MotoGP, GP Argentina: vince Aleix Espargaró, primo trionfo Aprilia. 2° Martin, 3° Rins
In Argentina arriva la prima storica vittoria per l'Aprilia in top-class: la firma Aleix Espargaró, che precede Martín (Ducati Pramac) e Rins (Suzuki). Espargaró si porta anche in testa al Mondiale piloti: è la prima volta per lui e il team di Noale. Bagnaia rimonta dal 13° al 5° posto con la Ducati. 8° il campione del mondo Quartararo, davanti a Bezzecchi e Bastianini. Il Mondiale torna domenica prossima in Texas: l'intera stagione è live su Sky
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Una vittoria da ricordare, anzi da scolpire nel marmo. A Noale ne sanno qualcosa (54 titoli tra strada fuoristrada vogliono dire qualcosa) ma il sapore del successo era un lontano ricordo. C'ha pensato Aleix Espargaró a farglielo riassaporare. Nel weekend più bello, sfruttando l'occasione giusta, un circuito che si sposa bene alle caratteristiche della sua moto, partendo da un pole position che lo spagnolo ha sfruttato bene, nonostante un'incertezza iniziale: Aleix è scappato via subito, in scia a Jorge Martín, avversario coriaceo, forse il peggiore che poteva trovarsi sulla sua strada. E in effetti il pilota della Pramac Ducati è rimasto in testa fino al diciottesimo giro, quando il pilota dell’Aprilia ha provato il primo di tre attacchi in rettilineo affrontando la Ducati sul suo terrene preferito, quello della velocità pura. C'è riuscito al terzo e poi ha dovuto sopportare la pressione che Martín gli ha messo addosso "sperando in suo errore" (per ammissione di Jorge).
Aleix e Aprilia, prima vittoria in top-class
Dopo duecento gare Aleix ha sfatato il tabù della vittoria, insieme all'Aprilia che non aveva mai vinto finora nella massima categoria. Ciliegina sulla torta: è anche in testa al Mondiale, primato momentaneo certo non facile da difendere ("Ma io voglio sognare ancora…" ha detto Aleix) ma in un campionato alla ricerca di un protagonista sicuro è comunque un'ambizione lecita. Anche per Enea Bastianini, solo decimo a Termas de Rio Hondo, per un errore che ha pagato al diciassettesimo giro perdendo parecchie posizioni (oltre al primo posto in classifica). Quartararo era tra i protagonista attesi su una pista favorevole alla Yamaha, almeno sulla carta, ma dalla seconda fila il francese è scivolato indietro sgomitando oltre la decima posizione per tornare su e chiudere ottavo. Poco per le sue ambizioni, ancora meno per una Yamaha cha ha dovuto rinunciare anche a Franco Morbidelli, (gomma posteriore bucata) e ad Andrea Dovizioso (problema all’abbassatore).
Bagnaia dal 13° al 5° posto
Pecco Bagnaia ha in parte rimediato alla tredicesima posizione in griglia risalendo fino al quinto posto finale, una bella rimonta fa sempre morale, ma il traguardo resta il podio e la testa del campionato. Bene le Suzuki (Rins in rimonta è arrivato a un secondo dai primi due, salendo sul terzo gradino del podio davanti al compagno di squadra Mir); ai tifosi italiani resta anche la consolazione della prima fila in partenza di Luca Marini (finito poi undicesimo) e in prospettiva della bella gara di Marco Bezzecchi, miglior debuttante in gara con il nono posto finale.
Rettilineo, Martin all'attacco di Espargarò: 335 km/h la velocità di Espargarò, super.
4 giri alla fine, la top ten live:
1 |
A. ESPARGARO |
35:12.338 |
|
2 |
J. MARTIN |
+0.340 |
|
3 |
A. RINS |
+1.481 |
|
4 |
J. MIR |
+2.864 |
|
5 |
M. VIÑALES |
+5.508 |
|
6 |
F. BAGNAIA |
+5.794 |
|
7 |
B. BINDER |
+7.053 |
|
8 |
F. QUARTARARO |
+9.909 |
|
9 |
M. BEZZECCHI |
+11.124 |
|
10 |
E. BASTIANINI |
+11.354 |
La classifica del Mondiale live:
10 giri al termine, la top ten live:
1 | J. MARTIN | 24:57.853 | |
2 | A. ESPARGARO | +0.333 | |
3 | A. RINS | +1.959 | |
4 | J. MIR | +3.927 | |
5 | M. VIÑALES | +5.192 | |
6 | F. BAGNAIA | +6.850 | |
7 | B. BINDER | +7.149 | |
8 | L. MARINI | +8.170 | |
9 | E. BASTIANINI | +8.339 | |
10 | F. QUARTARARO | +8.420 |
Espargarò guadagna un decimo su Martin.
Martin tenta l'allungo, ma Espargarò non gli concede più di 3 decimi: la battaglia per la vittoria è serratissima.
Pol Espargarò (Honda) a terra: caduta alla curva 2.
Gara ancora lunga, mancano 11 giri.
A breve atteso calo delle gomme: preparatevi a eventuali colpi di scena.
4 decimi tra Martin ed Espargarò: il distacco si riduce ulteriormente.