Brutte notizie per il Benfica, coinvolto in un'inchiesta per corruzione: il club portoghese avrebbe tentato di 'comprare' alcuni arbitri promettendo escort e stanze d'albergo
Una storia torbida, caratterizzata da falsità e corruzione che rischia di far finire nei guai il Benfica. La società portoghese, secondo quanto riportato dal Correio da Manhã, è accusata insieme all’ex legale Pedro Goncalves e a due funzionari giudiziari di aver provato a corrompere alcuni arbitri nel tentativo di aggiustare numerosi match di campionato. La ricompensa sarebbe stata il pagamento di escort e delle stanze d’albergo in cui i direttori di gara avrebbero dovuto trascorrere con loro la notte. O Jornal Economico sottolinea come ci sarebbero anche alcune e-mail che confermino queste accuse, decisamente respinte dai vertici del Benfica: "Manteniamo una posizione ferma e chiara, quella che abbiamo annunciato all’inizio di questa storia – le parole dei dirigenti in un comunicato - non ci sono fatti che possano giustificare qualsiasi accusa in questo processo. Smonteremo queste imputazioni assurde e ingiustificate".
Accuse pesanti
La rivelazione di queste scottanti informazioni sarebbe da ascrivere all’hacker portoghese Rui Pinto che, secondo i media lusitani, le avrebbe pubblicate all’interno di un articolo intitolato “Il mercato del Benfica”. I reati contestati al Benfica dalla Procura sono davvero pesantissimi: si parla di corruzione attiva e passiva, favoritismi personali, violazione della segretezza della giustizia e falso informatico. Stando alla tesi accusatoria, i funzionari imputati insieme al club avrebbero rivelato a Pedro Goncalves informazioni riservate che riguardavano diversi procedimenti nei confronti dei club rivali, ottenute con metodi poco ortodossi. Una situazione torbida che rischia di rovinare la reputazione del Benfica, deciso a difendersi in ogni sede opportuna.