Amuleto o tabù? Spider-Man Razak, un'altra beffa

Coppa d'Africa

Luca Cassia

Un'altra Coppa d'Africa sfortunata per Brimah Razak, portiere del Ghana eliminato dal Camerun (Foto Getty)
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Sconfitte in semifinale dal Camerun, le Blacks Stars di Avram Grant salutano la Coppa d'Africa complice l'errore del portiere apprezzato nel torneo. Classe 1987 del Cordoba, fedele alla riproduzione dell'Uomo-Ragno donata dal figlio, fu sfortunato protagonista pure nel 2015 in finale contro la Costa d'Avorio

"Da un grande potere derivano grandi responsabilità", citazione cara agli amanti delle produzioni Marvel. Perché tra fumetti e cinematografia la figura di Peter Parker, altrimenti noto come Spider-Man, trova affinità e parentele pure nella Coppa d’Africa in Gabon. È il caso di Brimah Razak, 29enne portiere del Ghana estromesso dal Camerun in semifinale a Franceville. Protagonista in negativo contro i Leoni Indomabili complice l’errore sull’1-0 di Ngadeu Ngadjui, rete bissata allo scadere da Bassogog, il numero '1' ghanese macchia un torneo che l’aveva piuttosto esaltato nelle uscite precedenti. Con buona pace del piccolo Nasser, bambino impazzito per Spider-Man tanto da diventare inseparabile per papà Razak. Altro che portafortuna, tuttavia, considerando un altro doloroso precedente.

Nel nome del figlio - La curiosità è balzata agli occhi in Gabon, tuttavia da anni è un rituale mistico che accompagna le partite di Razak puntualmente accompagnato dalla riproduzione di Spiderman. Statuetta regala dal figlio, un amuleto per papà Brimah che non se ne separa mai dagli spostamenti in pullman allo spogliatoio, dall’ingresso in campo e naturalmente a difesa della sua porta. Mascotte che ha portato fortuna al Ghana fino alla semifinale della Coppa d’Africa, trofeo sollevato in 4 occasioni ma festeggiato 35 anni fa nell’ultimo trionfo. In realtà le Black Stars avevano raggiunto l’epilogo nel 2015 in Guinea Equatoriale, quando a imporsi fu la Costa d’Avorio dell’eroico Barry: il portiere degli Elefanti segnò il rigore decisivo dopo aver sventato proprio quello del collega Razak, assistito senza fortuna dal dono di Nasser. E l’errore dal dischetto, oltre a gettare in lacrime Accra e dintorni, minò la fiducia dei tifosi ghanesi che acclamavano alternative come Dauda e Kwarasey.

Spagnolo d’adozione - Critiche a non finire, quindi, alimentate dal rapporto controverso con la Federazione dopo le parole sprezzanti nei confronti dei fan polemici. Episodi che mescolano solo in parte le scelte di Grant fedele a Razak tra amichevoli, qualificazioni mondiali e Coppa d’Africa nonostante un breve avvicendamento con Kwarasey. Uscito imbattuto contro Uganda e Mali, Brimah riceve applausi soprattutto dopo la sfida con le Aquile al pari del leggendario Asamoah Gyan. Segnali di una stima ritrovata, quella che da oltre 10 anni lo vede impegnato tra Portogallo e Spagna. A 17 anni lo scova il Wolfsburg in patria, si afferma nel Polisportivo Ejido e nell’ União Madeira ma staziona nelle serie minori: squadra 'B' del Betis e Guadalajara, Mirandes e Cordoba dove figura tuttora da riserva. Uno spagnolo d’adozione, lui che tra le fila delle Black Stars ha accumulato 28 gettoni dall’esordio nel 2013 grazie a Kwesi Appiah, ct che per fisico e reattività ne intuì il potenziale a dispetto di un curriculum poco invidiabile. Fiducia tuttavia tradita ancora una volta dopo l’errore riservato a Franceville.

Ragni tra i pali - Se in Italia l’immagine di Spider-Man riporta a Walter Zenga non mancano licenze lessicali (Uomo-Cragno per il portiere del Benevento) o cromatiche, vedi l’etichetta di Ragno Nero che accompagnava Aldo Olivieri e Fabio Cudicini fino all’immenso Lev Yashin. Addirittura in Francia l’istrionico Jeremie Janot, ex Saint-Etienne, scese in campo munito di maglia e maschera ispirate dal celebre eroe Marvel. Nel caso di Razak l’appellativo è dettato dall’omaggio del figlio onnipresente dalla citazione sui guanti all’esultanza con tanto di ragnatela. Solo un amuleto o davvero un supereroe? Quel "potere" esibito in Coppa d’Africa è svanito ad un passo dalla finale, dissolto come l’influenza della Tartaruga Ninja André Ayew (2 gol nel torneo) e la spinta a distanza di Super Mario Balotelli dalle origini ghanesi. A distanza di due anni sfuma la rivincita di Razak, così vicino a quel rigore fallito a Bata che gettò il Ghana nello sconforto. Forse supereroe non è, ma resta Spider-Man per il piccolo Nasser.