Maldini: "Se battiamo l'Inter puntiamo al titolo"
CalcioL'ex capitano rossonero sarà in tribuna per il derby di Milano di sabato: "Non ho rimpianti per il mio ritiro, era il momento giusto. Ronaldinho riesce sempre a prevedere l'azione e Thiago Silva mi ha impressionato positivamente". GUARDA I GOL DELLA A
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"Se battiamo l'Inter possiamo pensare allo scudetto". Parola di Paolo Maldini che nonostante quest'anno abbia deciso di appendere le scarpette al chiodo parla ancora da autentico condottiero e protagonista. "La prima giornata? Me la sono goduta da tifoso davanti alla tv - spiega alla Gazzetta dello Sport - Il Milan? Già al trofeo Berlusconi l'avevo visto in crescita. Thiago Silva il mio erede? A me piace moltissimo: ha caratteristiche fisiche e tecniche da campione. Nell'uno contro uno è fortissimo, deve imparare a giocare in coppia con l'altro centrale. Ma con Nesta farà in fretta e gli servirà allenarsi con Favalli e Bonera".
Sabato l'atteso appuntamento del derby contro l'Inter, giunto molto presto quest'anno, alla seconda giornata. "Sarò in tribuna a San Siro - dice - Avevo già mezza idea di andarci, poi mi ha telefonato Leonardo per invitarmi e non ho avuto alcun dubbio. Mi sono scoperto tifoso, mi piace vedere il Milan. Ronaldinho? E' un fenomeno perchè vede non solo il primo passaggio, ma anche il secondo e il terzo. Riesce a prevedere lo sviluppo dell'azione. Potrebbe fare la differenza anche giocando da fermo, ma nel calcio moderno giocare da fermo non si può". Maldini non si dice pentito di essersi ritirato: "Era arrivato il momento giusto per smettere, anche se sto bene fisicamente. Nessun rimpianto. Non è stato difficile dire no al Chelsea, non me la sentivo di ripartire subito. Quando arriverà qualche proposta seria in futuro ci rifletterò. Nel frattempo seguirò i miei affari in prima persona".
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"Se battiamo l'Inter possiamo pensare allo scudetto". Parola di Paolo Maldini che nonostante quest'anno abbia deciso di appendere le scarpette al chiodo parla ancora da autentico condottiero e protagonista. "La prima giornata? Me la sono goduta da tifoso davanti alla tv - spiega alla Gazzetta dello Sport - Il Milan? Già al trofeo Berlusconi l'avevo visto in crescita. Thiago Silva il mio erede? A me piace moltissimo: ha caratteristiche fisiche e tecniche da campione. Nell'uno contro uno è fortissimo, deve imparare a giocare in coppia con l'altro centrale. Ma con Nesta farà in fretta e gli servirà allenarsi con Favalli e Bonera".
Sabato l'atteso appuntamento del derby contro l'Inter, giunto molto presto quest'anno, alla seconda giornata. "Sarò in tribuna a San Siro - dice - Avevo già mezza idea di andarci, poi mi ha telefonato Leonardo per invitarmi e non ho avuto alcun dubbio. Mi sono scoperto tifoso, mi piace vedere il Milan. Ronaldinho? E' un fenomeno perchè vede non solo il primo passaggio, ma anche il secondo e il terzo. Riesce a prevedere lo sviluppo dell'azione. Potrebbe fare la differenza anche giocando da fermo, ma nel calcio moderno giocare da fermo non si può". Maldini non si dice pentito di essersi ritirato: "Era arrivato il momento giusto per smettere, anche se sto bene fisicamente. Nessun rimpianto. Non è stato difficile dire no al Chelsea, non me la sentivo di ripartire subito. Quando arriverà qualche proposta seria in futuro ci rifletterò. Nel frattempo seguirò i miei affari in prima persona".
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