Argentina, prova a "guidare" la barella fuori dal campo: è l’ammonizione più assurda di sempre? IL VIDEO

Calcio

È il minuto numero 86’ quando l’infortunio di Adrian Arregui fa infuriare i giocatori dell’Atletico Tucumán, sotto 3-2 nel derby contro il San Martin. Tra gli undici in campo l’idea geniale è quella di Luis Miguel Rodriguez

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In Sudamerica l’hanno già ribattezzata come “ammonizione più assurda del weekend”, ma anche “dell’anno” e forse “di sempre” potrebbe comunque essere una definizione azzeccata. È successo tutto durante uno dei tanti derby di questo weekend di calcio, quello in Argentina definito Clasico Tucumano tra Atletico Tucumán e San Martin de Tucumán. Partita bellissima: prima il 2-0 dei padroni di casa che partivano come secondi in classifica alle spalle solo del Racing, ma poi vinta in rimonta 2-3 dagli ospiti ben lontani dai piani alti del campionato argentino. Decisiva la rete di quel Alberto Facundo Costa, detto Tino, passato anche in Italia tra Genoa e Fiorentina tra il 2015 e il 2016: due reti in A e nessun grande ricordo, a differenza del gol nel Clasico che ha regalato un momento di grande emozione.

La ricostruzione

Un momento di grandi risate è stato invece quello regalato al minuto numero 86, a rimonta già completata e con l’Atletico alla disperata ricerca del pareggio. Il copione è quello già visto tante altre volte su tanti altri campi: giocatore del San Martin a terra per infortunio, qualche perdita di tempo di troppo e avversari infuriati per quei secondi e minuti preziosi persi. Il protagonista della parentesi al limite del comico è Luis Miguel Rodriguez che, spazientito per scarsa rapidità con cui la barella mobile stava uscendo dal campo, ha deciso di provare ad accelerare le operazioni strappando letteralmente il volante dalle mani del guidatore per accompagnare fuori il “cart” il prima possibile. Il video è presto diventato virale sui social, grazie anche a quei suoi compagni che hanno addirittura provato a spingerlo a forza fuori dal rettangolo verde. Il risultato? Qualche prezioso secondo di tempo ulteriormente buttato e un’ammonizione da parte dell’arbitro, sicuramente tra le più assurde mai viste.