Ancelotti, Adebayor, Dinho: spine nel Milan del futuro
Calcio
Ecco le questioni pendenti in casa rossonera. Dalla conferma del tecnico, le cui alternative sono Rijkaard o Leonardo, allla permanenza del brasiliano. Necessaria una punta di peso: torna calda la pista che porta al togolese dell'Arsenal
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Momento di calma apparente, le Nazionali incombono, ma ancora per pochi giorni. I club ne approfittano per distrarsi dal campionato e tuffarsi a piene mani nelle prime ma non meno importanti trattative di mercato. Tra i club più attivi c'è sicuramente il Milan costretto a risolvere situazioni pendenti anche prima di sapere in quale posizione terminerà il campionato e se sarà Champions diretta o meno. Il terzo posto è l'obiettivo minimo per la permanenza in rossonero di Carlo Ancelotti che, ancora una volta, a "La Gazzetta dello Sport" ha ribadito: "Se dovessi scegliere io, direi ancora Milan". Insomma volontà manifesta che non basta. Le voci, anche troppo insistenti, circolano: da una parte l'ombra di Frank Rijkaard, tecnico gradito all'ambiente rossonero, e dall'altra quella di Leonardo, soluzione affascinante anche se rischiosa, incombono. Il club non è a un bivio, ma quasi: occorre decidere in fretta per programmare il futuro, specie in sede di campagna acquisti.
Il capitolo giocatori non è meno complicato, anzi. I malumori di Ronaldinho cominciano a farsi sentire, la necessità di una punta di peso, oltre a Borriello, pure e allora il nome di Adebayor torna al centro delle attenzioni milaniste. C'è chi giura che Dinho andrà al City, certamente a cifre considerevoli, che Braida e Galliani porebbero reinvestire proprio sul togolese sfuggito nella passata stagione. Il problema difesa resta e il solo Thiago Silva potrebbe non bastare a sanare la situazione. Maldini lascerà, un nuovo centrale sarebbe gradito. E poi c'è la questione Maxwell, nessun mistero, il brasiliano ha strizzato già l'occhio ai rossoneri e Galliani ha ammesso che Raiola, l'agente del difensore è un ottimo procuratore. Schermaglie che potrebbero concludersi con un affare gradito ad entrambi. La partita sul mercato è già cominciata, il Milan del futuro sta per nascere.
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Momento di calma apparente, le Nazionali incombono, ma ancora per pochi giorni. I club ne approfittano per distrarsi dal campionato e tuffarsi a piene mani nelle prime ma non meno importanti trattative di mercato. Tra i club più attivi c'è sicuramente il Milan costretto a risolvere situazioni pendenti anche prima di sapere in quale posizione terminerà il campionato e se sarà Champions diretta o meno. Il terzo posto è l'obiettivo minimo per la permanenza in rossonero di Carlo Ancelotti che, ancora una volta, a "La Gazzetta dello Sport" ha ribadito: "Se dovessi scegliere io, direi ancora Milan". Insomma volontà manifesta che non basta. Le voci, anche troppo insistenti, circolano: da una parte l'ombra di Frank Rijkaard, tecnico gradito all'ambiente rossonero, e dall'altra quella di Leonardo, soluzione affascinante anche se rischiosa, incombono. Il club non è a un bivio, ma quasi: occorre decidere in fretta per programmare il futuro, specie in sede di campagna acquisti.
Il capitolo giocatori non è meno complicato, anzi. I malumori di Ronaldinho cominciano a farsi sentire, la necessità di una punta di peso, oltre a Borriello, pure e allora il nome di Adebayor torna al centro delle attenzioni milaniste. C'è chi giura che Dinho andrà al City, certamente a cifre considerevoli, che Braida e Galliani porebbero reinvestire proprio sul togolese sfuggito nella passata stagione. Il problema difesa resta e il solo Thiago Silva potrebbe non bastare a sanare la situazione. Maldini lascerà, un nuovo centrale sarebbe gradito. E poi c'è la questione Maxwell, nessun mistero, il brasiliano ha strizzato già l'occhio ai rossoneri e Galliani ha ammesso che Raiola, l'agente del difensore è un ottimo procuratore. Schermaglie che potrebbero concludersi con un affare gradito ad entrambi. La partita sul mercato è già cominciata, il Milan del futuro sta per nascere.