Atalanta, una notte di follia: assedio ultras al Catania
CalcioE' terminata solo a notte fonda l'odissea dei tifosi del Catania assaliti dagli ultrà orobici. Prima del match una maxirissa, arrestati tre tifosi bergamaschi: alla fine della partita parte l'assalto per rappresaglia. GUARDA FOTO E HIGHLIGHTS SU SKY.it
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E' terminata solo a notte fonda l'odissea dei tifosi del Catania assaliti dagli ultrà dell'Atalanta prima della partita di ieri sera (GUARDA GLI HIGHLIGHTS) e poi costretti a rimanere per ore all'interno dello stadio al termine della gara. Prima del match, l'autobus dei catanesi era stato circondato da circa 200 bergamaschi e ne era nata una maxirissa bloccata solo dalle forze dell'ordine, che hanno arrestato tre tifosi dell'Atalanta, mentre si stanno ancora valutando le posizioni di altri ultras di entrambe le parti.
Un poliziotto è finito in ospedale con ferite guaribili in sette giorni. Gli arresti hanno inferocito gli ultrà orobici, che, dopo avere preteso (e ovviamente non ottenuto) il rilascio degli amici, hanno promesso violenza a fine gara. E dopo la partita trecento di loro si sono schierati all'esterno dello stadio aspettando l'uscita dei catanesi, che sono stati invece lasciati sugli spalti.
Tra i due schieramenti, i blindati con carabinieri e poliziotti in assetto antisommossa. La situazione, con gli ultrà in perfetto silenzio che aspettavano l'uscita dei rivali siciliani, è durata per oltre due ore. Solo dopo la mezzanotte gli atalantini hanno deciso di tornarsene a casa e di liberare il piazzale. A questo punto i catanesi sono stati fatti uscire e portati in aeroporto, dove hanno dovuto aspettare per ore un aereo, visto che il loro ormai era partito. I blindati della polizia si sono quindi spostati a difesa della questura di via Noli, dove erano stati portati gli arrestati, ma nel corso della notte non ci sono stati altri problemi.
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E' terminata solo a notte fonda l'odissea dei tifosi del Catania assaliti dagli ultrà dell'Atalanta prima della partita di ieri sera (GUARDA GLI HIGHLIGHTS) e poi costretti a rimanere per ore all'interno dello stadio al termine della gara. Prima del match, l'autobus dei catanesi era stato circondato da circa 200 bergamaschi e ne era nata una maxirissa bloccata solo dalle forze dell'ordine, che hanno arrestato tre tifosi dell'Atalanta, mentre si stanno ancora valutando le posizioni di altri ultras di entrambe le parti.
Un poliziotto è finito in ospedale con ferite guaribili in sette giorni. Gli arresti hanno inferocito gli ultrà orobici, che, dopo avere preteso (e ovviamente non ottenuto) il rilascio degli amici, hanno promesso violenza a fine gara. E dopo la partita trecento di loro si sono schierati all'esterno dello stadio aspettando l'uscita dei catanesi, che sono stati invece lasciati sugli spalti.
Tra i due schieramenti, i blindati con carabinieri e poliziotti in assetto antisommossa. La situazione, con gli ultrà in perfetto silenzio che aspettavano l'uscita dei rivali siciliani, è durata per oltre due ore. Solo dopo la mezzanotte gli atalantini hanno deciso di tornarsene a casa e di liberare il piazzale. A questo punto i catanesi sono stati fatti uscire e portati in aeroporto, dove hanno dovuto aspettare per ore un aereo, visto che il loro ormai era partito. I blindati della polizia si sono quindi spostati a difesa della questura di via Noli, dove erano stati portati gli arrestati, ma nel corso della notte non ci sono stati altri problemi.