Ancelotti: "Obiettivo Champions, l'Inter? Non m'interessa"

Calcio
Carlo Ancelotti non vuole parlare di rimonta all'Inter ma soltanto di obiettivo Champions League
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Il tecnico del Milan vuole conquistare al più presto il posto sicuro nella manifestazione europea. "Non guarderò il risultato dei nerazzurri bensì quelli di Fiorentina e Genoa". Sui molti rigori a favore: "Logico averne dato il nostro gioco offensivo"

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Battere il Catania per portare a casa il prima possibile la qualificazione alla Champions League, senza pensare a un'eventuale rimonta sull'Inter. E' questo lo spirito del Milan, secondo Carlo Ancelotti, in vista della trasferta di domenica in casa dei siciliani. "Il Catania - ha detto in conferenza stampa il tecnico - ha dimostrato di essere una squadra di buon livello, ha fatto un campionato al meglio delle prossime possibilità raggiungendo una salvezza sicura e tranquilla. E' una squadra molto compatta che non dà punti di riferimento in avanti, affrontarla in casa loro aumenta le difficoltà perché ha un pubblico che la sostiene molto".

Il Milan è reduce da una striscia positiva che lo ha portato al secondo posto ed ha accorciato a 7 i punti di distacco dall'Inter. Ma Ancelotti vuole parlare soltanto di terzo posto: "La squadra sta dimostrando da un po' di tempo che è molto concentrata sull'obiettivo da raggiungere, che è molto vicino e che vogliamo raggiungere il più in fretta possibile. Domani è un'altra tappa per aumentare il distacco dalla quarta e se possibile aumentarlo", ha sottolineato. "Il risultato di Inter-Lazio - ha ribadito - non mi interessa, nemmeno quello di Juventus-Lecce. Guarderò solo quelli di Fiorentina-Torino e Genoa-Sampdoria".

In merito alla formazione di domani, ha detto ancora Ancelotti, "il dubbio è legato alla presenza più o meno di Pato. Per il resto - ha proseguito - verrà confermata in gran parte la formazione che ha affrontato il Palermo, ci sarà Jankulovski al posto di Flamini e dovrò scegliere tra Pato o Seedorf". Sulla questione dei tanti rigori avuti in questa stagione dal Milan, il tecnico si è espresso così: "E' una questione logica, credo che sia dipeso dal fatto che siamo una squadra votata al gioco d'attacco, con una presenza nell'area avversaria costante".