Figc e Fifa si mobilitano per Mannini e Possanzini
CalcioI due organismi chiederanno alla Wada di sollecitare al Tas una revisione sulle sentenze di squalifica di un anno comminate ai due giocatori. E' pronto un nuovo dossier contente prove che testimoniano l'innocenza dei calciatori
VINCERE E' ANCORA NELLE TUE MANI CON FANTASCUDETTO
La Federcalcio, insieme alla Fifa, chiederà alla Wada di sollecitare al Tas una revisione delle sentenze di squalifica di un anno inflitte a Daniele Mannini e a Gabriele Possanzini. E' una delle decisioni che sono state prese nel vertice sul tema, al quale hanno partecipato fra gli altri i presidenti del Coni, Gianni Petrucci, della Figc, Giancarlo Abete, della Lega, Antonio Matarrese, e dell'Aic, Sergio Campana. Il dossier che la Federcalcio trasmetterà alla Wada conterrà delle considerazioni su nuove prove, in particolare su nuove testimonianze. Dovrà essere però l'Agenzia mondiale antidoping a chiedere al Tribunale arbitrale dello sport una nuova decisione. La relazione si fonderà su nuove prove che testimoniano come i due calciatori non siano mai stati persi di vista dall'ispettore medico, incaricato al controllo, Vincenzo De Vita.
Inoltre il Coni invierà alla Wada una lettera su questioni di principio riguardanti i controlli antidoping, come il rispetto della privacy, l'esigenza che ci sia un numero minimo di controlli in ogni federazone e così via: in questa lettera si farà solo allusione alla questione Mannini e Possanzini per quanto riguarda la proporzionalità delle sanzioni, ma si punterà soprattutto sulle "discrasie" del sistema. Nel caso tutto questo non servisse a niente, sarà possibile un ricorso al tribunale federale svizzero, ma questo tipo di iniziativa, esulando dall'ambito sportivo, toccherà alla difesa dei calciatori.
La Federcalcio, insieme alla Fifa, chiederà alla Wada di sollecitare al Tas una revisione delle sentenze di squalifica di un anno inflitte a Daniele Mannini e a Gabriele Possanzini. E' una delle decisioni che sono state prese nel vertice sul tema, al quale hanno partecipato fra gli altri i presidenti del Coni, Gianni Petrucci, della Figc, Giancarlo Abete, della Lega, Antonio Matarrese, e dell'Aic, Sergio Campana. Il dossier che la Federcalcio trasmetterà alla Wada conterrà delle considerazioni su nuove prove, in particolare su nuove testimonianze. Dovrà essere però l'Agenzia mondiale antidoping a chiedere al Tribunale arbitrale dello sport una nuova decisione. La relazione si fonderà su nuove prove che testimoniano come i due calciatori non siano mai stati persi di vista dall'ispettore medico, incaricato al controllo, Vincenzo De Vita.
Inoltre il Coni invierà alla Wada una lettera su questioni di principio riguardanti i controlli antidoping, come il rispetto della privacy, l'esigenza che ci sia un numero minimo di controlli in ogni federazone e così via: in questa lettera si farà solo allusione alla questione Mannini e Possanzini per quanto riguarda la proporzionalità delle sanzioni, ma si punterà soprattutto sulle "discrasie" del sistema. Nel caso tutto questo non servisse a niente, sarà possibile un ricorso al tribunale federale svizzero, ma questo tipo di iniziativa, esulando dall'ambito sportivo, toccherà alla difesa dei calciatori.