Ibra-Del Piero, un anno da leader con l'obiettivo Champions

Calcio
Alessandro Del Piero e Zlatan Ibrahimovic, compagni di squadra alla Juve ora avversari ma sempre leader
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Sono i giocatori simbolo di Inter e Juve e nel 2008 hanno guidato le rispettive squadre verso i traguardi stabiliti. Europeo amaro per entrambi nella stagione scorsa, ma quella in corso potrebbe riservare a uno di loro il trofeo più prestigioso

Sempre decisivi, Ibra e Del Piero. Con i loro gol, ma anche con il loro carisma. Alex e la Juve si sono ripresi il posto da protagonisti in Serie A e in Champions League. Zlatan e l'Inter uno scudetto gettato quasi al vento e poi riacciuffato nel diluvio di Parma. Un 2008 iniziato nel loro segno, doppietta decisiva per l'interista a Siena, e rigore salva Juve al 91' a Catania. Per Del Piero 20 gol nel 2008. La Juve adesso è tornata ad essere la sua Juve. Niente più ruolo da coprotagonista, ma attore principale. Capitano e anche braccio dell'allenatore in campo. Sul 16esimo scudetto dell'Inter c'è inevitabilmente la firma di Ibrahimovic. Cinque gol in cinque partite a inizio anno. Poi i problemi al tendine del ginocchio. E con i suoi malanni fisici, anche quelli dell'Inter, eliminata in Champions dal Liverpool, e con la Roma che si rimette in corsa per lo scudetto. Sino a quei 45' minuti di Parma dove è tornato Ibracadabra, tirando fuori dal cilindro la doppietta che ha lasciato il tricolore sulle maglie nerazzurre.

Del Piero già festeggiava la qualificazione in Champions Legue, pronto a tuffarsi nell'avventura dell'Europeo. Una convocazione che non poteva non arrivare per il capocannoniere del campionato. L'Europeo in Austria e Svizzera, però, è stato il capitolo amaro. Per entrambi. Il dolore al ginocchio ferma Ibra e la sua Svezia viene subito eliminata. Alex e l'Italia faranno altrettanto pochi giorni dopo. E Del Piero, l'Europeo, lo vive più in panchina che sul campo. Le gioie, allora, vanno cercate con le maglie dei club. La Juve, che rientra in Champions dalla porta di servizio ma la vive da regina. E la corona, i bianconeri, la strappano al Real. A incoronarla è proprio Alex.

L'Inter intanto vola in campionato, corre quanto basta in Champions League. Come Ibra che in A di gol ne fa 10 in 16 partite regalando momenti d'alta scuola. Sempre presenti, soprattutto nei momenti che contano. Leader in campo, simboli fuori. Alex e Ibra, una volta compagni di squadra, adesso avversari. In Italia e in Europa. Perché il prossimo obiettivo, per entrambi, oltre al campionato, è di entrare all'Olimpico di Roma, il prossimo 27 maggio.