultima giornata, i Reds vinsero prima contro il Bayer Leverkusen agli ottavi di finale e poi contro la Juventus
- Nei quarti di finale, ad Anfield vittoria 2-0 dei padroni di casa e pareggio a reti bianche a Torino
- In semifinale ci fu la qualificazione a scapito del Chelsea di Mourinho. Dopo lo 0-0 di Stamford Bridge, ad Anfield decise il famoso gol fantasma di Luis Garcia
- Maldini, Dida, Shevchenko, Stam, Nesta, Seedorf (da sinistra in alto), Kaka, Pirlo, Gattuso, Crespo, Cafu (da sinistra in basso)
- Un 4-3-1-2 con un campione per ogni ruolo. Una squadra formidabile e da sogno
- Traorè, Xabi Alonso, Hyypia, Dudek, Carragher, Kewell (da sinistra in alto), Finnan, Baros, Luis Garcia, Gerrard, Riise (da sinistra in alto). In panchina Rafael Benitez
- Una squadra di buonissimi giocatori ma che, salvo qualche eccezione come Gerrard e Xabi Alonso, non hanno avuto una carriera pari a quella dei loro avversari in quella notte
- Stelle anche tra gli spettatori, non solo in campo. Ospite di Sky nel pre-partita Diego Armando Maradona, qui con il suo ex compagno di squadra al Napoli Salvatore Bagni
- L'inizio fu meraviglioso per il Milan. Dopo nemmeno un minuto il capitano Paolo Maldini sbloccò la partita. Tante finali di Champions League per lui, ma il primo gol è arrivato solo alla settima giocata (su otto disputate, tutte da titolare)
- Che ci fa Shevchenko a torso nudo e felice? Aveva appena segnato il 2-0, subito annullato per un fuorigioco sospetto. La palla gli era probabilmente arrivata da una scivolata di un giocatore del Liverpool
- L'attaccante ucraino fu però prezioso uomo assist per il 2-0 di Crespo. Una grande azione al 38' per indirizzare l'incontro
- Poco prima dell'intervallo, l'argentino segnò la doppietta personale. Filtrante sublime di Kaka ed elegante pallonetto del bomber
- Il Milan sfiorò il poker con una punizione di Shevchenko, ma al 54' ecco il gol di Gerrard di testa, lasciato da solo in area di rigore. L'inizio dei famosi sei minuti di follia rossonera
- Dopo soli due minuti, il Liverpool accorciò ancora con un tiro del ceco Smicer da fuori area. Anche in questa circostanza Dida non fu perfetto
- Gerrard fu il trascinatore dei suoi. Inserimento perfetto in area e netto intervento da dietro di Gattuso: calcio di rigore per il Liverpool
- Xabi Alonso dagli 11 metri si fece parare la conclusione da Dida, ma sulla respinta fu il più veloce ad arrivare: pareggio al 60'
- Il Milan reagì e sfiorò il 4-3 con Shevchenko (salvataggio di Traorè sulla linea) e con un colpo di testa di Kaka fuori di poco
- L'occasione più clamorosa capitò però nel secondo tempo supplementare. Un colpo di testa di Shevchenko trovò la reattività di Dudek. Sulla respinta da due passi a botta sicura dell'ucraino, il polacco quasi casualmente respinse ancora. Un vero miracolo
- "Non ha mai parato così tanto nella sua vita come stasera", è la frase di Josè Altafini, al commento tecnico per Sky. Il peggio doveva ancora venire
- Ai rigori il Milan sbattè ancora e definitivamente contro la serata di gloria di Dudek. I suoi passi, saltelli e movimenti di bacino sulla linea (e pure avanti) per distrarre i giocatori rossoneri sono nella storia delle finali di Champions
- Dudek giocò molto con la psicologia dei tiratori del Milan. Qui, andò personalmente a consegnare il pallone a Shevchenko prima del suo rigore
- L'attaccante sbagliò come Pirlo in precedenza e Serginho (alto). Segnarono solo Kaka e Tomasson. Il suo errore fu quello che diede la Champions al Liverpool
- Nei Reds furono perfetti Hamann, Cissè e Smicer. Non bastò la parata di Dida su Riise
- La delusione nei giocatori del Milan fu enorme, ma si sarebbero rifatti due anni dopo. La settima Champions della storia del club arrivò nella rivincita contro il Liverpool ad Atene
- In quella stagione però, la squadra rimase a zero titoli: seconda in campionato ed eliminata ai quarti di finale di Coppa Italia dall'Udinese. L'unica, parziale consolazione fu la Supercoppa italiana conquistata a inizio stagione contro la Lazio
- Gerrard alzò invece al cielo una coppa miracolosa, in una delle finali più incredibili della storia della Champions League
- L'esultanza di Gerrard e Benitez con la coppa dalle grandi orecchie. Nessuno dei due ha poi riportato la Premier ad Anfield, ma hanno trovato un modo eclatante di restare nella storia della squadra inglese