Boca River, l'appello di Paredes e Driussi: "Godiamoci questa storica finale senza violenza"
CalcioL'ex giocatore della Roma ha postato su Twitter una foto con Sebastian Driussi, suo compagno allo Zenit. I due, cresciuti rispettivamente nel Boca Juniors e nel River Plate, hanno voluto fare un appello ai tifosi a godersi questa finale senza gesti sopra le righe
Un abbraccio per dire "no" alla violenza. L'appello di Leandro Paredes e Sebastian Driussi ai tifosi argentini arriva direttamente su Twitter, dove l'ex giocatore della Roma, oggi allo Zenit San Pietroburgo, ha postato una foto che lo ritrae insieme con il compagno di club e connazionale Driussi. Piccolo particolare: entrambi non hanno le maglie azzurre dello Zenit, ma indossano quelle di Boca Juniors e River Plate. Paredes ha iniziato la sua carriera con gli "Xeinezes", dove ha giocato dal 2010 al 2014 prima di trasferirsi in Italia. Driussi è invece cresciuto nel settore giovanile dei "Milionarios". Un chiaro messaggio il loro, rivolto alle due storiche tifoserie del calcio argentino in vista della finalissima di Copa Libertadores. Un Superclasico vissuto con trepidazione da un intero Paese. La paura di scontri è forte. Per questo Paredes e Driussi hanno veicolato un messaggio di "pace": "Siamo rivali, non nemici. Godiamoci questa storia finale senza violenza", ha twittato Paredes.
Tifosi ospiti ammessi?
Buenos Aires e tutta l'Argentina sono in ansia per il primo Superclasico della storia in una finale di Libertadores. La partita di andata alla Bombonera e quella di ritorno al Monumental, inizialmente previste per il 7 e 28 novemnbre, sono state spostate dalla Conmebol al 10 e 24 dello stesso mese per via della concomitanza con il G20 in programma nella capitale argentina dal 30 novembre. L'arrivo di Trump lo stesso giorno di River-Boca non sarebbe stato il massimo dal punto di vista dell'ordine pubblico. Il presidente argentino Mauricio Macri ha aperto alla possibilità di ammettere i tifosi ospiti nella doppia sfida. Un evento che non accade da 15 anni. Il governo ha dato la disponibilità a garantire la sicurezza adeguata, ma la decisione spetta ai club. Secondo quanto riporta Olé saranno Boca Juniors e River Plate a decidere se vendere i biglietti ai tifosi della squadra avversaria e non è detto che a sette giorni dalla sfida di andata siano disposti ad assecondare la proposta di Macri.