Roberta Noè: vi racconto le mie giornate di ordinaria follia

Calcio
Roberta Noè con il primo partner di conduzione Fabio Tavelli
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La conduttrice di SKY Sport 24 ci svela i segreti del suo lavoro, anzi dei suoi: quello di mamma e quello di giornalista. "Noi donne siamo un po' supereroine, ma la mia giornata si chiude sempre con un sorriso. Vorrie fosse così per tutte"

di ROBERTA NOE'

Puntare la sveglia, preparare i vestiti (che poi alle 4 del mattino risulta difficile coordinarsi anche per aprire l’armadio), anche quelli di Emma, ancora troppo piccola per scegliere un pratico look-asilo, uno sguardo al frigorifero per vedere cosa manca. Un orecchio a una delle ultime edizioni di Sky Sport24, l’accordo con la mia bimba su quante favole leggere prima di poter dare l’ultima scorsa alla Gazzetta. Non riesco a rileggerla quasi mai, perché le fiabe sono sempre troppe…. ma è giusto così.

Sono gli ultimi minuti della serata di vigilia di una ordinaria giornata di lavoro.

Io la immagino simile a quella di molte altre donne. Probabilmente la differenza sta nel fatto che siamo in poche a uscire di casa quando è ancora notte e forse ancor meno (e questo è un peccato) a essere consapevoli che tanto ordinaria poi la giornata di lavoro non sarà. Impossibile se si svolge in un canale all news, impossibile se fai una professione che ami. 

Così anche proferire parola alle 6 del mattino in diretta risulta meno difficile, se poi hai un ottimo "co-conduttore"che tra un servizio e l’altro quando è in vena fa anche la battuta giusta ancor meglio. Sono fortunata, se prima avevo a fianco chi sapeva tutto (a Fabio Tavelli potete chiedere qualsiasi cosa, la sa), adesso ho vicino chi  addirittura a volte intona qualche brano. Stefano Meloccaro, ha una grande voce….

In realtà ci piace conservarla per raccontarvi ciò che succede e se pensate che nel mondo dello sport non possa accadere poi molto vi sbagliate. Dovreste farvi un giro in redazione. Avete presente l'agitazione di chi contratta in borsa poco prima della chiusura? Ecco da noi è sempre così, con la differenza che la chiusura non arriva mai. Aspettiamo semplicemente il cambio. Quando esci la notte ha lasciato spazio alla luce, e i ritmi rallentano… Per poco… poi ci sono la spesa, la banca, la palestra, la casa, altre favole… E quando penso a quei milioni di donne che lo fanno tutti i giorni, che riescono a incastrare mille impegni, a comporre il puzzle della loro giornata con facilità, velocità, apparentemente senza far fatica, le immagino come fossero supereroi. Mi piacerebbe che anche la loro giornata si chiudesse come la mia. Con un sorriso.