Tormentone Cassano, parla Abete: "E' Lippi che decide"

Calcio
"Cassano in azzurro" è diventato un vero tormentone. Abete: "Le scelte di Lippi vanno rispettate"
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Così il presidente della Federcalcio sulla mancata convocazione del sampdoriano in Nazionale: "Le scelte del ct vanno rispettate. Ha il suo modo di valutare la funzionalità dei giocatori e privilegia sempre il gruppo"

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"Le scelte del ct vanno rispettate". Giancarlo Abete, presidente della federcalcio, si esprime così sul 'tormentone Cassano'. Il giocatore della Sampdoria finora non è rientrato nei piani di Marcello Lippi. In questi giorni, il commissario tecnico e' stato bersagliato di domande sul fuoriclasse barese. "Lippi ha una sua posizione molto chiara collegata a una scelta tecnica e di gruppo", dice Abete a 'Radio Anch'io Lo Sport', "d'altronde ha vinto un Mondiale con dieci giocatori che sono andati in gol e con tanti altri che sono stati protagonisti. Sta ricreando un gruppo e le sue scelte vanno rispettate, così come vanno rispettate quelle dei critici".

"Lippi permaloso? E' il normale gioco delle parti fra il ct e la critica", risponde Abete. "E poi se non avesse voluto alimentare logiche di questo tipo non avrebbe chiamato Pazzini, che ovviamente ha alimentato questo discorso. Invece Pazzini ha giocato e segnato, ha fatto un percorso normale. Quella di Cassano è una decisione dell'allenatore -aggiunge Abete- e fa parte di una valutazione complessiva che ha dato al gruppo-squadra, da lui sempre privilegiato. Ha il suo modo di valutare la funzionalità dei giocatori rispetto al momento delle convocazioni".

Il 1° aprile l'Italia gioca contro l'Irlanda a Bari, città di Cassano. Il presidente federale non teme contestazioni: "Al di là della critica fisiologica, il pubblico di Bari sarà fondamentale con l'Irlanda come lo fu con la Scozia nel 2007. I biglietti sono esauriti, Bari ha risposto alla grande e troveremo un grande pubblico".