Effetto Milan, il sorriso di Pato e la saudade di Thiago

Calcio
Thiago Silva, 25 anni, è nato a Rio de Janeiro
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I due brasiliani, insieme a Borriello e Seedorf, sono stati protagonisti a SKY ne "La casa dello sport". Oltre a moduli e schemi, saggezza, fascino, felicità e timidezza sono gli ingredienti di una grande squadra

di AUGUSTO DE BARTOLO

In campo è tutta un'altra storia. Facce scavate dalla tensione, adrenalina a mille, muscoli pronti ad esplodere in uno scatto, in un tiro. Li abbiamo sempre visti così, non riuscendo mai, pienamente, a cogliere l'essenza di quei campioni che ci fanno gioire e penare, esultare e disperare. Pato, Thiago Silva, Borriello e Seedorf costituiscono parte della spina dorsale di un Milan che ha saputo risalire la china rinvigorito dopo la depressione d'inizio stagione.

A vederli nei dietro le quinte de "La casa dello sport", il perché appare lampante. Caratteri diversi, un giusto mix per capire che in una squadra, oltre a moduli e schemi, occorre di più. Il saggio Clarence che non perde un attimo in cose banali: è una delle menti del gruppo, e si vede. Parla poco, parte in dribbling e quando ancora aspetti una risposta e già bello che andato.

L'affascinante Borriello, che ha mandato in bianco tanti difensori e non solo, è abile a ricevere l'assist ma non a trasformarlo in "rete, rete, rete", preferisce fare melina: "Un consiglio a Legrottaglie che si è fidanzato? Nessuno". Come dire: prendi palla e fai salire la squadra.

Nell'aspettare Thiago Silva e Pato, l'argomento non può che essere il campionato e allora si discute sul Napoli che sta giocando un gran calcio e si scopre che è Mazzarri il segreto di Pulcinella. Finalmente spuntano i due brasiliani, Thiago è in borghese, se ne sta appoggiato ad un muro con la faccia da duro e con quella malcelata timidezza che ostenta saudade, ma non del Brasile, di un gol (annullato col Real e sfiorato col Chievo) che vorrebbe arrivasse presto: "Con la Lazio è il momento giusto? Speriamo - dice - Ma l'importante è che vinca la squadra", Come dargli torto?

E finalmente è la volta di Pato, insieme a Ronaldinho, la fotografia di un Milan che ha ritrovato serenità e felicità. Sorrisi per tutti, strette di mano, una pacca sulle spalle e parole pesate con molta, molta Sapienza.

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